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Arrivarono a Hogsmeade nel tardo pomeriggio, e il numeroso gruppo si fermò davanti a una carrozza.
-Io mi siedo vicino a Dominique e Rose, sia chiaro- disse Lily mettendosi in mezzo tra i gemelli Scamander e James.
-Vorrei ricordarvi che la carrozza ha solo sei posti. Vedete di decidervi- disse Lorcan alzando gli occhi marroni al cielo.
-Okay allora da un lato stiamo io, Lily e Rose, dall'altro Albus e Scorpius (visto che sono amiche del cuore) e James- disse Dominique prendendo parola.
-E io scusa?- si intromise Hugo.
-Bada bene a cosa dici, Weasley- aggiunse Scorpius squadrando Dominique.
-Hey! Voglio sedermi anche io vicino a Rose!- esclamò Alice mettendo le mani sui fianchi e guardando duramente la bionda.
-Non potete allargare la carrozza con un incantesimo?- chiese Hugo.
-Purtroppo no- rispose Lorcan.
Rose guardò Alice, Lily e Dominique, e si chiese se sarebbero state altrettanto volenterose di sedersi accanto a lei, se avessero saputo ciò che Rose aveva fatto.
Il gruppo era occupato in un'accesa discussione alla quale Rose non aveva intenzione di partecipare, così la ragazza indietreggiò di un paio di passi e diede un calcio a un cumulo di foglie marroncine.
Qualcosa le colpì la spalla, facendola sussultare, e Rose si voltò trovandosi faccia a faccia con il Thestral che trainava la loro carrozza.
La creatura sbuffò dalle narici cave, emettendo una nuvoletta di vapore grigiastro, e strofinò il muso nero e scheletrico sulla spalla della ragazza.
Rose gli sorrise, ma non si azzardò ad allungare una mano per accarezzarlo: sapeva che si nutrivano di carne, e aveva paura la mordesse.
-Hai addosso il profumo della Morte- disse una voce affianco a lei, e Rose sobbalzò girandosi di scatto.
C'era Scorpius Malfoy, a guardarla con un angolo della bocca incurvato in un sorriso.
-In teoria è per questo che fanno così...- disse indicando con un cenno del capo la creatura dietro Rose -...ma potrebbe essere solo una leggenda-
La ragazza distolse lo sguardo, sentendosi la bocca improvvisamente asciutta, e diede le spalle al Thestral.
-Come mai non...- indicò con la mano il gruppo che battibeccava ancora, poco distante da loro.
-Oh lo fanno ogni anno, dopo un po' diventa noioso- spiegò il biondo scrollando le spalle.
-Tu perché non sei con loro?- le chiese Scorpius abbassando la testa verso di lei.
Rose distolse lo sguardo serrando le labbra, e incrociò le braccia al petto guardando il gruppetto con una smorfia.
-Vogliono tutti sedersi accanto a me...- spiegò lei appoggiandosi alla fiancata della carrozza -Non dovrebbero- aggiunse guardando i suoi cugini, e quello che sarebbe stato il suo nuovo gruppo di amici.
-Perché?- chiese Scorpius inarcando un sopracciglio dorato.
-Io non mi siederei vicino a me- rispose Rose di getto.
Si rese conto che si era appartata con Scorpius Malfoy a scambiarsi confidenze, il che era decisamente troppo strano per essere vero.
Staccò le spalle dalla carrozza e si incamminò verso il gruppo, senza guardare il biondo, che la seguì in silenzio.
Dopo un altro quarto d'ora alla fine si decisero: Rose si sedette tra Dominique e Alice, con davanti a sé Albus, Scorpius e Hugo.
I gemelli Scamander, James e Lily occuparono la carrozza dietro, con grande disappunto della piccola Potter.
Percorsero il viaggio verso il castello chiacchierando, anche se Rose si limitò quasi sempre ad ascoltare e guardarli.
Alice era gioiosa e gesticolava con le mani mentre parlava, spostandosi spesso i capelli neri dietro alle orecchie e sorridendo.
