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Rose aprì gli occhi, mentre un sapore dolciastro le faceva pizzicare la lingua.
Si rese conto di star reggendo una fiala in mano, dai cui aveva appena bevuto, e di trovarsi insieme a Scorpius Malfoy.
-Che ti è successo?!- chiese lasciando cadere l'ampolla e avvicinando una mano al viso del ragazzo.
Un suo occhio e parte dello zigomo erano gonfi e avevano un brutto colorito bluastro.
Scorpius piegò le labbra in una smorfia di dolore, e Rose tirò indietro la mano di scatto.
-Mark Abernathy, colpisce duro- Scorpius fece spalucce.
-Che ci facciamo di nuovo nella torre di Astronomia? Che è successo?- chiese Rose guardandosi attorno, e notando che indossava ancora il vestito verde scuro che aveva messo per la festa.
-Beh... diciamo che Abernathy ha voluto vendicarsi del tiro che gli hai giocato nella partita. Ti ha rifilato un filtro d'amore-
-Cosa? No! Non può averlo fatto, mi sarei accorta se me lo avesse dato...-
-Avevi il tuo il bicchiere?-
La rossa richiuse la bocca, sforzandosi di ricordare ciò che era successo poche ore prima -No... lui aveva due bicchieri vuoti e me ne ha riempito uno...-
-Amortentia sul fondo. Sei stata un po' ingenua...-
-Ma perché l'avrebbe fatto?- chiese Rose confusa, e Scorpius distolse lo sguardo prendendo un gran respiro.
-Vedi... beh è facile aprofittarsi di una ragazza quando non è lucida. Ancora di più se è consensuale. L'Amortentia ti avrebbe fatta sentire come dopo una sbronza, e non avresti nemmeno ricordato gran che...-
Rose trattenne il fiato portandosi una mano alla bocca, mentre una biscia di paura le serpeggiava nello stomaco.
-Oh Merlino...- sussurrò -...è una cosa orribile... lui ha...-
-No, no- si affrettò a dire Scorpius, mettendole una mano sulla spalla.
-Non ne ha avuto il tempo. Appena l'ho saputo sono andato dritto da lui e beh... diciamo che gli ho tirato un pugno- Scorpius sorrise scuotendo la testa -Sono stato un idiota in realtà. Ero ubriaco, anzi lo sono ancora, e non avevo speranze di battere Abernathy. A malapena mi reggevo in piedi. Se non fossero arrivati Nott e Zabini ad aiutarmi, probabilmente mi avrebbe spedito in infermeria-
-Scorpius...-
-E beh ti ho portata qui, e ho fatto anche un salto nei sotterranei a rubare un antidoto per l'Amortentia. Peeves mi ha quasi scoperto, ma mi sono nascosto in tempo. Direi che tra alcol, risse e furti per stasera ho fatto il jackpot di stronzate- scoppiò poi a ridere, appoggiando i gomiti sulle gambe e facendo una smorfia di dolore per via dell'occhio gonfio.
Rose sbattè le palpebre guardandolo sopresa -Hai... hai fatto tutto questo per me?- chiese sollevando le sopracciglia e sgranando gli occhi.
Scorpius rise passandosi una mano tra i capelli, e guardandola con una scintilla divertita negli occhi grigi -Ne sembri sopresa-
-Certo che lo sono!-
-Sai, sembra quasi che pensi che qualcuno non potrebbe mai fare una cosa del genere per te- disse lui.
Rose aprì e richiuse la bocca, guardandolo sconcertata, e chiedendosi nuovamente come accidenti facesse a leggerle dentro con così tanta felicità.
-Beh, di certo non dovevi prenderti un occhio nero per me!- sbottò Rose incrociando le braccia al petto, e guardando altrove fingendosi arrabbiata.
-Oh già, avrei dovuto lasciare che Abernathy si approfittasse di te. Che stupido che sono stato!-
-Sei molto più simpatico da sobrio, sappilo- disse Rose alzando gli occhi al cielo.
Un vento gelido tirò dal balcone della torre di Astronomia, e Rose si strinse le braccia guardandosi alle spalle e chiedendosi che ore fossero.
