3 capitolo

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Per giorni ho continuato a sentire Antoine, ogni tanto ci siamo visti per un caffè. Ho scoperto che era molto dolce e carino, simpatico e soprattutto romantico. Mi chiese di uscire ma ero combattuta. Nat diceva che avrei dovuto provarci, letteralmente!! Ma qualcosa nella mia testa mi diceva di non fidarmi.
Alla fine accettai a stento di uscire comunque con lui. Forse mi aveva convinta quando mi ha detto che mi avrebbe portato al Bowling. Non sono mai andata al Bowling, lo so ho quasi 19 anni e non sono mai andata al Bowling. Era ridicolo!!

La sera che uscii con lui pioveva a dirotto e fu gentilissimo a venirmi a prendere e ad aprirmi e chiudere la portiera della macchina. Era proprio un gentleman ed era bravissimo a giocare a Bowling.
<<Sono una frana!>>
<<beh imparerai ti faccio vedere come si fa>> notando la mia goffaggine cinse i miei fianchi e io sobbalzai e ci guardammo con imbarazzo. Mi spiegó come posizionare la boccia rispetto al corpo e come e quanto forte devo tirarla.
<<Grazie, sei davvero bravo come hai imparato?>>
<<mio nonno aveva una piccola sala e tu che mi racconti di te?>>.
<<Io ho una vita normale, dei genitori normali e vivo in una città noiosa! Sono all'ultimo anno di scuola>>.
<<ah bene andrai al college?>>
<<credo di si>> le mie convinzioni a volte vacillavano.
<<Senti ti va di uscire di qui e fare una passeggiata?>>
<<si va bene>> mi prese per mano e mi portó fuori e mentre camminavamo mi prese l'altra mano si fermò a guardami
<<Che c'è, perché mi guardi così?>> dissi sorridendo
<<è che sei..>> mi si avvicinó lentamente e mi bació dolcemente ma all'improvviso qualcosa lo allontanò da me, lo vidi scaraventare per terra. E qualcuno o qualcosa lo buttó da una parte all'altra della strada. Era molto veloce per vedere cosa fosse.
Gridava parole, a volte, incomprensibili e con una voce quasi metallica come fosse camuffata. Ma non c'era verso di riuscire a guardarlo in faccia.
<<ti avevo detto di stargli lontano!>> gridò lo sconosciuto. Poi sparì.
<<Antoineeee!!!>> gridai.
Si alzó tutto insanguinato e io cercai di aiutarlo <<ti aiuto io aggrappati a me andiamo in ospedale>>
<<no in ospedale no! Sta tranquilla guarirò adesso scusami ma devo andare, torna a casa in taxi>>
<<ma no aspetta sei tutto insanguinato dove credi di andare così>>
Mi scostó con prepotenza con la mano e mi lasciò lì da sola.
Ma cosa era successo?? Chi o cos' era quella cosa? E perché doveva starmi lontano? Non riuscì a dormire quella notte e non facevo altro che girarmi e rigirarmi nel letto.

Passarono i giorni e Antoine non rispondeva più alle mie chiamate e ai miei messaggi. Oltre al suo numero non avevo altro di lui non sapevo dove abitasse, non sapevo neanche il suo cognome. Non sapevo nulla!

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora