56 capitolo

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Ad un tratto squillò il telefono di Eric che mi svegliò di soprassalto. Immaginavo fossero stati già tutti avvertiti. Avrei voluto essere vicino a Jasmine in quel momento e vicino ai suoi genitori.

<<Ma che cosa stai dicendo? Ne sei sicura?>>
<<Chi è? Che è successo?>> dissi io
<<Shh..>> disse Nick
<<No, non hai capito, Jasmine. Tu non eri li. L'ho visto>>
<<Ok, va bene. Ti prego ti prego fammi sapere. Qualsiasi cosa può essere utile>> disse dopo qualche secondo di silenzio.
Chiuse la chiamata.
<<Allora? Che è successo?>> lo intimai a parlare ma lui girava in tondo alla stanza senza una meta e senza dire nulla con le mani tra i capelli
<<È vero quello che ho sentito Ric?>> disse Nick
<<Che cosa!?>> dissi io ansiosa.
<<Cos'altro è successo? Qualcosa a mio padre o a Jasmine?>> ripetei insistentemente.
Quasi tremavo all'attesa della risposta che mi stava per dare quando Eric prese il mio viso tra le mani e disse sorridendo
<<Eli, l'auto..l'auto dov'era Chris era vuota. Voglio dire che non c'era nessun corpo, non a lato guida, non vicino all'auto. Hanno trovato un corpo nel cofano, di una donna quindi Chris non può essere morto>> mi disse con grande entusiasmo abbracciandomi
<<Che cosa? Che cosa vuoi dire con vuota?>>
<<Voglio dire che probabilmente è riuscito a scappare, Eli. Chris probabilmente è ancora vivo. >>
<<Eric, io l'ho visto, ci stavamo guardando mentre l'auto è scoppiata>>
<<Probabilmente è riuscito a scappare. Nel cofano c'era un corpo di una donna dicono. Probabilmente era di Gwen>>
<<Oh mio Dio! Gwen>> dissi inizialmente imperterrita
<<Oh mio dio!>> stavo gridando mettendomi le mani in viso
<<Non ci posso credere. Ce l'ha fatta!>>
Ero al settimo cielo. Mi sentivo come su un filo di rasoio, tentando di mantenermi in piedi e con la testa sulle spalle. Non volevo illudermi e cadere giù nell'abisso dove forse ci avevo già messo piede.
Avevo immaginato Chris nella mia vita in un futuro ma non c'ero riuscita ma adesso, forse, la mia mente avrebbe potuto riformulare l'ipotesi di un errore, l'ipotesi che probabilmente Chris era vivo e che presto lo avrei rivisto.
Dopo aver visto l'auto di Chris andare a fuoco, ero distrutta, tutto ciò che mi circondava non valeva più, volevo solo dimenticare tutto ma Chris era vivo. Ma come aveva fatto? E dove è stato tutto questo tempo? E perché non ci ha avvisato?

Sentii mio padre. Dopo l'accaduto mi chiamó e lui non riusciva a credere che lui non ci fosse più. Provai a richiamarlo. Avevamo ridotto le chiamate al minimo per sicurezza di entrambi
<<Papà come va?>>
<<Tutto bene piccola tu? Hai saputo vero? Ne ero sicuro. È tutto ok>>
<<Si adesso si papà va meglio anche se non sono del tutto tranquilla>> cercammo di comprenderci in codice per evitare, nel caso in cui intercettassero le chiamate, di far capire di chi o cosa stessimo parlando.

Quella sera era meno fredda del solito. Così mi misi a leggere in veranda fino a che non mi ci addormentai. Nick mi svegliò
<<Eli, va a coricarti su>>
<<Non riesco. Vorrei rimanere qui>>
<<No, vai a dormire>> disse con tono dolce e pacato
<<Nick, dici che è ancora vivo?>>
<<Certo, ne sono sicuro>>
<<Ok, nell'auto non c'era ma se qualcuno..se Marcus l'avesse trovato?>>
<<Non credi l'avremmo saputo? Non vorrei mettere il dito nella piaga ma è te che cercano non lui. Purtroppo cercano te e avrebbero chiesto il riscatto>> annuii rassegnata
<<Per te non è solo un amico vero?>> chiese
<<In che senso?>>
<<Nel senso che lo ami, Eli. Sei preoccupata e lo capisco. Se hai bisogno di parlare sono qui>>
<<Vedi, la nostra amicizia, il legame che io e Chris abbiamo è molto forte. È come una calamita che ci attrae ma una volta che ci avviciniamo c'è sempre qualcosa o qualcuno che interferisce, che ci separa. Non riesco a comprendere cosa sia. So solo che all'inizio era vera, adesso non dico che non lo sia ma dopo tutto quello che abbiamo subito. Il fatto che sono come una "missione" andata a male.. ecco non lo so più>>
<<Ehi>> disse poggiando la sua mano sulla mia <<io conosco Chris, lui non è uno sprovveduto, non è uno che non da importanza alle cose. Lui ci mette il cuore nelle cose. E fidati, tu non sei una missione per lui. Non lo sei mai stata. Forse all'inizio è partita come una missione ma quando ti ha conosciuto, ti ha voluta conoscere per la persona che sei non per ciò che era venuto a fare. L'avrebbe potuto proteggerti senza conoscerti. È proprio quello che l'ha fregato. E forse lo capisco. L'avrei fatto anche io. Di fatti..>> disse mettendosi a ridere
<<Mi ha minacciato prima di venire qui>>
<<Cosa?>> dissi perplessa
<<perché?>>
<<Perché sei off limits, vuole che nessuno ti tocchi. Hai mai sentito parlare del filo rosso del destino?>> Annuii con la testa
<<Ecco, io adesso vi immagino così. Con un invisibile filo rosso legato al dito che a piano a piano si accorcia. Vi allontanerete, vi avvicinerete ma quel filo rimarrà sempre lì e prima o poi quel filo ha bisogno di riaggomitolarsi. Succede sempre così quando è vero amore, credimi lo so>> disse con voce strozzata quasi a parkare di qualcosa che aveva subito sulla sua stessa pelle
<<Eh bello il destino>> dissi ironicamente e poi aggiunsi
<<sei un poeta per caso?>>
<<No, l'ho letto su Wikipedia>> disse ridendo
<<Grazie Nick, è fortunato Chris ad averti>>
<<Vaglielo a dire quando torna!>>
Passammo la serata così, a parlare di Chris fino a quando decisi di andare davvero a dormire. Mi appisolai pensando a quel filo rosso del destino.

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora