-È stata quella vipera di Sarah Andrews! Te lo dico io! Quella non vuole che esco con suo fratello, e sai perché? Scommetto che lo vuole tutto per lei! Ha un interesse morboso e malato, lo hai notato vero? Secondo me non lascia avvicinare nessuna ragazza ad Adam per questo, è l'unico motivo plausibile!- Dominique stava agitando le braccia mentre camminava avanti e indietro nel piccolo dormitorio che condivideva con Lily e Rose.
Rose la guardava divertita, e si scambiava occhiate con Lily, seduta a gambe incrociate sul suo letto a baldacchino, trattenendo un sorriso.
-Forse non dovresti semplicemente... lasciar perdere Adam?- suggerì Lily, seguendola con gli occhi verdi.
Dominique alzò le braccia al cielo con fare plateale -Giammai!- esclamò.
Rose scese dal suo letto ridacchiando, e uscì dal dormitorio percorrendo la scalinata che portava alla sala comune.
Di sotto c'erano diverse persone, alcuni giocavano a carte, altri sedevano sui divani davanti al camino o sul tappeto color sangue.
Intravide Hugo che chiacchierava con Lysander, e li raggiunse.
-Avete visto Alice?- chiese guardandosi ancora una volta attorno.
-Io l'ho vista uscire di nascosto con Albus, anzi, non l'ho vista- disse Lysander, ridacchiando insieme a Hugo.
-Cioè?- chiese Rose confusa.
-Hanno preso il mantello di James. Lys li ha visti andare a sbattere contro il tavolino vicino alla finestra e far cadere i libri che c'erano sopra- le spiegò Hugo indicandole il tavolo rotondo e i libri sparsi sul tappeto, come sangue sulla scena di un crimine.
-Fantastico!- esclamò Rose alzando gli occhi al cielo -Quindi loro possono saltare il coprifuoco solo perché hanno un mantello dell'invisibilità, e io no?-
-Esattamente, brava- le rispose Lysander con un sorriso che gli illuminò gli occhi nocciola.
Rose rise e gli diede uno spintone amichevole.
Era felice che Lysander avesse abbandonato l'interesse per lei che aveva mostrato il primo giorno, sul treno.
Loro due funzionavano meglio come amici e basta.
-È meglio così, sorellina- disse Hugo con un ghigno -Se tu avessi un mantello dell'invisibilità staresti giorno e notte con quel Malfoy! Già state attaccati come due sardine, è disgustoso!-
Rose spalancò la bocca dallo sconcerto, senza riuscire a impedirsi di sorridere -È per questo che non avrai mai una ragazza, Hugo Bilius Weasley!- esclamò Rose, e Lysander scoppiò a ridere mentre Hugo gli rifilava un ceffone dietro la nuca.
Rose scosse la testa ridacchiando, e si sentì battere sulla spalla.
Si voltò trovandosi davanti Julian, con addosso un pigiama oversize color pergamena.
-Tu che ci fai nella mia Sala Comune?- chiese Rose guardandolo dalla testa ai piedi.
Trovò che il colore chiaro del pigiama si sposasse bene con la sua carnagione bronzea.
Julian abbozzò un sorriso -Io e Elvira dormiamo qui, querida, così come i duellanti di Beauxbatons nella sala comune di Serpeverde. Ci hanno lasciati scegliere- spiegò facendo spallucce.
-E dov'è tua sorella, ora?- chiese Rose guardandosi attorno per cercare una chioma castano rossiccia uguale a quella di Julian.
-Oh, è sgattaiolata nelle cucine. Qualcuno le ha fatto scoprire il passaggio segreto dietro al ritratto della frutta. Quella ragazza non sa stare lontana dai dolci per più di un'ora- spiegò Julian alzando gli occhi verde foglia al cielo.
-Se la beccano in giro di notte la puniranno- osservò Rose incrociando le braccia al petto, e abbozzando un sorriso.
-Oh non succederà, scommetto che passerà tutta la notte con gli elfi a insegnare loro a preparare i churros-
Rose scoppiò a ridere immaginadosi la scena e Julian si unì a lei.
-Volevo parlarti un attimo in privato, se per te va bene- disse Julian facendosi d'un tratto serio.
Rose rise -Non esiste posto privato nella sala comune alle undici di sera- gli fece notare lei guardandosi attorno.
Julian le posò una mano sulla spalla e la condusse vicino a una libreria a muro, un po' in disparte dalle altre persone.
-Dimmi- disse Rose appoggiandosi con una spalla a uno dei scaffali, contenente la raccolta delle opere di Gilderoy Allock.
