Remus entrò in Infermeria incurante delle occhiatacce dei direttori delle casate, che avevano già fatto intendere chiaramente a lui e a Sirius che lì non erano ben voluti. Ma non importava a nessuno dei due, anzi, Sirius era schizzato in dormitorio a recuperare Peter. Lily era seduta su una dei letti a metà stanza, illuminata dalla debole luce proveniente da fuori. Il cielo si stava, molto lentamente, schiarendo. Era quasi l'alba. La ragazza alzò lo sguardo, e Remus vide gli spettri della decisione e dello spavento sul suo volto.
"Remus, oddio è successo qualcos'altro?" Disse, con voce roca dalla stanchezza, alzandosi in piedi per venirgli incontro.
"Dovevo immaginarlo che solo voi due potevate mettervi nei casini nella foresta" Sospirò Remus, preoccupato, poggiandole una mano su una spalla e obbligandola a sedersi di nuovo. Era fradicia, se si fosse strizzata i vestiti ne sarebbe uscito un lago.
"Solo James, vorrai dire" Disse una voce da fondo sala, venata da sarcasmo e tristezza. Remus si voltò nell'istante in cui Lily sollevò la testa a fissare i nuovi intrusi.
"ragazzi, ma che è successo?" Chiese Peter, bianco come un cencio e palesemente assonnato. Sirius era al suo fianco, pronto a scattare verso Lily. Lui e Remus si lanciarono solo una fugace occhiata, ma valse più di mille parole.
"Mi dispiace, signori Pettigrew, Lupin e Black, ma dovete..." disse, imperiosa e stanca, la McGranitt, provocando un improvviso risveglio da parte di tutti i professori là riuniti.
"Non me ne vado nemmeno se promette in ginocchio di regalarmi un drago. Cosa è successo? Abbiamo visto solo le scintille rosse..." Esclamò Sirius, chinandosi per terra per guardare Lily negli occhi.
"Scintille rosse?" Chiese James, emergendo dal...bagno? Remus si obbligò a non sorridere, i bisogni fisiologici esistevano anche dopo un attacco, no?
"Oh...ah, sì le ho mandate io" Disse Lily, guardando dritto negli occhi James. Anche lui era bagnato fradicio, senza mantello...e tremava. Remus rimase a bocca aperta, James aveva una salute di ferro, che diavolo era successo per ridurlo così?
"Ma, signorina Evans..." Fece, confuso, iol Professor Lumacorno. James e Sirius si scambiarono uno sguardo, poi si voltarono in due direzioni diverse. Solo Horace Lumacorno poteva presentarsi con una vestaglia verde bottiglia intonata al pigiama a righe che spuntava da sotto alla veste. E solo James e Sirius poteva trovare qualcosa di cui ridere in un momento come quello.
"Mi scusi, professore, ero spaventata e ho saltato un pezzo nel racconto...le ho mandate io per chiedere aiuto" Disse Lily, concitata. I professori fecero una faccia strana, ma poi parvero convincersi di quella spiegazione. Remus, invece, no. Lily stava mentendo? Ma allora chi aveva chiamato aiuto? James?
"ma aiuto da che?" Chiese Peter, sbadigliando.
"Signor Pettigrew, non la riguarda" Disse, secca, la McGranitt. Remus si sentì un po' in colpa, ma non se ne sarebbe andato. Loro erano i suoi due migliori amici e avevano rischiato, in qualche modo nella foresta. Dava piena ragione a Sirius, sarebbero rimasti lì senza perdere terreno.
"Non mi interessa, cosa..." fece Sirius, con aria di sfida.
"C'era un gruppo di dieci studenti nel bosco...hanno ammazzato una lepre" Disse James. La sua voce sembrava senza tono, vuota. Non era sarcastico, e ciò rendeva la situazione irreale...grottesca.
"Cosa?" Chiese Peter, allibito.
"Sei serio?" Fece Sirius, alzandosi in piedi e parandosi di fronte a James, che era appoggiato a uno dei sostegni di metallo ai quali erano appese le tendine che avrebbero dovuto dividere un paziente dall'altro. Ma c'erano solo loro. Così vuota e così piena, quella stanza metteva sempre uno strano senso di nausea dentro di Remus. ci era stato troppe volte...e anche troppo male.
"Era orripilante..." Mormorò Lily. Come se qualcuno le avesse succhiato via le energie, e di lei non fosse rimasto che un involucro di stanchezza. Peter le si sedette a fianco e le poggiò una mano su una spalla. Lei parve riacquistare un po' di forza.
"Siete sicuri che fossero studenti?" Chiese il professor Flitwick, direttore di corvonero, con una nota di scuse nella voce.
"Non ne ho visto nessuno in faccia..." Disse Lily, scoraggiata.
"ma Crouch..." Protestò james. Sirius e Remus si scambiarono un'occhiata sorpresa, il prefetto di serpeverde?
"James! È una supposizione..." esclamò, invece, Lily.
"Ma non mente mai" Borbottò James. Sirius gli scagliò uno sguardo scandalizzato che Remus non comprese appieno, ma, in quel momento, non era importante.
"Cosa?" Chiese la professoressa Sprout, direttrice di tassorosso. James la guardò dritta negli occhi, poi parve prendere una decisione molto sofferta e abbassò il capo.
"Nulla io..." borbottò.
"Barty Crouch Jr?" Chiese il professor Lumacorno, sbalordito.
"Si" Confermò Lily.
"Impossibile" Disse Lumacorno, non tanto per smentire la ragazza, quanto per liberarsi di quella notizia.
"ma professore..." Fece James, scandalizzato.
"L'avete visto in faccia?" Chiese la Professoressa McGranitt, come sollevata di avere un appiglio al quale appoggiarsi per capire quella faccenda.