L'ultima volta che era stata lì era da sonnambula, e Scorpius l'aveva presa prima che cadesse dalla torre andando incontro a morte certa.
Si girò di scatto sentendo un movimento vicino a sé, e vide che Scorpius le si era avvicinato.
Rose raggelò, e fece per chiedergli cosa stesse facendo, ma poi si accorse che il ragazzo le stava mettendo sulle spalle il suo giubbotto.
-Ma tu non avrai freddo?- chiese lei dubbiosa, rilassando i muscoli contratti dal freddo appena il calore che impregnava il giubbotto di Scorpius venne a contatto con la sua pelle.
-Sono ubriaco, Rose. Ho così caldo che potrei benissimo starmi trovando alle Maldive senza saperlo- rise tornando a sedersi a gambe incrociate davanti a lei.
-Sai- disse Rose, dopo un po' di tempo che rimasero a fissarsi senza parlare -È la seconda volta che mi salvi. Devo sdebitarmi con te in qualche modo, no?- gli chiese con un sorriso.
Scorpius la guardò sorpreso spalancando la bocca, e Rose desiderò di essere una legilimens per sapere cosa gli passasse per la testa in quel momento.
-Okay, hai due modi in cui puoi sdebitarti. Te ne propongo due perché uno so già che non lo accetteresti...- Scorpius la guardo di sfuggita, incerto, come se non si osasse a chiedere.
-Dimmeli entrambi- insisté Rose con una risata -Tranquillo non scapperò. Te l'ho promesso, ricordi?-
Lo sguardo preoccupato di Scorpius si addolcì - Certo che me lo ricordo- disse con un lieve sorriso.
-Prometti anche di non picchiarmi. Ho già un occhio nero!-
Rose scoppiò a ridere, e si portò i capelli dietro alle orecchie alzando le sopracciglia e invitando il biondo a parlare.
-Un bacio- disse Scorpius distogliendo lo sguardo, forse in imbarazzo, e sorridendo lievemente.
Rose smise subito di sorridere -Cosa?- chiese incredula, spalancando la bocca dalla sopresa.
-C'è pur sempre il secondo modo, se non vuoi accettare questo- si affrettò a dire Scorpius, alzando le mani.
-Bene! Dimmelo, così lo scelgo-
Rose non poteva credere che Scorpius le avesse davvero chiesto di baciarlo. Era di certo l'ultima cosa che si era aspettata di sentire.
-Raccontami di Thomas- disse Scorpius rompendo il silenzio.
E Rose ammutolì, rendendosi conto che era quella la cosa peggiore che potesse chiederle.
Non poteva, non poteva parlare di lui... non con Scorpius.
Perché quello era il suo più oscuro segreto, e non voleva che il biondo la guardasse con occhi diversi... era impossibile che non lo facesse.
Non poteva dirgli la verità e rischiare di farlo scappare, non poteva dirla a nessuno.
"Non potrai nasconderlo per sempre" sussurrò la voce di Thomas, apparendo di nuovo nella sua mente, e Rose sussultò.
Notò che Scorpius la guardava in attesa, forse aspettando che Rose gli parlasse del suo passato.
Ma lei non poteva.
Si strinse ancora di più nel suo giubbotto, e pensò che avesse un buon odore... come l'aria di neve in una giornata d'autunno.
Sollevò lo sguardo su di lui, il biondo si era fatto improvvisamente serio, e Rose pensò che effettivamente Scorpius era bello.
Di una bellezza innegabile, con quegli occhi grigi come il cielo in tempesta, con i capelli color miele e le labbra carnose e rosee.
E per di più era gentile, premuroso, e le leggeva dentro con una facilità che le faceva quasi paura.
Rose sapeva che sarebbe stato incredibilmente facile innamorarsi di Scorpius, facile e istintivo come prendere una boccata d'aria dopo essere riemersi dal mare.
Non era pronta ad amarlo, ma non era pronta nemmeno a perderlo raccontandogli il suo passato.
