Era arrivato il 4 luglio. Era festa nazionale ma era anche il compleanno di Jasmine e Chris. Ci sarebbe stata la festa a casa Smith quella stasera e io ero invitata.
Tutti lo eravamo, persino mio padre.
A Jasmine regalammo un mazzo di fiori con delle candele, lei le adorava. E Chris invece, è stato difficilissimo trovare un regalo per lui. Aveva molte passioni ma quello che più amava era il lacrosse e il baseball. Gli regalammo un buono per la partita dei Mets. Regalo non da poco direi.Mio padre adorava Jasmine e non sarebbe mai potuto mancare. Avrebbero compiuto 28 anni umani ma erano 16 da vampiro. Chissà com' era vivere in eterno, rivivere ogni volta lo stesso anno.
Mi misi il vestito più elegante che avevo, era rosso, lungo con un piccolo strascico e aperto ai fianchi delle costole e un decolté nero.<<Ammazza, Elizabeth, sei uno schianto>> disse mio padre mentre scendevo dalle scale
<<Grazie papà ma tu sei di parte>>
<<No davvero sei..sei bellissima>> disse e io gli sorrisi
<<Non sono pronta. Non ce la faccio. Credo che mi andrò a cambiare. anzi no non vengo>> dissi risalendo le scale
<<Come non vieni!? Ma sta zitta stai benissimo. E poi Jasmine ci ammazzerebbe>>
<<Già. Le ho promesso che sarei andata ma..sono in ansia>>
<<Dai è solo un compleanno e poi oggi farai innamorare più di qualcuno>>
<<Sì, ma è anche di Chris che a mala pena mi parla>> dissi guardandolo male
<<Beh vedrai che questa sera ti saluterà, parlerete e troverete una soluzione>> annui.
Mi prese per mano e mi accompagnó alla sua macchina. Una vecchia BMW del '98. Adoravamo le auto d'epoca. A parte la mia Jeep che era un rottame invece. Era più al meccanico che a casa. Ormai era piena di nastro isolante.Arrivammo a casa degli Smith ed Eric, Jasmine e i suoi genitori ci accolsero a braccia aperte. Chris non c'era, immaginavo fosse nella sua stanza. Mi girai intorno per un po'.
<<Chi cerchi? Mio fratello?>> Disse Eric
<<Ehm no..stavo cercando qualcosa dal buffet. Ma semmai volessi dirmi dov'è non te lo negherò>> dissi ridendo e guardandolo
<<Non so se verrà, Eli>>
<<Come no è la sua festa>>
<<Sì ma non gli è mai piaciuto festeggiare. Non da quando i suoi..>>
<<Ok ho capito.. è nella sua stanza? Se solo..>>
Se solo potessi andare nella sua stanza e portarlo giù
<<Si credo di sì. Era indeciso se scendere..>>
Annuii triste..
<<Va bene vado a fumarmi una sigaretta>> dissi
<<Ok ma se volessi, così per caso, sai dov'è la sua stanza>> disse a denti stretti e con un sorriso malizioso poi mi tese il suo braccio e disse
<<andiamo vengo con te>>.Non avrei negato che ero davvero tentata a sfondare la porta della sua stanza.
Fuori c'erano Jasmine con la sua "tromba amica", finalmente venuta a conoscerci, Ruth e poi c'erano Andrew, Jackson e altri amici che fumavano e bevevano. C'è chi era già fuori di testa.Dopo la sigaretta entrai per un drink e mentre aspettavo al banco qualcuno mi si avvicinò e solo al sentire la sua voce sobbalzai.
<<Un gin tònic per favore>> mi girai verso di lui e lo guardai con ambigua sorpresa
<<Ciao, non pensavo fossi venuta>> era Chris che si era seduto al mio fianco.
