Rose sedeva alla tavolata dei Grifondoro, quel venerdì mattina, con il viso poggiato su una mano e gli occhi semi chiusi.
Fingeva di ascoltare la conversazione di Dominique e Lily, ma in realtà perdeva lucidità appisolandosi di tanto in tanto.
-Insomma se non fosse stato per la rissa, di certo saremmo andati ben oltre- esclamò Dominique soddisfatta, portandosi i capelli biondi dietro le spalle con un unico movimento fluido.
-E perché il tuo Adam ti avrebbe piantata in asso per andare a fare a botte?- chiese Lily inarcando un sopracciglio, e portandosi alla bocca un'altra cucchiaiata di cereali.
-Perché Mark è suo amico! È solidarietà maschile...-
-Merlino, è così solidale difendere uno stupratore!- esclamò Lily alzando le braccia al cielo.
Lysander, seduto accanto a lei, fece una smorfia portandosi le mani alle tempie.
-Beh ma non vuol dire certo che Adam sia come Abernathy!- sbottò Dominique.
-Ma è suo amico! Per solidarietà verso tua cugina avresti dovuto dirgli qualcosa!-
-Ragazze, basta urlare...- biascicò Lysander, facendo ricadere la testa sul tavolo con un tonfo e mugugnando.
-Beh non mi sembra che per Rose sia un problema, vero Rose? Ti da fastidio se esco con Adam solo perché è amico di Mark?-
Rose aprì gli occhi scostando il viso dalla mano, e notò che le due cugine davanti a lei la fissavano in attesa.
-Ma che lingua parlate?- chiese Rose con la voce impastata dal sonno.
-Sono d'accordo con te- borbottò Lysander, senza staccare la fronte dal tavolo.
-Sei rientrata molto tardi dalla festa, Rose. Dov'eri?- chiese Dominique scrutandola con gli occhi neri.
Rose si mosse a disagio sulla panca -Oh un po' qui, un po' là. Da nessuna parte- disse agitando una mano in aria, e fingendosi interessata a osservare il colore della mela davanti a lei.
-Io lo so con chi era- disse Lily con un sorriso furbo.
-Con chi?- chiese subito Dominique.
-Se non fossi stata impegnata a mangiare la faccia di Adam Andrews l'avresti vista anche tu... andare via con un certo ragazzo...-
-Un ragazzo? Rosalie Minerva Weasley!- urlò Dominique spalancando la bocca.
-Porco Salazar! Vado a condividere i postumi della sbronza con James!- sbottò Lysander alzando la testa dal tavolo e guardando risentito le ragazze, per poi andarsi a sedere più lontano insieme a Hugo e James.
-Un ragazzo? Chi?!- continuò Dominique, come se non avesse nemmeno sentito Lysander.
-Ma nessuno...- borbottò Rose, lanciando uno sguardo di fuoco a Lily.
Una testa dai capelli corvini e scompigliati sedette accanto a Rose, buttando il borsone sul tavolo con un tonfo e coprendosi il viso con una copia de La Gazzeta Del Profeta.
-Alice- disse Rose con un sorrisetto voltandosi verso la ragazza accanto a lei -Perché hai gli occhiali da sole e ti copri con il giornale?- chiese sopresa.
-Non cambiare argomento!- sbottò Dominique.
-Perché c'è troppa luce- borbottò Alice con la voce roca e impastata dal sonno -Qualcuno mi passa i cereali... hey!- sbottò appena Rose le sfilò gli occhiali da sole.
Alice era pallida come un morto, e profonde occhiaie cerchiavano i suoi occhi verdi ridotti a due fessure.
-Sembri un panda- commentò Lily con una risata, e Alice tolse gli occhiali di mano a Rose con uno scatto rabbioso rimettendoseli con un broncio.
-Ho capito, me li prendo da sola i cereali- Alice si allungò sul tavolo afferrando la scatola vicino a Lily.
-Quindi chi è questo ragazzo?- continuò Dominique.
-Per Godric! Non c'è nessun ragazzo!- sbottò Rose alzando gli occhi al cielo.
-Buongiorno, splendore- disse una voce familiare, e ancora prima che Rose si potesse voltare vide un braccio vicino al suo viso posizionare un piatto davanti a lei.
Conteneva una pila di waffles dorati, pieni di una glassa al cioccolato luccicante.
Rose spalancò gli occhi, e si voltò trovando Scorpius Malfoy a un palmo dal suo naso.
