-Rosa, cosa ci fai qui?-
Rose sussultò e diede le spalle al camino davanti a cui era acovacciata.
Alzò lo sguardo e vide Elvira in piedi accanto a lei, con le mani sui fianchi.
-Signorina Elvira! Vuole dei Churros? Questi sono appena sfornati!- esclamò un piccolo elfo correndo con una taglia verso di lei.
Rose avrebbe voluto fargli notare che a lei non era stato offerto alcun churro quando era entrata nella cucine, ma si limitò a sorridere divertita mentre guardava gli elfi che circondavano Elvira.
La brasiliana dovette rifiutare almeno quattro volte, prima di scrollarseli di dosso; dopodiché sedette a terra vicino a Rose, ed entrambe guardarono il camino.
-Ero passata a salutare gli elfi, non starò molto. Mi vedo con Dominique prima di partire- disse la brasiliana.
Spostò gli occhi color mogano su Rose -Ti stai nascondendo qui-
Non era una domanda, e Rose si trovò a sospirare e annuire.
-Mio fratello ti sta cercando per tutto il castello, si è fatto persino il giro di tutti i bagni delle ragazze... una strana tipa fantasma non gli si scolla di dosso...-
-Non dirgli che sono qui- disse subito Rose, voltandosi verso di lei.
Elvira strinse le labbra e la guardò dubbiosa -Non vuoi salutarlo prima che parta?-
Rose abbassò lo sguardo sul camino -Sì che voglio... ma... ma non posso-
Vide Elvira guardarla inarcando un sopracciglio, e Rose continuò -Mi farebbe troppo male. Non posso... non posso guardarlo e dirgli addio-
Passò qualche secondo di silenzio, durante i quali si sentirono solo gli elfi lavorare e sbattere pentole e padelle sui fornelli.
-Julian pensa che non te ne importi molto di lui, e anche io stavo iniziando a pensarlo ma... dios mio, tu lo ami. Vero?-
Rose si azzardò a spostare lo sguardo su Elvira, e la trovò a guardarla incredula.
-Sì, è vero- confermò piano.
-Ma lui non lo sa-
-E non deve saperlo... Elvira non devi dirglielo, perché soffrirebbe ancora di più se sapesse che lo amo, ma che ho scelto di nuovo Scorpius. Preferisco che pensi che sono una stronza schizzata-
Elvira ridacchiò -Okay, non glielo dirò ma... secondo me devi dirglielo tu. Perché non potrai portarti dentro questo peso per sempre... lo capisci, Rose?-
La rossa annuì, sentendo le lacrime bruciarle gli occhi; sbattè in fretta le palpebre per scacciarle.
-E come posso dirgli che lo amo, e dirgli anche addio? Non ho la forza per fare nessuna delle due cose, non riesco nemmeno a guardarlo ancora senza... Merlino! Non so come fare!- Rose si portò le mani tra i capelli, stringendo le radici con forza, e chiuse gli occhi.
-Scrivigli tutto in una lettera- propose Elvira.
Rose sussultò e abbassò le braccia, voltandosi verso di lei e guardandola sorpresa.
-Una lettera- ripeté Rose in un soffio, con gli occhi sgranati.
-Esatto. E gliela fai avere mentre è già sul treno, il tuo gufo riesce ad andare abbastanza veloce?- chiese Elvira, alzandosi poi da terra e dandosi delle manate sui jeans per togliere la polvere.
Rose si alzò a sua volta -Sì, Huginn ce la fa... stai già andando via?- chiese Rose aggrottando le sopracciglia dal dispiacere.
Elvira le fece un piccolo sorriso, e si portò i capelli castano rossicci dietro alle orecchie - Credo proprio che dobbiamo dirci addio ora-
Rose si sentì stringere la gola, e sbattè in fretta le palpebre cercando di tirar fuori un sorriso.
-Mi mancherai tanto- disse Rose con la voce roca dal pianto.
