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-Bevi- disse Madama Chips porgendo a Rose dell'altro Ossofast.
La ragazza lo mandò giù con una smorfia e si allungò per mettere il bicchiere sul comodino.
Lo sguardo le cadde sulla scopa appoggiata in piedi sul comodino, e Rose sorrise.
Non era nemmeno pensabile avventurarsi nelle profondità del Lago Nero, eppure lo Scorpius lo aveva fatto.
Per lei.
Una sensazione di calore le si propagò nel petto, e Rose sorrise spostando lo sguardo sul ragazzo.
Scorpius era sdraiato nel letto affianco al suo, dove era ricaduto perdendo i sensi ore prima.
Il petto nudo e lucido di sudore si abbassava e alzava velocemente, e il biondo aveva un'espressione sofferente in viso. Muoveva la testa a destra e a sinistra e mormorava parole incomprensibili, delirando per la febbre.
Rose si sentiva in colpa. Avrebbe preferito che la sua scopa restasse sul fondo del lago, piuttosto che vedere Scorpius in quelle condizioni.
Madama Chips si chinò su di lui e tolse l'asciugamano che gli copriva la fronte, bagnandolo con l'acqua ghiacciata di una bacinella al fianco del letto e rimettendoglielo dov'era prima.
Fece lo stesso con l'asciugamano che aveva attorno al collo.
-Non c'è qualche magia... qualche pozione?- chiese Rose.
L'anziana infermiera alzò gli occhi al cielo con un sospiro -Il Lago Nero è incantato- le spiegò portandosi le mani sulla schiena con un gemito di dolore -Le sue acque causano una febbre particolare, che non può essere curata con la magia. Si può solo aspettare che passi, e raffreddare il ragazzo più possibile. È un lavoro lungo... ed è notte fonda- l'infermiera si passò le mani sul viso e sbattè gli occhi arrossati dal sonno.
-Forse dovrei riconsiderare l'idea di Minerva di avere un assistente...-
-Madama Chips- disse Rose facendo forza sulle braccia per tirarsi su a sedere -Vada a riposare, ci penso io a lui-
La donna scosse la testa lanciandole un'occhiata severa  -Tu devi rimetterti, Weasley. Sei una paziente-
Rose strinse le labbra guardando l'anziana con fermezza.
Se pensava che bastasse quella frase a far smettere Rose di insistere, si sbagliava di grosso.
-Posso alzarmi in piedi, sono abbastanza forte da farcela. La prego, le posso far vedere che riesco...-
-Weasley- la interruppe Madama Chips -Per una guarigione rapida devi restare a letto. Alzarti e fare sforzi potrebbe peggiorare la tua situazione e far richiedere tempi più lunghi per guarire-
Rose strinse tra i pugni le lenzuola candide, e guardò duramente il pavimento.
-Temo di dover insistere- alzò lo sguardo verso la donna -lei ha bisogno di riposo. Non m'importa se dovrò stare qui più tempo...- Rose prese un profondo respiro -...Scorpius ha rischiato la vita per me. È solo per colpa mia se ora sta così... la prego. Glielo devo. La prego mi lasci prendermi cura di lui- la guardò piegando le sopracciglia e sperando che la donna vedesse il dolore e i sensi di colpa nei suoi occhi.
L'espressione dell'infermiera vacillò, e piegò le labbra rugose in un sorriso comprensivo.
-Merlino, l'amore rende i giovani così testardi...- borbottò scuotendo la testa.
Si alzò con un sospiro -Bagna gli asciugamani ogni cinque minuti. Se ti serve del ghiaccio da mettere nell'acqua lo trovi in quell'armadio lì. Non farmene pentire, Weasley. Ti sto affidando la sua vita... lo capisci? Se ti addormenti... lui... - Madama Chips non finì la frase.
Rose annuì -Si può fidare di me. Non lascerei mai che gli succedesse qualcosa. Vada a riposare, Scorpius è in buone mani- la rassicurò alzandosi in piedi, come per dimostrarle che era abbastanza forte da prendersi cura di lui.
Trattenne un gemito di dolore, e fece di tutto affinché la sua espressione restasse imperturbabile fintanto che l'infermiera la guardava.
-Ci vediamo domani mattina- le disse Madama Chips, e si diresse fuori dell'infermeria con una mano sulla schiena e le spalle curve dalla stanchezza.
Appena chiuse la porta alle sue spalle, Rose si portò una mano al petto dolorante, e strinse le sopracciglia dal dolore.
Le sembrava di avere un coltello tra le costole, che ad ogni respiro affondava sempre di più.
Tuttavia Rose ignorò il dolore, e raggiunse il letto di Scorpius togliendogli dalla fronte l'asciugamano ormai caldo.
Si piegò sulle ginocchia cercando di restare dritta con il busto, e mise l'asciugamano nell'acqua ghiacciata del secchio accanto al letto.
Piegarsi era atroce, eppure ancor più atroce era ciò che Scorpius stava passando.
Rose strinse i denti, e si rialzò rimettendo l'asciugamano sulla fronte di Scorpius.
Il biondo aveva il viso e i capelli fradici di sudore e acqua, le guance erano rosse come pesche e le labbra schiuse e dello stesso colore.
Rose si sedette sul bordo del suo letto, ignorando le fitte di dolore, e restò a guardarlo finché dopo qualche minuto non fu di nuovo ora di cambiare gli asciugamani.
Continuò a farlo, per tutta la notte, finché fuori dalla vetrata dell'infermeria non vide il cielo diventare di un blu lapislazzuli invece  che nero.
Fu allora che Scorpius si svegliò.
-Rose... sto sognando? No, no... ma cosa dico. Se fosse un sogno, avresti i capelli sciolti- Scorpius sorrise, e Rose si sentì arrossire.
-Come ti senti?- gli chiese togliendogli l'asciugamano dalla fronte e bagnandolo di nuovo.
-Brucio, fa tanto caldo...- disse lui in un sospiro stanco -Dov'è Madama Chips? Cosa... che stai facendo?- le chiese confuso, agrottando le sopracciglia e distendendole dal sollievo appena la ragazza rimise il telo biancastro sulla sua fronte.
-Aveva bisogno di riposare- spiegò Rose sollevando leggermente la testa di Scorpius con una mano, e sfilandogli l'asciugamano attorno al collo con l'altra.
Strinse i denti quando si piegò sul secchio.
Credeva che prima o poi si sarebbe abituata alle fitte di dolore, ma sembravano aumentate.
-Rose... tu non sei guarita- le fece notare Scorpius cercando il suo sguardo, quando la ragazza si risedette sul letto alzandogli di nuovo la testa e mettendo il telo attorno al suo collo.
-No, siamo compagni d'infermeria. Fico, vero?- gli chiese con un mezzo sorriso.
-Madama Chips doveva farlo fare a qualcun altro- disse Scorpius alzando una mano e indicando l'asciugamano  che aveva sulla fronte. Lasciò poi ricadere il braccio sul letto con un tonfo, senza forze.
Rose scosse la testa -Non lo avrei permesso. Tu sei una mia responsabilità, stai male per colpa mia-
Scorpius sorrise -Non dire stupidaggini- la rimproverò lui.
-Non avresti dovuto farlo... è stato stupido, e sconsiderato, e pericoloso...- Rose fece un mezzo sorriso -...e coraggioso- concluse.
Allungò una mano e strinse quella di Scorpius intrecciando le dita alle sue.
Scorpius rise -L'ho fatto solo per fare colpo su di te, non scambiarlo per coraggio-
-Per Godric! La tua tattica per conquistare le ragazze è buttarti nei laghi? E cos'altro? Sfidare draghi con una spada? Affrontare dissennatori senza bacchetta? Prendere il the con i lupi mannari?- chiese Rose inarcando un sopracciglio, e lasciando la mano di Scorpius alzandosi per bagnargli di nuovo gli asciugamani.
Il biondo sorrise ridacchiando brevemente -Forse non ci crederai, ma prima di conoscerti ero sano di mente- Scorpius la seguì con lo sguardo mentre Rose si prendeva cura di lui.
-Non ho mai dovuto fare niente di stupido o pericoloso per fare colpo sulle ragazze... bastava un sorriso o un occhiolino. Nessuna ha mai rifiutato un invito a uscire con me- Scorpius riprese la mano di Rose, appena la ragazza si sedette sul bordo del letto.
-Quindi siccome con me non funzionava... hai deciso di andare a salutare il Calamaro Gigante?- Rose ridacchiò scuotendo la testa.
-L'ho visto, il calamaro... ho scoperto in prima persona perché affiancano l'aggettivo gigante al suo nome- disse Scorpius abbassando lo sguardo e accarezzando il dorso della mano di Rose con il pollice.
La rossa sentì lo stomaco stringersi dalla paura, immaginando Scorpius faccia a faccia con il mostro marino.
-Rose tu non sei una sfida per me, voglio che sia chiaro- mormorò Scorpius alzando gli occhi grigi e  incatenandoli ai suoi -Non ti voglio solo  perché sei stata la prima ragazza a rifiutarmi-
Rose annuì distogliendo lo sguardo in imbarazzo.
-È dall'Espresso per Hogwarts, credo. Mi hai incantato. Se fossi un babbano probabilmente ti accuserei di essere una strega- Scorpius rise chiudendo gli occhi.
-Piantala...- disse Rose scuotendo la testa e ridendo a sua volta  -...stai delirando per la febbre-
Scorpius aprì gli occhi sollevando le sopracciglia -Oh no, te lo assicuro. Sono lucido. E ti sto dicendo che sono pazzo di te da quella volta sul treno, quando Albus ha buttato la polvere buiopesto peruviana in cabina, e tu sei entrata cadendomi addosso e hai dissolto l'incantesimo. È stato...- Scorpius fece una pausa distogliendo lo sguardo e fissando il vuoto, probabilmente ricordando il loro incontro -...non penso lo dimenticherò mai. Ti ho trovata incredibilmente bella, certo, ma non è solo questo. Tu sei molto di più- Scorpius tornò a guardarla, con una serietà che fece venire a Rose la pelle d'oca.
Non si aspettava di sentire Scorpius dire quelle cose, e abbassò gli occhi sulle loro mani intrecciate.
-Sei una giocatrice di Quidditch eccezionale, molto più brava di me. Sei una pessima pozionista... ed è la cosa più tenera che io abbia mai visto. Sei divertente, dolce, testarda, sembri fragile ma sei forte... Merlino se sei forte. Non ho mai conosciuto qualcuno di così forte, se non te e mia madre. Tu non hai idea... non c'è parola che possa riassumere o esprimere davvero quanto io ti ami- disse Scorpius in un sussurro.
Rose trattenne il fiato e i suoi occhi sgranati corsero subito in quelli del biondo.
Scorpius sembrava a sua volta stupito, come se non avesse avuto in programma di dire quelle tre parole.
Si guardarono sorpresi e senza dire nulla, Rose non riusciva a credere che l'avesse detto davvero.
Scorpius le aveva detto ti amo.
Non era stata un'impressione, e nemmeno un delirio per la febbre.
La rossa non sapeva cosa rispondere, la sua mente si era svuotata di ogni pensiero e non sarebbe stata in grado di formulare una frase in quel momento.
Distolse lo sguardo dal suo, e si alzò scostandogli l'asciugamano dalla fronte e bagnandolo di nuovo con l'acqua fresca.
Quando si risedette sul letto, incrociò le mani in grembo e si mise a guardare le proprie unghie pastrocchiate di smalto.
Scorpius l'amava... non riusciva a crederci. E non riusciva nemmeno a schiarirsi le idee.
Lo amava anche lei? Avrebbe dovuto dirglielo?
No aveva più nessuna certezza. Era innegabile che fosse attratta da lui ma... non sapeva se lo amava già.
Passarono un paio di minuti in silenzio senza guardarsi, la tensione tra loro era palpabile.
Rose prese di nuovo l'asciugamano dalla fronte di Scorpius, bagnandolo con l'acqua fresca.
-Rose...- il biondo non fece in tempo a finire la frase.
Mentre Rose rimetteva il telo sulla sua fronte, la porta dell'infermeria si aprì andando a sbattere contro il muro e facendo sussultare la rossa.
Un uomo entrò nella stanza di gran carriera.
Indossava un completo grigio scuro su misura, cravatta e mocassini neri. I suoi capelli erano biondi e tirati all'indietro con il gel e gli occhi chiari si puntarono subito sui due ragazzi.
-Scorpius! Per Salazar, è vero allora! Quando la McGranitt mi ha mandato un gufo qualche ora fa non volevo crederci. Cosa accidenti ti passa per quella testa vuota? Fare un bagno nel Lago Nero a Novembre?!- esclamò furioso l'uomo, avvicinandosi in fretta con lunghi passi.
Rose impiegò pochi secondi a capire che si trovava davanti a Draco Malfoy.
L'uomo aveva lineamenti più spigolosi e un viso più allungato di quello di Scorpius, ma si somigliavano molto.
Tuttavia la sua pelle aveva un colore grigiastro, gli occhi erano gonfi e arrossati e l'uomo aveva un vago sentore di Whisky
Fu quando Draco spostò lo sguardo su di lei, che Rose distolse il suo e tornò a sfilare l'asciugamano dal collo di Scorpius.
