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-Avete notato dove si è seduta la Skeeter?- chiese Alice lanciando uno sguardo torvo verso la tavolata dei professori.
Rose si sporse all'indietro per guardare.
Erica Skeeter si era seduta a metà tavola, tra la preside e il professor Paciock.
Il padre di Alice era seduto quasi sul bordo della sua sedia, pur di mettere distanza tra sé e la donna, che gli parlava sporgendosi in avanti e mettendo in mostra la generosa scollatura del decoltè cremisi.
-Tuo padre sembra rosso quanto il vestito di lei- osservò Rose ridacchiando e tornando a sedersi composta.
Si passò una mano tra i riccioli, che ormai si stavano asciugando da soli.
-In momenti come questo ringrazio la sua fidanzata di esistere- borbottò Alice rigirando la forchetta nel piatto di riso -Vi immaginate avere Erica Skeeter come matrigna?- chiese inarcando un sopracciglio scuro.
Rose rabbrividì pensandoci.
Apparvero in tavola i dolci, con grande gioia di Elvira, e quando sparirono la preside si alzò in piedi, battendo un cucchiaino contro il proprio bicchiere di cristallo.
Il tintinnio portò il silenzio nella Sala Grande, e Rose si voltò verso di lei.
Non lo aveva notato prima, ma oltre ad avere la Skeeter da un lato, aveva anche Thanos Bagman seduto dall'altro lato accanto a lei.
Si era alzato in piedi insieme alla preside.
Indossava un elegante tailleur verde bosco, sotto al quale spiccava una camicia bianca e papillon nero.
Rose si chiese dove quell'uomo trovasse la voglia di vestirsi, ogni giorno, come il maggiordomo della famiglia Addams.
Bagman si passò una mano tra i capelli biondi tirati all'indietro, ed esibì agli studenti quello che poteva essere un sorriso affascinante, ma Rose, conoscendo la crudeltà che si nascondeva dietro quegli occhi neri, riuscì solo a rabbrividire.
-Buonasera a tutti! Ho solo un breve annuncio da fare- disse Bagman mentre la McGranitt tornava a sedersi.
L'uomo uscì da dietro la tavolata dei professori, passeggiando lentamente e con le mani incrociate, e facendo mostra di un paio di lucide scarpe nerastre.
-Sono lieto di annunciarvi che il Torneo avrà ufficialmente inizio domani pomeriggio-
Un lieve mormorio eccitato si diffuse tra le quattro tavolate, e Bagman richiamò il silenzio alzando in alto un palmo della mano.
-Ovviamente tutta scuola potrà assistervi, abbiamo un'arena molto grande capace di contenere centinaia di persone!- esclamò lui con fierezza, come se avesse costruito lui stesso l'arena e non Hagrid.
Il guardiacaccia infatti, notò Rose, aveva un'espressione corrucciata che spuntava tra la folta barba e i capelli lunghi.
-Si sfideranno due coppie di duellanti, solo una coppia potrà uscirne vincitore. Per vincere dovrà o stordire entrambi gli avversari per più di quindici secondi  (che verranno contanti dal sottoscritto) oppure costringere uno dei due ad arrendersi.
Sarà possibile arrendersi, esatto, alzando la bacchetta e scagliando in alto scintille rosse. In quel caso il duello verrà interrotto immediatamente, decretando il vincitore.
È severamente vietato, per legge, utilizzare le tre maledizioni senza perdono!-
Rose non si sentì affatto tranquillizzata da quella notizia. Era certa che, se avesse voluto, Teresa sarebbe stata capace di ucciderla in mille altri modi.
Bagman si girò facendo un cenno con il capo alla preside, e la professoressa McGranitt si alzò dalla tavolata degli insegnanti, dirigendosi verso un armadietto a muro vicino alle clessidre  che contavano i punti delle case.
Ne tirò fuori una grossa boccia cristallina, rotonda. Rose, aguzzando la vista, scorse qualcosa di bianco al suo interno.