Il biondo la guardava sorridente, l'occhio non era più gonfio ma ancora violaceo.
-Cosa...- sussurrò Rose guardando stupita Scorpius e i waffles a turno.
-Ho fatto un salto nelle cucine e spiegato agli elfi domestici come si preparano- disse il biondo indicando i dolci con un cenno del capo.
Era appoggiato con una mano alla tavolata dei Grifondoro, e Rose pensò che stesse decisamente invadendo il suo spazio vitale.
La rossa avrebbe voluto tirarsi indietro, ma rischiava di sbattere la schiena contro Alice, seduta accanto a lei.
-Cosa ti fa pensare che mi piacciano?-
-Hai parlato nel sonno, una volta a pozioni, e ti ho sentita benissimo dire waffle al cioccolato- rispose prontamente Scorpius.
-Beh... grazie ma ho già mangiato- borbottò Rose spostando lo sguardo a disagio.
-Non è vero- disse Lily tutta contenta, salutando Scorpius con la mano.
Rose strinse le labbra arrossendo, e si appuntò mentalmente di prendere a calci negli stinchi Lily.
-Paciock- disse un'altra voce, e Rose si voltò vedendo apparire Albus Potter.
Il moro si appoggiò al tavolo in modo simile a Scorpius, guardando Alice con un ghigno.
-Begli occhiali- commentò.
Alice seppellì la testa nella Gazzeta Del Profeta bofonchiando qualcosa di incomprensibile.
-Rose- disse Scorpius a un soffio dal suo orecchio, e la ragazza si voltò trovandolo pericolosamente vicino a sé.
-Cosa c'è?- chiese lei, sentendosi gli occhi di Lily e Dominique addosso.
-Ci vediamo alle tre al settimo piano, Stanza Delle Necessità- disse Scorpius.
-Cosa? A quell'ora abbiamo Trasfigurazione!-
Il sorriso di Scorpius si allargò -Ho proposto alla McGranitt l'idea di allenarci a duellare nella Stanza Delle Necessità-
Rose rise -Non può aver accettato-
-Oh sì invece. L'ha trovata anche una grande idea e ci concede la sua ora di Trasfigurazione per allenarci. Ci vediamo davanti al dipinto di Barnaba Il Babbeo Bastonato Dai Trolls- dopodiché le diede un buffetto sul mento, e si scostò dal tavolo affiancando Albus e dirigendosi verso quello dei Serpeverde.
-Oh Merlino!- esclamò Dominique sporgendosi in avanti -Scorpius Malfoy ti ha appena portato la colazione e dato un appuntamento! È lui il famoso ragazzo! È lui?- chiese poi voltandosi verso Lily, che fece un sorriso ammiccante.
-No, e no- rispose secca Rose allontanando il piatto di waffles davanti a lei.
Non aveva intenziona di mangiarli, per quanto fosse infantile... era come dare al biondo una soddisfazione che non era disposta a concedergli.
-Rose, hai notato che ti parlava vicino così...- Dominique le mostrò indice e pollice che si sfioravano -...vero?-
-Non so che dirti Domi, dovrò fargli presente di non invadere gli spazi vitali altrui...- disse Rose facendo spallucce.
-Questa storia puzza- Dominique assottigliò gli occhi neri -C'è una strana tensione tra voi, come se fosse successo qualcosa...-
-Ti stai immaginando le cose, Domi- rispose Rose guardandola fermamente negli occhi.
Un pessimo bugiardo distoglieva lo sguardo, ma un bugiardo professionista guardava dritto negli occhi la persona a cui stava mentendo senza battere ciglio.
Rose lo sapeva.
Lo aveva imparato da Thomas, lui era il più bravo bugiardo che Rose avesse mai conosciuto.
-Andiamo, abbiamo Cura delle Creature Magiche- disse la rossa prendendo la borsa da terra e alzandosi dalla panca.
Non diede un ultimo sguardo né al piatto di waffles né alla tavolata dei Serpeverde, e si diresse fuori dalla Sala Grande insieme a Dominique e Alice.
La giornata passò incredibilmente in fretta, Rose si trascinava da una lezione all'altra guardando sempre l'ora e sentendo il nodo che le stringeva lo stomaco farsi sempre più forte.
Quando si fecero le tre meno un quarto, prese un profondo respiro e salutò le sue cugine incamminandosi da sola per il castello.
Tutti erano a lezione e i corridoi erano deserti e silenziosi.
Arrivata al settimo piano, Rose intravide Scorpius da lontano e prese un gran respiro imponendosi di calmarsi.