-Devo scambiare due parole con mio figlio, esci- disse Draco gelido.
Rose non lo guardò, e alzò lievemente la testa di Scorpius per sistemare l'asciugamano al suo posto.
-Non me ne vado, signore- rispose Rose voltandosi verso di lui.
Draco inarcò un sopracciglio -Come?-
-Devo bagnare gli asciugamani di Scorpius con acqua fresca ogni cinque minuti, per tenere sotto controllo la febbre. Le assicuro che io da qui non mi muovo- disse Rose con sicurezza, alzando la testa e raddrizzando la schiena.
Ignorò la fitta di dolore alle costole, e guardò con fermezza Draco Malfoy negli occhi.
-Dov'è Madama Chips? Tu chi diavolo sei?- chiese Draco alzando la voce, e facendo correre lo sguardo tra Rose e Scorpius.
-Per prima cosa le chiedo di mantenere un tono di voce basso, mi ha appena fatto venire mal di testa- disse Rose stringendo gli occhi. Sentì Scorpius accanto a lei mascherare una risata con un colpo di tosse -Madama Chips sta riposando, ha avuto una lunga giornata di lavoro. La sto sostituendo fino all'alba, cioè ancora per poco. E, per rispondere alla sua ultima domanda, io sono Rose Weasley- disse la ragazza incurvando un angolo della bocca in un ghigno -Direi che è un piacere conoscerla ma... vista la ruga in mezzo alle sue sopracciglia e lo sguardo omicida, devo dedurre che il piacere non sia reciproco- finì Rose.
Draco Malfoy sembrava sbalordito, e guardò Rose con un'espressione ancora più corrucciata.
-Weasley- pronunciò il suo cognome come se fosse una parolaccia -Non sarai... non sarai la figlia della Granger, vero?- chiese Draco sgranando gli occhi grigi.
-Esattamente- rispose Rose con fierezza.
Draco impallidì guardandola con orrore -È lei la Weasley che è in coppia con te, nel torneo di duelli?- chiese incredulo al figlio.
Scorpius annuì.
-Oh porco Godric! Allontanati subito da mio figlio, assassina!- gridò Draco puntandole un dito contro.
-Le ho già detto di non urlare, ho mal di testa- ripeté Rose duramente.
Non si aspettava che Draco sapesse ciò che aveva fatto... tra gli adulti le notizie viaggiavano in fretta a quanto pare.
-Parlerò con la preside! Tu a mio figlio non ti devi avvicinare, figuriamoci duellare con lui! Salazar! È inaccettabile- Draco alzò le braccia al cielo.
-Fuori- disse Rose con fermezza.
Draco sbattè le palpebre sbigottito -Cosa hai detto?- chiese lui a bocca aperta.
-Ho detto Fuori. L'orario di visita inizia alle otto, quindi le chiedo gentilmente di girare i tacchi e andarsene- rispose Rose stringendo gli occhi -Può andare a prendersi una camomilla in Sala Grande mentre aspetta. Si prenda anche un tortino di zucca, offre la casa- rispose Rose con il tono più acido che le riuscì.
Dopodiché si voltò verso Scorpius tornando a bagnare gli asciugamani.
-Non finisce qui! Ragazzina, tu non hai idea di chi sono io!- gridò Draco.
-Sì che ce l'ho- rispose Rose voltandosi di nuovo verso di lui -Lei è un uomo che ha seri problemi a gestire la rabbia. Le chiedo di nuovo di andarsene-
Draco la guardò con un risentimento tale che la stupì. Se gli sguardi potessero uccidere, allora Draco Malfoy l'avrebbe già polverizzata.
L'uomo si voltò dirigendosi con passo svelto fuori dall'infermeria, senza curarsi di richiudere la porta.
-Hai appena conosciuto mio padre- disse Scorpius voltandosi verso di lei con un sorriso.
-Non credo di essergli piaciuta- rispose Rose, dopodiché scoppiò a ridere smettendo subito per via del dolore alle costole.
-A mio padre non piace nessuno che possa fare di cognome Potter o Weasley.  Ma tu... oh dopo questo, dovresti essere in cima alla sua lista nera- la informò Scorpius.
-Mi domando dove sarò quando saprà che usciamo insieme- rispose Rose, con un sorriso.
-Quando torna glielo dico. Sarà divertente- disse Scorpius facendole un occhiolino, e prendendola di nuovo per mano.

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