Elvira le si avvicinò e la prese per le spalle, stringendola poi in un forte abbraccio -Mi mancherai tanto anche tu... ma ci rivedremo! Tra due o tre anni io e Julian ci trasferiremo qui per iniziare la formazione da Auror al vostro Ministero!- le assicurò Elvira, stringendola forte.
Rose annuì, e si staccarono sorridendo ma entrambe con le lacrime agli occhi.
-Ciao, Rosa- disse Elvira, dopodiché le diede le spalle e si diresse verso il cunicolo che portava all'uscita delle cucine.

-E quella valigia? Parti anche tu con me?- chiese Elvira inarcando un sopracciglio, vedendo Dominique posare ai suoi piedi una valigia rosa confetto.
La stazione di Hogsmeade era deserta, fatta eccezione per gli studenti di Ilvermorny, Beauxbatons e Castelobruxo. Cerano anche i Weasley al completo, tranne Rose, e i Potter.
-Magari- rispose Dominique, abbozzando un sorriso. La bionda abbassò gli occhi neri sulla valigia, e incrociò le braccia davanti a sé.
-Hey! Hai visto Rose? Sei sua cugina del resto...- chiese Julian mettendosi tra Elvira e Dominique.
-No, non l'ha vista!- intervenne Elvira lanciandogli un'occhiataccia, dopodiché scosse le mani come per scacciare una mosca -Ti spiace lasciarci un po' di privacy? Grazie!-
Julian alzò gli occhi verdi al cielo, e si allontanò dalle due girando per il binario e guardandosi attorno.
-È per te- disse Dominique indicando con un cenno del capo la valigia.
Elvira sollevò le sopracciglia -Oh! È una valigia molto bella, grazie!-
Dominique scoppiò a ridere e scosse la testa, facendo danzare la coda di cavallo bionda sulle spalle.
-Aprila, scema-
Elvira la guardò dubbiosa, ma si piegò sulle ginocchia e fece correre la cerniera sui bordi per aprirla.
Sollevò il coperchio e restò senza fiato.
La valigia conteneva tantissime scatole giallo-nere, uno accanto all'altra, il cui contenuto emetteva un leggero ronzio.
Api Frizzole.
Elvira sgranò gli occhi, sentendo già lo stomaco brontolare dalla fame, e sollevò la testa di scatto verso Dominique -Sono... sono tutte per me?-
La bionda annuì -So che in Brasile le Api Frizzole non ci sono, così ne avrai una bella scorta... però forse conoscendoti ti durerà al massimo una settimana!-
Elvira sentì stringersi il petto dalla felicità e si alzò di scatto in piedi buttando le braccia al collo di Dominique.
-È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto- disse lei, sentendo sulla punta della lingua il profumo vanigliato di Dominique.
La bionda ricambiò l'abbraccio, stringendola forte -Volevo che avessi qualcosa che ti ricordasse me... quando tornerai in Brasile. Vorrei... che non mi dimenticassi- sussurrò Dominique, al suo orecchio.
Elvira si tirò indietro guardandola, dopodiché infilò una mano nella tasca del cappotto scuro -Non è una cosa nuova... però ci sono affezionata. Me lo regalò una simpaticissima signora Hippie di passaggio all'orfanotrofio, la pietra è un diaspro...- la brasiliana porse a Dominique un piccolo cerchio di metallo, sulla cui cima brillava un piccola pietra rosso scuro.
La bionda sgranò gli occhi, e prese tra le dita l'anello accarezzando con il pollice la piccola pietra.
-È... è dello stesso colore dei tuoi capelli- disse Dominique, guardando le sfumature castano rossicce della pietra.
-Forse... forse ti aiuterà a non dimenticarmi- disse Elvira abbozzando un sorriso.
Vide Dominique infilare l'anello a un dito, dopodiché sollevare gli occhi neri su di lei -Io non potrei mai dimenticarti-
Alllungò la mano con l'anello, e le portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Elvira le prese la mano, e la tenne stretta tra le sue; restarono a guardarsi negli occhi, finché il fischio acuto del treno non ricordò alla brasiliana il momento di partire.

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