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-Vedrai! Ci divertiremo!- disse Alice da dietro le spalle di Rose.
La rossa non ne era del tutto convinta, ma aveva lasciato che Alice le sistemasse i capelli e la costringesse a indossare un vestito.
In realtà lo aveva fatto semplicemente perché vedeva Alice strana, un po' spenta, e avere qualcosa da fare sembrava farla stare meglio.
Ora, notò Rose, aveva un lieve sorriso mentre arricciava i suoi capelli.
-Quale metto?- chiese Dominique piazzandosi davanti alle due ragazze, con un abito in ciascuna mano.
Rose rise -Dipende, vuoi fare colpo su qualcuno?-
- Su Adam Andrews- mormorò Alice, con gli occhi fissi nei capelli di Rose.
-Quello rosso- disse Rose indicando un tubino color sangue, e la bionda scartò il vestito nero che teneva nell'altra mano, buttandolo sul letto.
-Io non devo fare colpo su nessuno, Alice- le ricordò Rose, ma la mora sorrise senza rispondere, e finì ugualmente di accorciarle i capelli.
-Ma scusate... e se ci becca la McGranitt?- chiese Rose alzandosi finalmente dalla sedia su cui era seduta da mezz'ora, e stiracchiandosi.
-Vorrà dire che saremmo state molto sfortunate- rispose Dominique facendo spuntare la testa bionda dal bagno e facendole un occhiolino.
-Faremo attenzione- le spiegò Alice -di solito i Weasley e Potter usano a turno il mantello dell'invisibilità per tornare in sala comune, quindi non avrai nulla di cui doverti preoccupare-
-E le altre persone?-
-Le altre persone si arrangiano!- gridò Dominique dal bagno, emettendo poi una risata cristallina che fece spuntare alla rossa un sorriso.
-Dobbiamo solo stare attente all'andata, ma al ritorno siamo coperte- aggiunse Alice, posizionandosi davanti allo specchio e lisciando le pieghe del suo vestito azzurro.
I capelli corvini le scendevano in morbide onde lungo le spalle, e il trucco nero metteva in risalto i suoi grandi occhi verde menta.
-Ci troveremo spesso in questa situazione- Alice lanciò uno sguardo divertito a Rose attraverso lo specchio, e continuò -Io e te pronte, a dover aspettare Dominique che perde le mezz'ore a prepararsi-
-Guarda che ti ho sentita!- rispose Dominique dal bagno.
Rose sorrise e si sedette sul bordo del suo letto, intrecciando le mani in grembo e ossevando lo smalto color perla che Alice le aveva applicato.
-Non so tu...- disse Alice facendo uno giravolta davanti allo specchio -...ma io ho voglia di una bella sbronza-
-Anch'io!- gridò Dominique.
Rose ridacchiò -Io passo-
Ricordava l'ultima volta che si era ubriacata, e la nottata che aveva passato china su un water mentre vomitava tutta la tequila che aveva ingurgitato, con Thomas accanto a lei a reggerle i capelli.
-Domi! Lily ci aspetta di sotto, muoviti!- gridò Alice sporgendosi verso il bagno.
Proprio in quel momento uscì Dominique, camminando su un vertiginoso paio di scarpe col tacco, il corpo magro e sinuoso avvolto dal tubino rosso che lasciava ben poco all'immaginazione.
Si passò una mano tra i liscissimi capelli biondi, e alzò gli occhi neri al cielo -Muoviamoci, il tacco dodici mi ucciderà stasera-
Le tre ragazze scesero in sala comune, dove trovarono Lily ad aspettarle.
La minuta ragazza indossava un vestito nero e svolazzante, che faceva contrasto con la pelle pallida e i capelli rossi.
Era infuriata con Dominique, come Alice aveva previsto, ma rinunciò a fare una sfuriata dato che erano in ritardo.
Uscirono dalla sala comune a notte fonda, in silenzio come dei fantasmi.
Dominique e Alice si tenevano le scarpe in mano e caminavano sulle punte dei piedi per non far rumore, e Rose si divertì molto a osservarle.
Uscire di nascosto con la paura di essere scoperte da Gazza aveva un che di affascinante.
Arrivarono al settimo piano, e Rose vide Dominique fermarsi davanti a un ritratto che rappresentava un uomo bastonato dai Troll.
Domi fece avanti e indietro, passando per tre volte davanti al quadro, e accanto a esso i mattoni cominciarono a cambiare.
Linee e ghirigori s'intagliarono velocissimi nella pietra, e Rose osservò a bocca aperta una porta enorme formarsi sotto ai suoi occhi.
-Wow- sussurrò meravigliata.
Dominique fece un cenno con la testa, e Alice, Lily e Rose la raggiunsero.
Appena entrarono, richiudendo il portone alle loro spalle, l'atmosfera cambiò drasticamente.
Rose si trovò dentro a una stanza ampia e illuminata da luci stroboscopiche.
Alzò la testa verso il soffitto e vide che era una coltre di nubi nerastre da cui uscivano raggi di luce colorati che si tuffavano verso il basso.
