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Rose si sorprese quando, attraversando i corridoi di Hogwarts insieme alla preside, i ragazzi che le passavano affianco le diedero il cinque.
Alla decima persona che lo fece, la preside dovette minacciare di sottrarre punti alle loro Case.
-Assurdo come ragionano i ragazzini d'oggi- borbottò la McGranitt contrariata, mentre accelerava il passo salendo una rampa di scale in pietra -Infrangi le regole e diventi un eroe. È illogico!- esclamò lei.
Rose fece quasi fatica a stare al suo passo, e, considerando l'età che la donna aveva, ne rimase molto sopresa.
Arrivarono al terzo piano, e l'anziana strega si fermò davanti a due Gargoyle in pietra a forma drago.
-Occami- disse la preside con tono solenne, e le due statue si inginocchiarono davanti a lei spostandosi di lato, e liberando l'ingresso a una bianca scalinata a chiocciola.
Rose aveva sempre odiato le scale a chiocciola: la facevano sentire instabile, sempre in bilico, non le davano la stessa sicurezza di una scala dritta.
Fu per questo che si resse con i palmi delle mani alla colonna centrale su cui la scala girava; la preside si voltò a guardarla sorpresa, ma cosa poteva dirle? Che aveva paura di cadere?
I Grifondoro non hanno mai paura.
Entrarono nel suo ufficio, e Rose restò meravigliata dalla vista.
Era una grande stanza circolare con il soffitto a cupola, come quello di una cattedrale babbana. Lungo i muri correvano mobili antichi e massicci sormontati da strani telescopi che si muovevano da soli.
Sulle pareti c'erano decide di quadri, ognuno contente un ex preside della scuola, e si voltarono a fissarla tutti mentre attraversava la stanza.
-Capelli rossi... combinaguai... deve essere una Weasley- disse un uomo sulla quarantina, con unti capelli neri che gli scendevano ai lati del viso, e un naso adunco e aquilino come quello di un rapace.
-Lei deve essere Severus Piton- disse Rose osservandolo meravigliata, mentre si avvicinava al suo ritratto.
-In persona- rispose lui, sistemandosi la tunica nera e distogliendo lo sguardo con una smorfia.
-Mio cugino ha il suo stesso nome. Albus Severus Potter, lo sapeva?- chiese Rose sorridendo.
La ragazza vide un lampo di tristezza mutare l'espressione dell'ex preside.
-Sì, ne sono stato informato- disse semplicemente, con tono freddo.
-È stato un bel pensiero, quello di Harry- disse un uomo anziano dalla barba argentea, nel quadro vicino a quello di Piton.
-Certo- rispose Rose voltandosi verso Silente, il mago la squadrò da sotto gli occhiali a mezzaluna -Ma anche non si fosse chiamato così... voi due non sareste mai stati dimenticati- disse lei, infondo era la verità.
Salutò con la mano i due ritratti, e raggiunse la McGranitt sedendosi sulla sedia davanti alla sua massiccia scrivania.
-Bene Rose... tu sapevi di non poter volare dentro il castello?- chiese la donna incrociando le mani sopra il tavolo, e perforandola con gli occhi azzurrini.
-Sì, lo sapevo- rispose Rose.
Non le era mai piaciuto mentire: i suoi genitori le avevano sempre insegnato che la verità era la scelta giusta, per quanto potesse essere dolorosa.
-Apprezzo la sincerità, perciò non toglierò punti alla tua Casa- disse la donna.
Rose annuì grata. Sarebbe stato un problema, considerando che non avevano nemmeno iniziato ad accumulare punti.
-Inoltre ho visto il tuo provino...- disse la McGranitt mettendo in ordine delle pergamene sparse sulla scrivania -...e credo proprio che ci porterai alla vittoria quest'anno, Weasley- disse lei con un sorriso soddisfatto -Certo non dovrei avere alcuna preferenza, ma sono il direttore di Grifondoro e beh... sono troppi anni che non vinciamo un campionato di Quidditch-
Rose sollevò le sopracciglia sorpresa -Beh... non è detto che James mi prenda in squadra- disse lei iniziando a giocherellare con una ciocca di capelli.
-Farei un bel discorsetto a Potter se non ti prendesse: voli in modo eccezionale-
-Oh... grazie- rispose Rose con un sorriso, spostandosi sulla sedia in imbarazzo.
-La tua bravura nel Quidditch non ti eviterà una punizione però- sottolineò subito la preside, abbandonando il sorriso caldo e accogliente che aveva.
Rose sospirò appoggiando la schiena alla poltrona, e aspettò che la preside le assegnasse la punizione.
Le sarebbe toccato pulire il fondo incrostato dei calderoni di Lumacorno, ci avrebbe messo circa un paio d'ore.
Poteva andarle peggio.
Dopo essere andata via dalla presidenza si ritrovò a camminare con Lysander e Alice dirigendosi verso i sotterranei, quando una chioma biondo grano la raggiunse correndo.
-Hey cugina!- esclamò Dominique unendosi a loro e sistemando i capelli lascissimi sulle spalle -Ho saputo della tua bravata- disse lei facendole un occhiolino.
-In realtà lo sa tutta la scuola, è sulla bocca di tutti- aggiunse Lysander, quasi con una punta di orgoglio.
-Rosalie Minerva Weasley- annunciò James apparendo alle sue spalle e facendola sussultare -Sei ufficialmente il nuovo Cacciatore di Grifondoro-
Rose non riuscì a trattenere un largo sorriso: era valsa la pena di prendersi una punizione.
-Certo, ho dovuto far giocare tutti per dare loro una chance ma... si vedeva chiaramente che il posto era tuo- disse James.
-Assolutamente. Il tiro che hai fatto... eccezionale- commentò Lysander guardandola con ammirazione -Non mi stupisce che fossi un capitano, a Ilvermorny- aggiunse facendole un sorriso.
-Hey sia chiaro, qui il capitano sono io- disse subito James sulla difensiva.
-Tranquillo cugino- rispose Rose ridacchiando.
-Dovevi vedere la faccia di Albus! Era venuto a spiare le nostre selezioni, quella serpe- disse James con un ghigno -L'espressione che aveva vedendoti volare era impagabile-
-Con chi abbiamo Pozioni ora?- chiese Rose per cambiare argomento.
Non le piacevano molto i complimenti, la facevano sentire a disagio.
-Con i Serpeverde- la informò Alice spostandosi i capelli neri dietro alle orecchie.
Una volta raggiunta la classe nei sotterranei, il professor Lumacorno fermò Rose prima che si sedesse al suo posto.
-La preside mi ha informato della tua punizione... e siccome ho urgente bisogno dei calderoni, ti fermerai a pulirli a fine ora. La professoressa Sinistra non c'è oggi, quindi avresti avuto un'ora buca. È perfetto, vero?- chiese Lumacorno sorridendole con la faccia paffuta e rugosa e dandole una pacca sulla spalla.
-Non potevo chiedere di meglio- mormorò Rose sforzandosi di sorridere a sua volta.
Appena il professore si voltò, Rose lanciò uno sguardo sconcertato a Dominique e Alice accanto a lei.
-Questa sì che è sfortuna: Albus aveva organizzato un torneo di Spara Schiocco per la prossima ora...- disse Alice guardando brevemente il Potter, seduto accanto a Scorpius dal lato dei Serpeverde.
-Fa niente- rispose Rose -Tanto faccio schifo a quel gioco-
L'ora passò abbastanza in fretta. Rose riuscì a scambiare le radici di valeriana con quelle di bubotubero facendo irrancidire la sua pozione, e tagliandosi un dito cercando di affettare un fagiolo sopoforoso.
Lumacorno, fermandosi vicino al suo banco e guardando dentro al calderone, era rabbrividito passando oltre con passo svelto, e sgranando gli occhi enormi da pesce con un'espressione spaventata.
Alice d'altro canto, come sua compagna di banco, si era divertita moltissimo vedendo la scena.
-La bacchetta, Weasley- disse Lumacorno a fine ora, mentre la classe si svuotava e la ragazza ammucchiava i calderoni per terra.
-Perché?- chiese lei fingendosi sorpresa da quella richiesta. In realtà aveva sperato per tutto il tempo che il vecchio mago se ne dimenticasse.
-Devi pulire senza magia, che punizione sarebbe sennò?- chiese lui porgendole la mano, e aspettando la bacchetta della ragazza.
Rose gliela porse e Lumacorno le assicurò che sarebbe tornato a fine ora per restituirgliela.
La rossa sospirò e prese una spugna sedendosi per terra a gambe incrociate, e iniziando a strofinare il fondo del primo calderone.
Ben presto si ritrovò con il braccio dolorante e le dita intorpidite dalla durezza della spugna, e sbuffò guardando il calderone affranta.
Senza riuscire a impedirselo, guardando la superficie nera del paiolo, i ricordi che aveva cercato di annegare tornarono a galla con violenza.

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