"No..." Ammise Lily.
"è comunque un ipotesi..." Continuò James, imperterrito. Perché ne era così certo? Se non l'aveva visto...
"Ma il figlio di un così importante giudice..." Continuò Lumacorno, orripilato.
"Ovviamente faremo tutti i controlli del caso" Asserì la Professoressa Sprout, in tono gentile e comprensivo.
"Altri?" Chiese il professor Flitwick.
"C'era una ragazza..." Mormorò James.
"Madò che spiegazione" commentò Sirius, a mezza voce. Solo che, nel silenzio totale, rimbombò per tutta l'Infermeria.
"Oh, merda" Esclamò Lily, fissando Sirius come se gli fossero spuntate le ali.
"Signorina Evans?" Chiese, stupita, la professoressa McGranitt.
"C'era un ragazzo...sembrava un po' il capo e..." Mormorò Lily, iniziando a fissare James negli occhi, lui le restituì uno sguardo interrogativo.
"ok, voi tre dovete andarvene o..." Esplose la McGranitt, ma nessuno le prestò attenzione, poiché anche Sirius aveva scelto quel preciso istante per parlare.
"Era mio fratello" Non c'era nulla nella sua voce. Ne tristezza, ne gioia, ne compassione, ne comprensione. Vuoto come se non gliene fosse importato nulla, ma troppo causale per poterlo affermare con certezza. Remus gli posò una mano su una spalla.
"Sirius non ne sono certa" Mormorò Lily, con sguardo di scuse, ma Sirius si era chiuso a riccio, e ora era difficile oltrepassare le spine.
"è ovvio, sarebbero tutti ancora più fieri di lui" commentò, sarcastico.
"Sirius, ascoltami" Fece Lily, balzando in piedi.
"Lily, siediti, devi riposare e..." Borbottò Sirius, scrutandola preoccupato.
"Non sono malata, sono caduta in un lago!" Esclamò lei, decisa.
"Ti sei tuffata e mi hai slavato" Fece James, sbadigliando.
"Cosa?" fece Peter, sorpreso.
"Una mi ha spinto in acqua prima che potessi reagire...faceva così freddo...c'era un avvicino" Continuò James, guardando fisso fuori dalla finestra.
"mio dio, James..." mormorò Sirius.
"Sirius ti prego" Lo implorò l'amico.
"Puoi non fare nulla di stupido?" Chiese Remus, obbligandolo a guardarlo. Il suo povero piccolo Sirius, perché tutti parevano così decisi a ferirlo? Remus sentì una rabbia sorda rombargli nelle vene. L'avrebbe impedito, a costo della vita.
"Devo..." Borbottò lui. O forse era meglio salvarlo dalla sua stessa stupidità latente.
"te la ricordi l'ultima volta no?" Fece James, serio.
"è diverso" Mormorò Sirius, con un lampo di scuse negli occhi. Remus sorrise piano, l'aveva perdonato anni prima, quella ormai era una storia vecchia. E Sirius lo capì.
"Prof, loro rimangono. O giuro che mi butto per terra o urlo finché non tornano" Decretò James. Sorrisero tutti, perfino Lumacorno. La McGranitt scosse il capo.
"Età dimostrata: sei mesi e mezzo, gli manca la mamma" Rise Lily.
"Chi sarebbe la mamma tra noi tre scusa?" Fece Sirius, fingendosi offeso.
"REMUS" Gridarono tutti insieme. Remus si sentì morire e prese una strana sfumatura violetta, ma era anche contento. Felice che, comunque fosse, sapevano ancora ridere, per qualsiasi cosa.
"Oh, io ci rinuncio, Signor Potter, Signorina Evans, dovete rimanere qui e riposare, madame Pomfrey arriverà presto a portarvi qualcosa per il freddo. Noi andremo a controllare, ma temo che non riusciremo a beccare nessuno. Mi dispiace." Disse la professoressa, mentre il suo tono passava da esasperato a sfibrato. I ragazzi fecero silenzio e la guardarono con un misto di comprensione e rabbia negli occhi. Non dipendeva da lei, o da loro, ma non era giusto.
"Comunque, cercheremo di prendere provvedimenti. Buonanotte" Concluse la professoressa Sprout. Poi, i professori se ne andarono, discutendo a mezza voce sul da farsi.
"Buonanotte" risposero i ragazzi, e la porta si chiuse, lasciandoli soli. Loro si scambiarono un'occhiata, poi Remus abbracciò Sirius, quasi senza sapere nemmeno il perché di quell'istinto. Sirius fece un verso stupito, andò all'indietro e pestò James, il quale rise e si unì alla stretta. Nel giro di venti secondi, si formò un unico miscuglio di abbracci e risate, fra vestiti fradici e cuori colmi di tristezza. Poi si divisero e si sparsero sui due letti.
"Allora, gente, che cazzo dovrebbe essere la Mappa del malandrino?" Chiese Lily, come se avesse deciso che cambiare argomento era la cosa migliore. E poi si rese conto del significato delle sue parole. Sirius divenne scarlatto e fece un verso strozzato voltandosi verso James. Quella maledettissima mappa pensò Remus, per poi assistere alla, poco virile e decisamente eccessiva, scenata di Sirius, che accusava la rivelazione di James come un tradimento infido e maligno. Lily rideva, mentre Peter e Remus scuotevano la testa. Era una lunga storia, fatta di incantesimi difficili e studi attenti della planimetria del castello, e durò abbastanza da calmare, e far venire sonno, a tutti.
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I Malandrini & Co.
FanfictionL'anno scolastico 1976-1977 alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è appena cominciato, e i suoi studenti non possono che giurare solennemente di non avere buone intenzioni. Gli equilibri instabili nelle relazioni dei ragazzi hanno iniziato...