Rose trovava che brillasse di luce propria.
Dominique invece non parlava tanto spesso, ma i suoi penetranti occhi neri come pozzi di petrolio catturavano sempre ogni sguardo quando proferiva parola.
Rose non era ancora riuscita a inquadrare Scorpius, il biondo stava quasi sempre in silenzio come lei guardando gli altri parlare.
La ragazza realizzò, mentre percorrevano il viaggio in carrozza, che Scorpius aveva visto qualcuno morire.
Si chiese se fosse questo il motivo del suo essere così silenzioso e freddo.
Una volta arrivati in Sala Grande, Rose si andò a sedere al tavolo dei Grifondoro insieme a suo fratello, e assistette alla cerimonia di smistamento dei primini, ricordando vagamente la propria.
Il cappello parlante l'aveva smistata in Grifondoro, insieme a suo fratello, ma si chiese se dopo tutti quegli anni quella Casa le sarebbe ancora appartenuta.
-La McGranitt ha un annuncio da fare- la informò James, dandole una gomitata e facendo riscuotere Rose dai suoi pensieri.
-E tu come fai a saperlo?- chiedere Rose dando un morso alla sua mela.
-Sono Caposcuola, cugina, io vengo a sapere le cose prima di tutti- si vantò James sistemandosi la divisa con un'espressione compiaciuta.
-Di che si tratta, allora, oh supremo Caposcuola?- chiese Lysander roteando gli occhi.
-Un Torneo- rispose James, e gli studenti attorno a loro si zittirono di colpo.
-Il... il Torneo Tremaghi?- chiese esitante Dominique, forse ricordandosi che sua madre ci aveva partecipato prima di lei.
-Impossibile- disse subito Rose, mentre James prendeva aria per rispondere -Hanno bandito il Torneo Tremaghi dopo la morte di Cedric Diggory- spiegò la ragazza rigirandosi la mela in mano.
-Infatti- confermò James -Sarà un Torneo diverso...-
Proprio in quel momento, la preside McGranitt si alzò battendo un cucchiaino contro il suo bicchiere di cristallo, producendo un tintinnio che si diffuse in tutta la sala.
Gli studenti si zittirono subito, e Rose si sporse oltre la spalla di Alice, seduta accanto a lei, per vedere meglio.
-Bentornati, e benvenuti- disse la donna abbracciando con lo sgaurdo le quattro tavolate -Quest'anno la nostra scuola parteciperà a un evento unico e raro... un Torneo!- un basso mormorio si diffuse tra le tavolate, e la preside colpì nuovamente il bicchiere di cristallo -Sarà un Torneo di duelli, tra le scuole di magia più importanti del mondo. Hogwarts ha avuto l'onore di essere scelta come scuola ospitante, accogliendo i due migliori duellanti di ogni scuola e offrendo loro alloggio sotto il tetto di questo castello. Dopodiché, dopo le vacanze di Natale, i duellanti di ciascuna scuola si sfideranno qui... precisamente in un'arena a cui il professor Hagrid sta già lavorando da qualche mese...-
Rose tornò a sedersi composta, senza più alcun interesse di sporgersi oltre Alice per vedere, e riprese a mangiare la sua mela mentre tutta la scuola pendeva dalle labbra della preside.
-Mi aspetto massimo rispetto da ciascuno di voi!- sottolineò la McGranitt -Ogni scuola avrà due campioni, una coppia di duellanti, scelti dal caso. Ovviamente l'iscrizione per gli studenti dei primi tre anni è preclusa, in quanto non hanno sufficienti conoscenze in materia di duello e incantesimi...- un mormorio più alto di protesta si levò da ciascuna delle quattro tavolate.
-Silenzio!- tuonò la preside. Si era portata la bacchetta alla gola, amplificando il volume della sua voce, e Rose fu costretta a lasciar cadere la sua mela e coprirsi le orecchie con le mani, come tutti gli studenti attorno a lei.