Era agitata all'idea di incontrarlo, non poteva negarlo, ma anche per via del duello...
-Puntuale come un orologio- disse Scorpius quando Rose lo affiancò.
-Bene, fai apparire la stanza magica- disse Rose indicando il muro con un movimento della mano.
Scorpius cammino avanti e indietro per tre volte, con un'espressione concentrata in viso, e un grosso portone nero si intagliò nei mattoni.
-È diverso da quello della festa- osservò Rose percorrendo i ghirigori color pece con le dita, fatti di un materiale freddo e brillante.
-È una stanza diversa, per questo- disse Scorpius spingendo con una mano una delle due ante e aprendola con un lieve cigolio.
Entrarono, e Rose si trovò in una stanza molto ampia senza un soffitto.
O meglio, un soffitto lo aveva, ma rispecchiava perfettamente un cielo azzurro e candido macchiato solo da nuvole bianche e bitorzolute.
Le pareti erano tappezzate da tanti specchi messi insieme, che facevano sembrare la stanza ancora più ampia.
Rose si voltò, guardando il suo riflesso, e notò Scorpius accanto a lei.
Ne vide solo il bel profilo, perché Scorpius la guardava con un angolo della bocca incurvato in un sorriso.
Rose si scostò arrossendo, e raggiunse il centro della stanza.
-È vuota- osservò lei.
-Puoi far apparire tutto ciò di cui hai bisogno o desideri. Ti basterà volerlo- le disse Scorpius richiudendo l'enorme portone nero della Stanza Delle Necessità.
Rose ci provò, allungò una mano davanti a sé pensando intensamente a ciò che desiderava.
Una rosa nera apparve nel suo palmo, e la ragazza sussultò guardandola meravigliata.
I petali sembravano puro velluto, soffici e scuri come una notte senza stelle.
Maneggiò lo stelo con cautela, siccome era pieno di grosse spine violacee e appuntite.
Portò il fiore al viso e insipirò chiudendo gli occhi.
-Che profumo ha?- le chiese Scorpius vicino al suo orecchio.
Rose allontanò la rosa guardandola sorpresa, e sentì un nodo chiuderle la gola.
-Non ha un profumo...- sussurrò.
-Una rosa nera e senza un profumo?- domandò Scorpius, e Rose lo vide inarcare un sopracciglio.
-Mi assomiglia- disse Rose con una risatina.
In realtà era più che sincera, e non lo trovava affatto divertente.
Lei era come quella rosa: nera, piena di grandi spine, e senza un profumo.
Un involucro bello, ma vuoto.
-Non essere ridicola. Tu saresti una rosa rossa. E avresti il profumo più dolce che si possa immaginare-
-Non è vero: tu non mi conosci- disse Rose lasciando cadere la rosa a terra, e voltandosi verso Scorpius -Tu non sai chi sono-
Il ragazzo trattenne il fiato guardandola sorpreso, e Rose pensò che in quella stanza c'era troppa luce.
Così tanta che i capelli di Scorpius brillavano, e le sue pupille erano ristrette come capocchie di spillo lasciando intravedere tutto il grigio delle iridi.
Vedeva ogni dettaglio di lui, a quella distanza, e provò l'istinto di allungare e una mano e toccargli il viso.
Sapeva però di non poterlo fare.
Avrebbe significato cedere alla parte di lei che si sentiva attratta da lui, lasciarsi andare e permettersi di innamorarsi di nuovo di un ragazzo.
E non poteva farlo.
-Dobbiamo parlare, lo sai?- chiese Scorpius allungando una mano e prendendo tra le dita una ciocca dei capelli della rossa.
-Sì, dobbiamo parlare- concordò Rose.
Quella situazione le stava sfuggendo di mano, e se non avesse messo subito un freno a quella storia... non sarebbe più riuscita a farlo.
-Prima però dobbiamo fare ciò per cui siamo qui: duellare- chiarì Rose, indietreggiando di un paio di passi.
-Sei pronta?- le chiese Scorpius prendendo la bacchetta dalla tunica nera.
-No- rispose Rose afferrando la sua con un sorriso.
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Marked
FanfictionRosalie Minerva Weasley è tante cose. È molto bella, con i suoi ricci color rubino e gli occhi azzurro cielo. È una giocatrice eccezionale di Quidditch, ex capitano della sua squadra a Ilvermorny, e ora Cacciatrice in quella di Grifondoro. È una...