La preside affiancò Bagman reggendo la boccia tra le mani, e l'uomo sorrise voltandosi verso la folla.
-In questa boccia ci sono sei fogli ripiegati. Ognuno ha il nome di una della scuole che compete, e ora...- Bagman tirò fuori la bacchetta dalla giacca dello smoking, e con un rapido movimento verso l'alto incantò i foglietti nella boccia, che presero a svolazzare velocissimi davanti a lui.
-Sarà il caso a decidere... certo, con il mio piccolo contributo- disse lui con un ghigno.
Allungò una mano nella nuvola di foglietti che svolazzavano e ne prese uno tra le dita, continuando a guardare dritto verso gli studenti.
Dopodiché abbassò il capo, distendendo il foglio tra le mani.
-Oho! Pare che Hogwarts avrà l'onore di aprire le danze di questo Torneo!- esclamò Bagman, passando il foglietto alla McGranitt.
La donna, guardandolo, s'incupì.
Rose voltò brevemente la testa, distogliendo lo sguardo dalla nuvola di foglietti che ancora svolazzano.
Si sentiva improvvisamente fischiare le orecchie, e il cuore le martellava nel petto.
Lei e Scorpius avrebbero duellato per primi... la domanda era contro chi?
Tornò a guardare Bagman e lo vide allungare di nuovo una mano tra i fogli volanti e afferrarne un altro.
I restanti tornarono per magia dentro la boccia, come una piccola onda di carta.
-Hogwarts duellerà contro...- annunciò Bagman, mentre strotolava il secondo bigliettino con studiata lentezza.
Rose stava stringendo il bordo del tavolo tra le dita, tanto forte da farsi male.
La tensione nell'aria era palpabile, e in tutta la Sala Grande non volava una mosca.
-Contro...  Durmstrang!- esclamò Bagman alzando la testa verso gli studenti, con un sorriso.
Gli occhi di Rose puntarono verso il tavolo dei Corvonero, dove Dimitri e Elena si stavano alzando.
Quando Rose notò anche Scorpius alzarsi dalla tavolata dei Serpeverde, decise di farsi forza e tirarsi su a sua volta.
-Qui vicino a me, grazie!- esclamò Bagman facendo loro segno con la mano di avvicinarsi.
Elena e Dimitri si misero alla sua destra, e Rose affiancò Scorpius mettendosi alla sinistra di Bagman.
-Un sorriso!- esclamò l'uomo, prima che la luce bianca di un flash accecasse Rose, lasciandole una macchia informe impressa nell'iride.
Erica Skeeter era apparsa davanti a loro con una grossa macchina fotografica in mano, dalla quale era partito un piccolo sbuffo di fumo.
-Oh, solo una cosa Thanos- disse lei con un sorriso.
Si voltò verso Rose e Scorpius e fece scattare la macchina fotografica accecandoli nuovamente.
-Stringetevi la mano, forza!- esclamò Bagman indietreggiando di un passo.
Rose aggrottò le sopracciglia, confusa dal flash della macchina fotografica e dal chiacchiericcio della Sala Grande, e si voltò verso Scorpius porgendogli la mano.
Il biondo scoppiò a ridere, e Rose sbattè le palpebre confusa, senza sapere cosa lo divertisse tanto.
-Non devi dare la mano a me, rossa, ma a quelli di Durmstrang- le sussurrò Scorpius abbassando la testa verso di lei.
Oh.
Rose si sentì avvampare dall'imbarazzo e si affrettò a voltarsi mentre Scorpius la affiancava, dando la mano a Dimitri.
Rose fece lo stesso con Elena.
La ragazza la guardava con fermezza, gli occhi scuri e infossati avevano un'aria per nulla cordiale.
Un altro flash biancastro li avvolse, dopodiché Bagmam diede loro una pacca sulla spalla.
-La sfida avrà inizio alle tre del pomeriggio. Fatevi trovare lì con un largo anticipo- li informò con un ghigno.