-Non ammetto polemiche!- aggiunse la preside.
Uscì da dietro la lunga tavolata orizzontale degli insegnanti, e si diresse verso un piccolo armadio a muro, vicino alle grosse clessidre che conteggiavano i punti delle Case.
Rose vide il professor Hagrid alzarsi a sua volta e portare davanti al tavolo degli insegnanti un'enorme cassa di legno, grande almeno quanto due panchine messe insieme. La poggiò a terra con un  tonfo, e la preside lo ringraziò con un cenno del capo.
-Dunque, chiunque voglia partecipare dovrà scrivere nome e cognome su un pezzo di pergamena e metterlo qui....- agitò la bacchetta e sulla cassa apparvero due bocce di cristallo semi  trasparenti. Una delle due aveva il vetro leggermente azzurrino, l'altra rossastro.
-La boccia a destra dovrà contenere le partecipanti femmine, quella a sinistra i maschi. Non fatelo con tanta leggerezza... questo Torneo non è da prendere sottogamba, potrebbe rivelarsi molto pericoloso...- il tono della preside era terribilmente serio, e Rose si sentì correre un brivido lungo la schiena.
-Verrà sorteggiato un solo nome da ciascuna boccia, ed eseguirò un incantesimo affinché nessuno al di sotto dei quattordici anni possa partecipare. Le iscrizioni saranno aperte dall'alba di domani, per tre giorni, fino al tramonto di sabato sera, dove estrarrò i duellanti che rappresenteranno Hogwarts. I vincitori del Torneo avranno la possibilità di iniziare una formazione da Auror appena concluderanno gli studi, addestrati dal Ministro in persona, oltre che un premio di mille galeoni a testa - concluse lei.
Tornò a sedersi lasciando che gli studenti rimuginassero tra loro fintanto che i dolci erano ancora in tavola.
-È fantastico!- esclamò Alice -Domattina mi iscriverò di certo-
-Anche io!- aggiunse Dominique.
-Certo ragazze, come tutta la scuola del resto- disse James ridacchiando, e tagliando con la forchetta un altro pezzo della sua torta -Non avete possibilità di essere scelte... insomma... partecipano tutti!-
-È vero, ma una minima possibilità c'è. Più di una considerando che gli studenti dei primi tre anni non possono iscriversi- disse Lysander.
Rose finì di mangiare la sua mela senza alzare lo sguardo dal tavolo in legno; si trovò le dita appiccicose di succo, che cercò di pulire invano con il tovagliolo.
-E tu, Rose? Andiamo a iscriverci insieme domattina?- chiese Alice, e la rossa alzò gli occhi incuriosita.
-I duelli non mi piacciono- rispose facendo spallucce.
Lysander fece cadere la forchetta sul piatto con un tintinnìo -Cosa?- chiese guardandola a bocca aperta -Ma è un Torneo di magia e...-
-Io non partecipo- disse Rose interrompendolo.
Lysander non le chiese più spiegazioni, e nemmeno i suoi cugini o Alice.
Non poteva spiegare loro il perché, ma duellare e rischiare di ferire qualcuno in battaglia... le riportava alla mente ricordi troppo dolorosi.
Ricordi che voleva fare del suo meglio per seppellire.
-Io scelgo il letto vicino alla finestra!- esclamò Alice appena entrarono nella loro camera da letto, nei dormitori di Grifondoro.
Rose lanciò un'occhiata divertita a Dominique, che aveva alzato gli occhi neri al cielo, e sistemò il baule ai piedi del letto che aveva scelto.
Si cambiò mettendo la camicia da notte e rabbrividì infilandosi subito sotto le coperte.
Si chiese se il castello fosse sempre stato così freddo... lo percepiva, sebbene fosse solo il primo di Settembre, le sembrava che il gelo le trapassasse la pelle insinundosi fin dentro le ossa.
Chiuse gli occhi e tirò la coperta sopra la testa, cercando di riscaldarsi con il suo respiro e riuscendo finalmente ad addormentarsi.

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