-Beh prima di tutto, dopo che sei uscita dalla cabina, Bagman ha fissato la data delle valutazioni individuali. Malfoy te l'ha detto?- chiese Julian appoggiandosi alla libreria come lei e abbassando la testa per guardarla.
Le era abbastanza vicino, per poterle parlare in modo da superare il chiasso della sala comune, e Rose poteva sentire il suo profumo tropicale e speziato.
-Oh...- mormorò Rose sgranando gli occhi -...no, non me lo ha detto. Beh non abbiamo avuto molto tempo per parlare...- mormorò Rose, e sentì la temperatura in quella stanza salire di almeno dieci gradi, appena ricordò il momento con Scorpius di poche ore prima.
Abbassò la testa, sperando che Julian non avesse notato che era arrossita -Quindi quando verremo valutati?- chiese lei schiarendosi la gola.
-Domani sera si inizierà con la scuola di Durmstrang e Mahoutokoro, poi toccherà a me e Elvira, ai duellanti di Beauxbatons e Ilvermorny... Hogwarts sarà l'ultima a essere valutata- le disse Julian.
-E come ci valuteranno?- chiese Rose corrugando le sopracciglia.
Julian parve turbato, e strinse la mascella guardando un punto nel vuoto -Non lo so... ma ci faranno entrare nell'arena separatamente, non a coppie. E dovremmo affrontare qualcosa. Bagman non ha detto cosa-
Rose non aveva idea di cosa l'avrebbe aspettata -Forse dovremo duellare contro Bagman?- chiese pensierosa.
-Forse- mormorò Julian.
-Beh di certo non ci faranno fuori ancora prima che inizi il Torneo, no?- chiese Rose con una risata nervosa.
Julian però restò serio, e Rose lo vide spostarsi a disagio appoggiando la schiena contro la libreria e abbassando la testa.
-Questa è l'altra cosa di cui volevo parlarti... devi stare attenta a Teresa Wickham, di Ilvermorny- le disse voltando la testa verso di lei.
Rose sbattè le palpebre, guardandolo sorpresa.
-Perché mi metti in guardia su di lei...? È successo qualcosa?- chiese Rose.
Julian strinse le labbra e si voltò di nuovo verso di lei appoggiandosi su una spalla e avvicinandosele.
-Lei ti vuole morta- le sussurrò con tono grave, guardandola con le sopracciglia corrugate e un'espressione tesa.
-Ti preoccupi per me, eh?- gli chiese Rose con un sorriso, scuotendo la testa.
-Querida, è una cosa seria- insisté Julian.
Rose sospirò portandosi i capelli dietro alle orecchie, e sollevò lo sguardo incontrando gli occhi verdi di Jualin.
Sembravano cupi, forse scuriti dalla preoccupazione o dalla scarsa illuminazione della sala comune.
-So che mi vuole uccidere- disse Rose guardandolo con fermezza -Al suo posto anche io lo vorrei- aggiunse sollevando un angolo della bocca in un sorriso, per nulla divertita.
Julian schiuse le labbra carnose dalla sopresa -Davvero? Cosa le puoi aver mai fatto...-
Rose sospirò -Prima o poi lo scoprirai. Ora che Teresa è a Hogwarts non esiterà e raccontarlo a tutta la scuola...- mormorò Rose, rendendosi conto che avrebbe dovuto fare i conti con le occhiate e i bisbigli alle sue spalle, gli stessi che aveva sopportato a Ilvermorny dopo che Thomas era morto.
-Querida, perché non me lo dici tu? Dovresti saperlo che i pettegolezzi... non sempre raccontano la verità- disse Julian.
Rose fece spallucce -Non siamo abbastanza amici per questo- disse lei duramente, incrociando le braccia sotto al seno. Cercò di ammorbidirsi e parlargli con più gentilezza, in fondo Julian si era preso la briga di avvertirla sul Torneo e non era giusto essere sgarbata con lui.
-Voglio dire che forse prima o poi te lo racconterò, quando saremo più... in confidenza, capisci?- chiese risollevando lo sguardo
Julian annuì -Devi stare attenta però. Sia tu che Scorpius- la avvertì Julian -Teresa ha in mente qualcosa... ha detto, parole sue, che ci sono cose peggiori della morte. Sai cosa potrebbe voler dire?-
Rose rabbrividì appena sentì quelle parole, e si sfregò le mani sulle braccia cercando di togliersi di dosso la brutta sensazione che l'attanagliava.
-Non lo so... ma immagino nulla di buono- mormorò Rose, piano.

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