Senza pensarci due volte Rose si sporse in avanti mettendogli una mano sulla guancia, e chiuse gli occhi facendo combaciare le loro labbra.
Per un secondo Scorpius non si mosse, come se non se lo aspettasse, ma poi ricambiò subito il suo bacio attirando la ragazza a sé.
Rose sentì lo stomaco in subbuglio, mentre le labbra di Scorpius si muovevano decise sulle sue e il ragazzo la stringeva.
Rose prese un respiro affannato, ma Scorpius la baciò ancora senza darle il tempo di riprendere fiato.
La ragazza vacillò e allungò un braccio dietro di sé sul pavimento per sostenersi mentre Scorpius le si avvicinava sempre di più, continuando a baciarla avidamente.
-Scorpius...- gemette Rose tirando la testa indietro, e afferrando il biondo per una spalla per allontanarlo.
Erano entrambi senza fiato, i visi ancora vicini, e Scorpius aprì gli occhi guardandola con desiderio e portandole i capelli dietro a un orecchio.
Rose rabbrividì, forse per il suo tocco, o forse perché il giubbotto le era scivolato dalle spalle finendo a terra.
In quel momento, con il cuore che le galoppava nel petto, non seppe dirlo.
-Rose...- sussurrò Scorpius accarezzandole una guancia.
-Dovremmo andare...-
-No- disse Scorpius interrompendola -Non dirlo- e annullò la distanza tra i loro visi, baciandola ancora.
Rose sussultò e si tirò indietro alzandosi di scatto in piedi.
-Non farlo- disse lei guardando altrove, e stringendosi le braccia al petto sentendo improvvisamente freddo.
-Perché no?- Scorpius si alzò a sua volta fronteggiandola e cercando il suo sguardo, ma Rose guardava a terra a capo chino.
-Perché siamo amici- rispose lei piano.
-Amici?! Mi vuoi dire che baci in quel modo tutti i tuoi amici?- chiese il biondo con tono accusatorio.
Rose alzò la testa guardandolo offesa -Oh scusa! Avrei dovuto baciarti a stampo? Potevi specificare!- esclamò Rose stringendo i pugni.
-Pensavo che avresti scelto di parlarmi di Thomas! Ti ho dato due scelte e tu... tu mi hai baciato- Scorpius disse l'ultima frase in un sussurro.
Rose non rispose, e si voltò dandogli le spalle e raccogliendo il giubbotto da terra.
-Tieni- disse porgendoglielo, ma Scorpius non lo prese.
-Ti è piaciuto?- le chiese invece, e Rose spalancò gli occhi sentendo il viso andarle a fuoco.
-Non vedo che importanza possa avere...-
-Sì o no?- insisté lui con fermezza.
Rose ritirò il bracco che gli stava porgendo il giubbotto, e lo strinse al petto affondandoci il viso e insipirando il suo profumo.
Il profumo che l'aveva avvolta quando le labbra di Scorpius avevano fatto schiudere le sue.
Tornò a guardarlo negli occhi e alzò la testa raddrizzando le spalle -Sì, mi è piaciuto- disse sicura di sé, aspettando di leggere una reazione sul suo volto.
Scorpius piegò le labbra in un sorriso, passandosi una mano tra i riccioli biondi e scostandoli dalla fronte.
-Mettiti la giacca, fa freddo- le disse semplicemente.
Dopodiché infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e si voltò incamminandosi verso l'uscita della torre di Astronomia.
-Hey! Dove vai?- chiese Rose corricchiando per raggiungerlo.
-In Sala Comune- rispose Scorpius fermandosi. Ruotò il busto verso di lei, guardandola con un'espressiome indecifrabile.
-Buonanotte, Rose- dopodiché prese a scendere la scalinata a chiocciola, sparendo dalla sua vista.
Rose non si mosse, restando ad ascoltare i rumori della notte e i passi di Scorpius che si facevano sempre più lontani, fino a sparire del tutto.
Meccanicamente si infilò la sua giacca e ne insipirò il profumo, chiudendo gli occhi e ripensando a quel bacio con un brivido.

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