C'era una enorme pista da ballo occupata da tante persone che si muovevano a ritmo di una musica pulsante e trance, che si diffondeva nell'aria senza risultare fastidiosa o assordante.
Alla sua sinistra vide un enorme tavolo pieno di bottiglie di tutti i colori, bicchieri e una grossa coppa in vetro contente un punch rossiccio.
Rasenti ai muri correvano innumerevoli divanetti e poltrone in pelle nera, occupati da ragazzi che ridevano e scherzavano con drink in mano.
Rose vide Scorpius, le luci colorate macchiavano i suoi capelli facendoli scintillare e la sua pelle sembrava ancora più pallida.
Come percependo il suo sguardo addosso, il biondo si voltò verso Rose facendole un sorriso.
Rose notò che Scorpius aveva una brunetta incollata addosso che gli sedeva quasi in braccio, e che rideva passandogli una mano sul petto.
La rossa storse le labbra vedendo quella scena, e rivolse a Scorpius solo un cenno del capo prima di voltarsi verso Dominique.
-Avete visto James?- chiese Alice con una risata, indicando il maggiore dei Potter.
Rose vide che stava mandando giù uno shot prendendolo con la bocca dalla pancia di una ragazza sdraiata su un tavolino.
-L'anima della festa- commentò Rose con una risata.
James si accorse delle ragazze all'ingresso, e posò il bicchiere vuoto raggiungendole con un sorriso smagliante.
-Eccovi! Alice, sei uno schianto- James guardò la mora dalla testa ai piedi, ed emise un fischio di apprezzamento.
-Dove posso trovare da bere?- chiese lei alzando gli occhi al cielo.
-Per di qua! Abbiamo organizzato una sfida di shottini vieni!- James la prese per una mano trascinandola dall'altra parte della stanza, e Alice salutò le ragazze con uno sguardo di scuse e un mezzo sorriso.
-Eccolo! C'è Adam!- esclamò Dominique indicando qualcuno, e Rose vide che si riferiva a un ragazzo alto dalla carnagione dorata, con una chioma folta di riccioli color caffè.
-Come sto?- chiese la bionda passandosi le mani sul vestito rosso sangue.
-Da infarto- rispose Lily con una risatina -Vai e stendilo!-
Dominique rise, e si portò i capelli dietro le spalle mentre camminava con disinvoltura sui tacchi facendo voltare diverse teste verso di lei.
Rose non si stupì quando il ragazzo che aveva adocchiato la guardò strabuzzando gli occhi.
-Che facciamo?- chiese Lily guardandosi attorno.
-Balliamo?- Rose indicò la pista con un cenno del capo, e Lily annuì seguendola.
Non ballava da tantissimo tempo, ma lo trovò naturale come respirare.
La musica aveva un timbro basso e vibrante che incantava, e fu estremamente facile liberare la mente e muoversi a ritmo.
Ballarono per un tempo indefinito, finché a Rose non venne troppo caldo tra i corpi ammassati e sudaticci sulla pista.
-Vado a prendere qualcosa da bere! Vuoi dell'acqua?- chiese vicino all'orecchio di Lily, per sovrastare il rumore della musica.
-No! Resto qua!- rispose la rossa con un sorriso, riprendendo a far ondeggiare le braccia sopra il capo e muovere i fianchi.
Rose uscì dalla pista tirando un sospiro di sollievo, e si diresse verso la lunga tavolata dei drink.
C'era di tutto: rum, acquaviola, ambrosia, tequila, burrobirra e whisky incendiario.
Non sapeva quale fosse il meno alcolico, e guardò dubbiosa le varie bottiglie raggruppate sul tavolo.
-Quella nelle brocche è acqua- disse una voce accanto a lei facendola sobbalzare.
Rose si voltò trovandosi di fianco un ragazzo dai caldi occhi marroni e capelli nocciola, che la guardava un sorriso.
Mark Abertnathy, il cacciatore dei Tassorosso.
-Oh... ciao Mark!- disse Rose.
-Permettimi- disse lui, la ragazza notò che aveva due bicchieri vuoti in mano e si sporgeva per prendere una caraffa trasparente.
Versò un po' d'acqua in entrambi, e ne porse uno a Rose tenendo l'altro per sé.
Lei lo annusò dubbiosa, certa che se fosse stato alcool sarebbe riuscita a riconoscerlo.
Tuttavia sentì solo un lieve profumo di nocciole, che le fece venire l'acquolina in bocca. Amava le nocciole.
-Acqua aromatizzata- le spiegò Mark prendendo un sorso dal proprio bicchiere.
-Volevo farti i complimenti per la partita!- aggiunse con un sorriso -Sei un vero talento. Ho avuto seriamente paura per la mia vita, quando hai fatto quella sterzata rischiando di venirmi addosso!- sgranò gli occhi color cioccolato e ridacchiò.
Rose gli sorrise prendendo un sorso d'acqua e scoprendo non solo che aveva il miglior odore del mondo, ma anche il sapore era magico.
Era qualcosa di indescrivibile che non aveva mai provato prima, e quando sollevò lo sguardo dal bicchiere e incontrò gli occhi caldi di Mark Abertnathy, vide tutto sotto un'altra luce.

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