Incominciò quasi a girarmi la testa. Sembrava come se il tempo si fosse fermato
<<Nemmeno tu che scendessi forse se avessi saputo che ero qui non saresti sceso immagino>> dissi senza nemmeno guardarlo
<<Ho cambiato idea>> disse serio guardandomi dallo specchio di fronte a noi poi si girò guardandomi <<in realtà, sono sceso proprio perché sapevo saresti venuta>>
<<Sì certo>> dissi io
<<Come stai?>>
<<Bene tu?>>
<<Bene, senti Eli..ti va se parliamo? Da soli>>
<<Chris, sto bene sta tranquillo, sono ancora viva come vedi. Avevi ragione è meglio stare alla larga. Io devo starti alla larga>> mi alzai e feci per andarmene ma lui mi bloccò delicatamente per un braccio
<<No aspetta ti prego. Dammi il modo di spiegarti, l'ultima volta>> guardai la sua mano che teneva il mio braccio
<<Scusami>> la tolse immediatamente
<<Chris, non devi spiegarmi niente. Non ce l'ho con te. Lo giuro>>
<<Allora perché mi respingi? Ti ho fatto del male lo so, non hai più fiducia in me>>
<<Chris tu non mi hai fatto niente ma avevi ragione. Mi sono arresa. Avevi ragione su tutto, io e te non possiamo essere..amici. non possiamo essere niente>>
<<Ma io non voglio essere..>> si bloccò per un momento <<Voglio dire..>>
<<No Chris basta! Questa volta mi sono arresa, mi dispiace!>> Lo interruppi con prepotenza.
Dovevo essere così rude altrimenti avrei abboccato. L'unica soluzione era trattarlo male per riuscire a stargli lontana.
<<Non mi importa più nulla. Devi lasciarmi stare. Io e te non dobbiamo più vederci, più sentirci, devi starmi lontano. Dimenticami>> cercai di andarmene ma mi bloccò il cammino
<<Non puoi chiedermi questo! Non puoi farlo. Non ti sei mai arresa in vita tua e vuoi farlo ora?>>
<<Si che posso..devo arrendermi!>>
<<Non.. puoi..>> disse quasi balbettando <<come farai tu?>>
<<Ma a fare cosa? Me la cavo anche da sola>>
<<Su questo non ho dubbi..intendevo come farai a guardarmi ogni giorno negli occhi? Come farai a passarmi davanti senza provare nulla? Siamo amici e non riesco a stare lontano dai miei amici. No dimmelo perché io non riesco>> mi bloccai per qualche secondo senza dire e fare nulla
<<Dimmelo, guardandomi negli occhi>> ripetee lui abbassando il suo sguardo e alzando il mio viso verso di lui
<<Semplice non ti guarderò, non mi avvicinerò mai più a te>> dissi e me ne andai correndo lasciandolo li da solo che mi guardava andar via.Ero disperata. Me ne andai piangendo in bagno e Jasmine mi rincorse fino a quando non chiusi la porta sbattendogliela in faccia
<<Elizabeth che è successo? Ho visto che sei andata via piangendo. Che è successo con Chris? Perché lo hai trattato così?>>
<<Jasmine va via! Di a mio padre che ce ne stiamo andando>>
<<Elizabeth ti prego, esci parliamone>>
<<No Jasmine, ti prego anche tu stammi lontana>>
<<Ma che ho fatto adesso?>>
<<Tranquilla tu non mi hai fatto nulla. Ma è meglio così>>
<<No adesso esci o sfondo la porta>>. Uscii e andai a sciacquarmi subito la faccia
<<Non ce la faccio più, Jasmine. Non voglio più questa vita, non voglio più vivere così>>
<<Ma che cazzo stai dicendo? Sei pazza?>>
<<Tranquilla, non è quello che stai pensando. Ma ne ho abbastanza credimi. Ne ho abbastanza di far soffrire tutti quanti e perdere le persone che amo>>
<<Non è facile ma fidati che ci si abitua prima o poi. Anche noi vampiri soffriamo. Anche più intensamente di voi umani e ce la facciamo, sopravviviamo>>
<<Ma voi avete l'eternità per abituarvici. Per noi umani non è così. Appena passa un problema ne incomincia un altro e si ricomincia tutto da capo>>
<<Si ci abituiamo ma per noi eterni immortali non passerà mai il dolore. Come non passerà mai l'amore>> disse abbassando la testa verso di me
<<Perché lo stai allontanando? Adesso è tutto finito. Lui chiedeva il tuo perdono, voleva parlarti>>
<<Lo so, l'ho fermato per questo. Io non voglio più farlo soffrire e nemmeno lui vuole che io lo faccia. Credo che possa bastare quanto abbiamo sofferto tutti quanti>>
<<E secondo te, ci riuscirete a stare lontano l'una dall'altra, quando vi incontrerete?>>
<<Non lo so ma se così non fosse, me ne andrò>>
<<Dai Eli, adesso non prendere decisioni affrettate. Aspetta, pensaci, rifletti e poi si vedrà>> annuii
<<Va bene senti va a dire a mio padre che andiamo via ti prego, adesso vengo>> Lei annuii e se ne andò ma dopo un po' bussarono alla porta del bagno.
