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Rose aprì gli occhi e prese un profondo respiro, finendo per emettere un gemito di dolore.
-Piano, Weasley- disse Madama Chips materializzandosi accanto a lei e alzandole il cuscino per farla stare dritta con la testa.
-Le tue costole si stanno ancora assemblando, respira piano. Quel bolide ti ha presa proprio per bene- disse la paffuta e anziana infermiera con un sorriso.
-Mi ha... rotto le costole?- chiese Rose in un sussurro, sollevando le sopracciglia sorpresa.
-La gabbia toracica era messa un po' male. Un osso ti ha anche bucato il fegato. Sei stata fortunata, se il bolide ti avesse colpito con forza il cuore... non saresti qui a chiacchierare con me- concluse l'infermiera armeggiando con una bottiglietta biancastra, e versandone il contenuto in un piccolo bicchiere.
-Bevi. E non lo sputare!- si raccomandò lei -Io faccio entrare il gregge di studenti qua fuori- l'infermiera sospirò teatralmente.
Rose mandò giù l'ossofast corrugando le sopracciglia dal disgusto, e reprimendo il conato di vomito che quella bevandae provocava.
Cercò di riporre il bicchiere vuoto sul comodino accanto al letto, ma anche solo allungare il braccio la fece gridare di dolore.
-Non muoverti, Weasley!- gridò Madama Chips dall'altra parte dell'infermeria.
Dopodiché aprì la porta, e una piccola folla entrò nell'infermeria camminando con passo svelto verso il letto di Rose.
La ragazza riconobbe James, Lysander e tutta la squadra di quiddich, seguiti da Alice, Lily, Dominique, Hugo, Albus e Jade Parkinson.
-Hey- disse Rose in un sussurro  facendo un sorriso, mentre i ragazzi circondavano il suo lettino bianco.
Guardò i loro volti di nuovo -Dov'è... dov'è Scorpius?- chiese spostando lo sguardo su Albus.
Il moro si mostrò sorpreso da quella domanda -Oh ehm... lui... mi ha detto che aveva delle cose da fare- rispose Albus passandosi una mano tra i capelli e distogliendo lo sguardo a disagio.
-Oh... capisco- rispose Rose piano.
La delusione si fece largo dentro di lei, e cercò di non dare troppo peso all'assenza del biondo.
Si rimproverò: non poteva pretendere che Scorpius si trovasse lì... non avevano nessun legame, Rose stessa non aveva fatto altro che scappare da ciò che provava per lui.
Era egoistico da parte sua volere che fosse lì per lei...
-Abbiamo vinto?- chiese poi spostando lo sguardo su James.
Il maggiore dei Potter era in piedi vicino ad Alice, e Rose si stupì di vederli uno affianco all'altra.
-Sì, ho preso il boccino proprio quando il bolide ti ha colpita- rispose James facendole un sorriso rassicurante.
-Ci hai spaventati a morte!- esclamò Alice guardandola preoccupata, e stringendosi nelle braccia come se avesse freddo.
James, con grande sopresa di Rose, le mise una mano sulla spalla e la ragazza non si scostò.
-Dov'è la mia scopa? Qualcuno l'ha presa, vero?- chiese Rose speranzosa, guardando i componenti della sua squadra.
Abbassarono tutti lo sguardo a disagio, finché Hugo non prese parola.
-Rose... la tua scopa è volata nel Lago Nero. Mi dispiace- disse guardandola fermamente con i caldi occhi color ciocciolato che aveva ereditato da Hermione Granger.
Rose spalancò la bocca, il fiato le si bloccò in gola e fu come se un pugno l'avesse colpita al petto.
La sua scopa non c'era più.
La scopa che Thomas le aveva regalato, quella con cui aveva vinto ogni partita a Ilvermorny, quella con cui aveva viaggiato per il castello per arrivare in tempo alle selezioni di James... andata.
Rose avrebbe voluto scoppiare a piangere, ma il dolore alle costole le impediva anche solo di fare respiri profondi.
Chiuse con forza gli occhi, inghiottendo a vuoto il magone che le si era formato in gola, e contò mentalmente  fino a dieci per calmarsi.
Rose amava volare, e aveva instaurato un rapporto speciale con la sua scopa... perderla era come perdere un braccio
Tuttavia non poteva farci niente, l'ultimo pezzo della sua vecchia vita ora giaceva sulle profondità del Lago Nero come un relitto e lì sarebbe rimasto...
-Okay- disse Rose riaprendo gli occhi, e cercando di distendere i lineamenti del viso contratti dal dolore.
-Dovrò comprare una scopa nuova- mormorò facendosi coraggio, e abbozzando un sorriso anche se non era per niente divertita.
-Potete... potete avvisare Scorpius che stanotte non ci sarò per il duello?- chiese Rose cercando lo sguardo di Albus.
Per qualche motivo la sua mente era virata di nuovo al biondo, e il dispiacere di non averlo lì era riaffiorato.
-Certo. Me ne occuperò io- rispose Albus facendole un cenno.
-Guarda che ti devi riprendere- disse Jade Parkinson prendendo parola.
Tutte le persone attorno al letto di Rose si voltarono a guardarla.
-Ti devi riprendere al più presto perché ho intenzione di parare ogni tuo lancio, nella prossima partita. Non accetto di affrontare un avversario meno in gamba di te- disse la Serpeverde con un ghigno, incrociando le braccia al petto e guardando Rose divertita.
La rossa sorrise -Stanne certa, Jade. Sarà uno scontro epico-

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