Dopodiché il rumore nella Sala Grande aumentò di colpo quando tutti gli studenti si alzarono per tornare nelle sale comuni.
-Nervosa per domani?- le chiese Scorpius, facendola sussultare.
Rose si era incantata a guardare il vuoto, senza accorgersi che il biondo era ancora accanto a lei.
-Sì, tu non lo sei?- chiese lei inarcando un sopracciglio.
Scorpius piegò le labbra in un sorriso -Sì- le rispose, senza esitare.
-Beh...- Rose si girò verso di lui, alzando la testa per guardarlo negli occhi -...siamo una squadra. Ci copriremo le spalle a vicenda- disse Rose con sicurezza.
Scorpius distese le sopracciglia aggrottate e il suo sorriso si addolcì -Non ho dubbi sul fatto che mi proteggerai- le disse piegando la testa da un lato mentre la guardava, e facendo ricadere un paio di riccioli biondi sulla fronte.
-E cercherò di fare del mio meglio per proteggerti anch'io, ma...- Scorpius s'interrupe, facendosi d'un tratto pensieroso; i suoi occhi grigi si persero nel vuoto -...quando ti ho vista entrare nell'arena, mi eri sembrata così debole e fragile...- Scorpius sorrise, tornando a guardarla -...ma poi ho capito che sei forte. E che non hai bisogno che qualcuno ti protegga. È come se non avessi bisogno di nessuno...-
-Non è così- disse Rose sentendo gli occhi riempirsi di lacrime; strinse tra le mani la propria divisa da Quidditch, per non farle tremare -Io ho bisogno di te- disse lei con voce rotta.
Vide la sorpresa attraversare il viso di Scorpius, facendogli sgranare gli occhi e dischiudere le labbra.
Fu solo per un secondo.
Rose si era già voltata, sentendo le lacrime rompere gli argini dei suoi occhi: non voleva che Scorpius la vedesse piangere.
Tornò alla tavolata ormai quasi vuota dei Grifondoro, e recuperò la sua scopa appoggiata alla panca di legno.
-Querida, stai bene? Hey... Rose!-
Rose non guardò né Julian né Elvira, e corse fuori dalla Sala Grande con la scopa tra le mani, a testa bassa.
Raggiunse la sala comune, puntando dritta alla rampa di scale che conduceva ai dormitori.
Si tolse la divisa da Quidditch e si infilò sotto la doccia ancora scossa dai singhiozzi, abbracciandosi da sola e tenendosi saldamente per le spalle, come se potesse impedire al dolore dentro al petto di lacerarla del tutto.
Infilò la camicia da notte e si rintanò sotto le coperte, coprendosi fin sopra la testa.
La verità era che poteva fingere di stare bene solo per un certo periodo di tempo; poteva fingere che l'assenza di Scorpius non la distruggesse, ma poi... alla fine la resa dei conti con il dolore arrivava.
Rose si addormentò con gli occhi ancora lucidi, senza stupirsi di sognare Scorpius di nuovo.
-Rosa! La vuoi una caramella Mou?- chiese Elvira, quando quella mattina Rose si sedette alla tavolata dei Grifondoro.
Si era svegliata stanca e dolorante, come se le fosse passato sopra un treno mentre dormiva.
-No grazie, Elvira- rispose lei con un sospiro, allungando un braccio per prendere una copia del giornale dalla pila.
-Querida- disse Julian accanto a lei, mettendole una mano sul braccio -Forse non dovresti leggere il giornale stamattina...-
Rose alzò la testa e notò tutti attorno a lei guardarla dispiaciuti.
Si voltò e vide gran parte degli studenti delle altre case guardarla, e bisbigliare tra loro.
-Ma non mi dite- borbottò Rose guardando Lily, Dominique e Alice -È uscito l'articolo della Skeeter?-
Elvira, seduta accanto a Dominique, lanciò uno sguardo allarmato a Julian.
Rose sbuffò e aprì il giornale con uno scatto rabbioso: in prima pagina una foto di lei e Scorpius, vicino a Bagman.

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