<<Elizabeth!>> Era Chris, non risposi <<Elizabeth, so che sei lì ti prego apri>>
<<Chris va via!>>
<<Senti ok, non ti darò più fastidio sparirò dalla tua vita, non mi vedrai mai più ma ho bisogno di parlarti. È una cosa importante. Non si tratta di noi ma devo dirtelo io prima che lo scopra e prima che io..che io sparisca dalla tua vita>> quelle sue parole mi rimbombavano nella testa - "non mi rivedrai mai più" - avrei voluto abbracciarlo e dirgli quanto lo amavo, che non avrebbe dovuto lasciarmi ma non potevo.
Uscii dal bagno agguerrita come non mai
<<Bene..scusa io..>> disse balbettando
<<Dimmi cosa vuoi Chris>>
<<Devi venire con me, devo portarti in un posto, vieni!>> Mi prese la mano cercando di spostarmi da lì dove ero inchiodata
<<No dove vuoi portarmi? Se è una delle tue solite smancerie non verrò>>
<<Non è una mia solita smanceria, come la chiami tu. Ho detto che non si tratta di noi. Vieni per favore, dobbiamo vedere una persona>> lo seguii e nel frattempo cercavo di capire chi fosse questa persona
<<Chi sarebbe questa persona? E poi a quest'ora, è buio pesto>>
<<Non posso dirtelo, lo vedrai con i tuoi occhi. Non può farsi vedere in giro>>
<<Ok, quindi non è qui? E dov'è?>>
<<È qui vicino, nel..nel bosco>>
Durante il tragitto a piedi non spiaccicammo parola, lui tentava di guardarmi con la coda dell'occhio. Era palese ma io lo ignoravo.
Arrivammo vicino alla casetta sull'albero, li dove Natasha morì. Lì dove più avevo sofferto
<<Perché mi hai portata qui?>>
<<Perché è qui che dobbiamo incontrare quella persona>>
<<Senti Chris, che sta succedendo? Mi stai spaventando. Perché mi hai portata proprio qui? Sai cosa è successo qui. È strano incontrarci qui>>
<<Mi dispiace ma..>>
<<Perché gliel'ho chiesto io>> una voce familiare ci interruppe.Era fin troppo familiare. Mi girai velocemente spaventata. Non avrei saputo spiegare come fosse possibile ma.. una ragazza con i capelli lunghi e castani era di fronte a me. Colei che credevo morta, era ancora viva. Natasha era viva!
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Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]
Viễn tưởngElizabeth Montgomery, quasi 19enne, estroversa ed intelligente, a volte sexy, frequenta, inizialmente, la scuola superiore a Deadwood. Poi si trasferisce all'università di Ràpid City. Figlia di genitori colti e benestanti lega subito con le persone...