71 Capitolo - Lui

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Quella sera ci addormentammo tutti e tre nel lettone come fossimo una famiglia. La famiglia che avrei voluto avere se solo fossi un'altra persona. La famiglia che avrei voluto con lei, con Elizabeth.

All'alba venne a spiarci Jasmine, feci finta di dormire. Lei sorrideva.
Quando se ne andò alzai lo sguardo verso il bambino che dormiva ancora beato, si sentiva al sicuro questa volta. Sia Eli che io avevamo le mani sul ventre del bambino. Eravamo così vicini e nemmeno ce n'eravamo accorti. Lei era girata su un fianco con la testa rivolta al bambino. Spostai i suoi capelli davanti agli occhi. Aveva un aspetto decisamente rilassato. Era bellissima quando dormiva. Piano piano aprii gli occhi e mi sorrise.
<<Scusa non..non volevo svegliarti>> fece spallucce poi guardò il bambino
<<Quanto è carino. Mi dispiace per lui, vorrei tenerlo ancora un po' con..ma capisco non sia possibile>>
<<Già..non qui Elizabeth, se vuoi potremmo rimanere a Montreal qualche giorno>>
<<Vediamo come si sentirà lui li>>
<<Ok. Vado a preparare la colazione, partiremo questa mattina>> mi guardò per qualche secondo e mi sorrise
<<Grazie>> dissi
<<Per cosa?>>
<<Per essere qui nonostante tutto>> dissi accarezzandole la mano che era ancora sul ventre del bambino. Lei abbassò lo sguardo sulla mia mano ma rimase impietrita. Tolsi la mano e mi alzai poi parlò
<<Niente. Se non fossi rimasta non credo avrei dormito così bene>>

Andai a cucinare la colazione. Feci dei pancake, una spremuta d'arancia e del latte. Saremmo partiti per Montreal entro 3 ore avevamo un volo con il jet privato delle 8 da Ràpid City.

Durante il viaggio Eli ed io non parlammo tantissimo, ci limitammo ogni tanto a far incontrare i nostri occhi e a sorriderci a vicenda anche se molto spesso abbiamo guardato altrove. Sembravamo a volte degli innamorati, a volte solo degli amici e altre volte dei perfetti sconosciuti.

<<Dove stiamo andando ci sono altri bambini?>>
<<Diciamo di sì..>> in realtà non c'erano molti bambini.
C'erano pochi stregoni maschi e qualche strega che ha ereditato la magia e si è manifestata sin da subito.
Invece con Elizabeth è stato diverso. Non si è manifestata da piccola perché le è stato inibito il suo sviluppo. Per gli stregoni maschi invece è diverso. Sono i più potenti al mondo di chiunque essere supernaturale, sono rari, non tutti ricevono la capacità dai propri genitori, quasi come i licantropi. Questione di geni.
Mi sono sempre chiesto il perché Elizabeth era la prescelta se sua nonna era una strega e suo nonno un umano, stessa sorte i genitori. Avrebbe preso il gene solo se il padre fosse uno stregone
<<E voi come vi conoscete?>> Chiese il bambino. Non sapevamo cosa rispondere così presi l'iniziativa raccontando una quasi storia vera
<<All'università.. Chris mi ha aiutata a trovare l'aula>>
<<Già e poi ti ho salvato la vita>>
<<E io ti ho battuto!>> Dissi ridendo e guardando Caleb
<<Perché battuto?>> Disse poi il bambino
<<Si è abbracciato con un albero>> dissi ridendo
<<Ah ah che carina..>> disse Chris ridendo <<sei proprio dolce>>>
Il bambino ci guardava divertito.

Arrivati alla congrega ci fecero entrare ed aspettare all'ingresso. Ci venne incontro Nat, appena saputo che eravamo lì.
<<Non ci posso credere! Cosa ci fate qui? Che sorpresa!>>
<<Nat, sorella mia quanto mi sei mancata>> Elizabeth la abbracciò
<<Nat>> esclamai io <<dobbiamo parlare con Dorothy è qui?>>
<<Sì certo l'abbiamo chiamata. E questo bambino? Chi è?>>
<<È..Caleb. Lui fa parte..come dire..della mia specie. Lo abbiamo portato qui per fargli conoscere l'ambiente>> disse Eli sorridendo
<<Ciao Caleb piacere di conoscerti io sono Nat avremmo modo di conoscerci meglio>> esclamò Nat e lui le sorrise.
La nonna di Elizabeth arrivò e mentre Nat si occupava del piccolo le spiegammo la situazione. Dorothy decise che era giusto tenerlo lì. Sarebbe cresciuto con loro, avrebbe imparato a controllare i suoi poteri e noi saremmo stati i suoi padrini. Non l'avremmo mai lasciato solo glielo avevamo promesso.
In fondo io ed Eli nonostante tutto eravamo cmq connessi, eravamo legati. E questo bambino credevo ci avrebbe legato ancora di più.
D'un tratto Elizabeth si rabbuiò.
<<Scusatemi..ho bisogno di parlarti>> disse Eli riferendosi a sua nonna <<da sole..>>
<<Ok va bene andiamo nel mio studio>>
Se ne andarono suscitando in me molta curiosità.

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora