Albus non aveva più messo piede nella guferia, da tanti anni ormai.
Il motivo principale era che si impiegava troppo tempo per arrivarci, e Albus aveva sempre preferito passare il tempo libero sul campo da Quidditch.
L'altro motivo era il tanfo di escrementi che appesantiva l'aria della torretta.
E per ultimo, ma non meno importante, c'era sempre qualche gufo che usciva di testa e si metteva ad inseguire gli studenti beccandoli in testa.
Quel giorno per fortuna sembravano tutti normali e semi appisolati.
-Mi hai seriamente mandato un gufo per incontrarci qui?- chiese una familiare voce dietro di lui.
Albus sollevò le braccia dal balconcino della torre, e si voltò trovando sua sorella Lily sulla cima della rampa di scale.
Aveva un cappello di lana grigia, da sotto il quale spuntavano i lisci capelli rossi; il cappotto nero era abbottonato fino al mento, e Lily tremava leggermente dal freddo.
-Perché mi hai chiesto di venire qui?- gli chiese affiancandolo e appoggiandosi a sua volta alla ringhiera del balconcino.
Spostò gli occhi verdi nei suoi -Hai mandato a monte il mio appuntamento con Lysander. Sai quanto tempo ci vuole per prenotare da Madame Piediburro?-
Albus si trattenne dal ridere, immaginado lo Scamander e sua sorella a prendere il the, e decise che meno ne sapeva sulla loro relazione e meglio era.
-Mi serve un tuo consiglio- ammise lui, con una certa fatica.
Non era abituato a chiedere aiuto agli altri, anzi, non lo faceva quasi mai. Albus aveva sempre preferito cavarsela da solo; sapeva che se avesse trionfato, avrebbe potuto vantarsi di aver vinto con le sue sole forze.
-Sei davvero mio fratello? O un estraneo sotto pozione polisucco?- chiese Lily sorpresa, e Albus alzò gli occhi al cielo con un sospiro.
-Ecco... tu sei una ragazza...- iniziò Albus.
-Però! Che occhio!- esclamò sua sorella, e Albus le lanciò un'occhiataccia.
-Quindi, essendo tu una ragazza, dovresti sapere come trattare con quelle della tua specie- continuò lui.
Lily scoppiò a ridere, scuotendo la testa -Sappi che la mia specie, si sente molto offesa dal sentirsi chiamare specie- disse lei.
Gli lanciò uno sguardo penetrante e intelligente, e Albus ebbe la certezza che avesse già capito dove voleva andare a parare.
-Si tratta di Alice- disse Lily, colpendo nel segno.
Albus annuì -Lils io sono disperato, sul serio! Non arriverei a chiedere aiuto se non fosse così.. -
-Lo so- rispose sua sorella -Avanti, chiedi pure- appoggiò un gomito alla ringhiera e si voltò verso di lui.
-Devo trovare un modo per riconquistarla-
Lily sbuffò sonoramente, con dipinto in viso uno sguardo scettico -Riconquistarla? Farti perdonare, semmai!-
-Okay!- esclamò Albus -Farmi perdonare!-
Lily sorrise compiaciuta.
-Partiamo dal presupposto che non so ancora cosa le hai fatto- disse Lily -Alice non ne ha parlato con nessuno, forse solo con Rose. Hai intenzione di dirmi cosa è successo?-
Albus distolse lo sguardo, stringendo le labbra e inspirando l'aria gelida. Strinse le mani a pugno, conficcando le unghie nei palmi, e i sensi di colpa tornarono peggiori di prima.
Se Alice non si era confidata con Lily... doveva essere davvero disgustata da ciò che Albus le aveva fatto, era più grave di quanto avesse pensato.
Se solo provava a pensare a Alice, allo sguardo distrutto che aveva avuto nella Stanza delle Necessità, al modo in un lo aveva guardato e i suoi occhi verde bosco pieni di lacrime...
-Non merito il suo perdono- disse Albus, afferrando il bordo della ringhiera e stringendolo tra le mani fino a farsi male.
Sentì uno schiaffo sulla nuca, e sobbalzò girandosi verso sua sorella.
Lily era a dir poco furiosa -Piantala di fare il codardo!-
Albus sospirò. Odiava quando sua sorella aveva ragione.
-Supponiamo che tu abbia fatto qualcosa di molto brutto... dovrai scusarti per bene- disse Lily.
Albus la guardò dubbioso -E se lei non mi volesse perdonare? Se non volesse più avere a che fare con me?-
Lily alzò gli occhi verdi al cielo -Se non avesse voluto più avere a che fare con te, si sarebbe fidanzata con Lucien quando lui glielo ha chiesto, qualche giorno fa-
Albus sgranò gli occhi, sentendo un vuoto alla bocca dello stomaco -Lui... cosa?!- gridò, facendo volare via qualche gufo appostato sulle travi sopra di loro.
-Già, Alice me lo ha raccontato- confermò Lily con un sorrisetto -Andranno al ballo insieme, ma solo da amici. Lucien voleva qualcosa di più ma Alice gli ha detto di no-
Albus la guardò con le labbra schiuse dalla sorpresa. Provava un misto di emozioni che non sapeva identificare, e un nodo nel petto gli chiudeva la gola.
Oh Alice.
Distolse lo sguardo da Lily, perché temeva che gli occhi gli si riempissero di lacrime dalla troppa emozione.
Poggiò entrambi i gomiti alla ringhiera, e si passò le mani tra i capelli.
-Non lo credevo possibile- mormorò Lily, dopo qualche minuto di silenzio in cui Albus aveva scrutato l'orizzonte sovrappensiero.
-Che cosa?- chiese lui, senza guardarla.
-Che tu amassi Alice-
Albus ruotò la testa di scatto, e trovò Lily a guardarlo, seria e senza alcun acccenno di sorriso.
-Te lo si legge in faccia, fratello. Tu la ami-
Perché quella frase sembrava una mano intenta a stringere il cuore di Albus fino a romperlo? Perché faceva così male e allo stesso tempo così bene?
-Non so cosa fare- mormorò lui.
Lily si voltò, poggiando i gomiti sulla ringhiera e osservando in lontananza il Lago Nero.
-Devi smettere di scappare dalle tue responsabilità, devi affrontare ciò che provi, devi lottare per questo...- disse Lily; il vento fece danzare le ciocche rossicce che spuntavano da sotto il capello.
-E devi fare qualcosa di grande...- spostò gli occhi nei suoi -...qualcosa di così grande da lasciarla senza parole. Da lasciare chiunque senza parole-
Albus abbozzò un sorriso -Lo farò-

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FanfictionRosalie Minerva Weasley è tante cose. È molto bella, con i suoi ricci color rubino e gli occhi azzurro cielo. È una giocatrice eccezionale di Quidditch, ex capitano della sua squadra a Ilvermorny, e ora Cacciatrice in quella di Grifondoro. È una...