25 capitolo - Lui

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Erano giorni ormai che girovagavo senza una meta per Montreal. C'era anche lei qui perciò mi nascondevo, non mi facevo vedere per strada. Passavo più per i boschi, per le strade secondarie. Ma a volte la seguivo. Dovevo essere sicuro che stava bene e che nessuno le avrebbe fatto del male. Questa città poteva essere pericolosa per lei.
Dovevo evitare ma non riuscivo a starle lontano e adesso era l'unico modo per vederla.

<<Sacerdotessa!!>>
<<Salve, Christopher>> mi rispose
<<pare che quello che speravi si sia avverato, la ragazza sta bene e diventerà quello che io ho prospettato per lei. Ha acconsentito e la rimanderò presto da dove è venuta>>
<<io credo che abbia già subito abbastanza non crede? Non possiamo mettere in pericolo anche lei>>
<<già ma è anche il suo volere. Andrà tutto bene. Farei di tutto per mia nipote>>
<<Come fa a dire che va tutto bene se nemmeno sua nipote sa che sta succedendo? Se dovessero attaccarla lei non sa ancora come difendersi, non sa cosa è. Se non riesce a comprendere il suo stesso potere come farà>>
<<dovrò prepararla e ho bisogno del mio "esercito" per questo. Prima o poi il mio potere svanirà e credo che non manchi molto. Chi lo erediterà dovrà essere pronta a tutto ciò che le aspetta. E insieme al suo, sarà un potere enorme da sostenere. Soprattutto sarà ancora più difficile per noi salvarla>>.
Esercito?? Ma di che stiamo parlando? Ci tratta come fenomeni da baraccone!!
<<ma non si può evitare? Si farà solo del male>>
<<Non si può. A te non importa devi solo proteggerla ed evitare che si faccia male. Il resto non ti importa. Adesso puoi tornare a Deadwood, la ragazza tornerà a casa dai suoi genitori appena lo riterrò opportuno>>.
Disse la nonna di Eli.
Già non dovrebbe importarmi. Aveva ragione, avrei dovuto solo fare il mio lavoro, controllarla, riferire, salvarla.
Ma come poteva sapere la Sig.ra Dorothy che mi ero innamorato proprio di sua nipote? Come avrei trovato il coraggio per dirglielo? Anzi, non dovrei proprio dirglielo. Scatenerebbe l'inferno contro di me o forse mi ci manderebbe.
È una regola della congrega: è severamente vietato innamorarsi tra i membri è come un accordo e se lo infrangi ne pagherai le conseguenze. Anche se non ho mai capito in cosa sarei andato incontro.
Non riuscivo ad evitarlo. A dimenticare. Forse dovevo solo rifiutare. Dimettermi dal mio incarico così sarei libero da ogni vincolo. Potrei chiarire con Elisabeth, raccontarle la verità e vivere serenamente il nostro amore ma no!!! Dimentico che sono un vampiro e lei una strega, una strega dunque una mortale e io sono un mostro!

Tornando a casa passai dalla sua vecchia casa. Lei era lì come sempre, sul balcone, bella più che mai. Parlava al telefono ed era felice. Ero contento di vederla così ma mi mancava. La sentii parlare:

<<ah sì è così? Bene allora quando torni non ti parlerò più>>
<<sto scherzando scemo! Anche tu mi manchi>>
<<a me mancano i tuoi baci>>

Era Jake!! Si sono baciati, loro stavano insieme. Sentendo quelle parole il mio pseudo cuore sobbalzò, sentivo una rabbia dentro che mi devastava, i miei occhi divennero fuoco e le mie zanne da vampiro stavano per venir fuori quando riuscii a controllarmi ascoltando la sua risata. Aveva baciato Jake. Non potevo credere alle mie orecchie. La stavo perdendo o forse l'avevo già persa senza mai averla avuta. Ma come potevo pretendere che lei mi aspettasse? Che aspettasse di chiarire tutto. Aveva voltato pagina. Mi aveva dimenticato. Semplice!! Ma io non sarei riuscito a dirle addio, nemmeno da lontano! Lei avrebbe sempre fatto parte della mia vitae non lascerei che nulla le accada e se per vederla felice la dovrò vedere con Jake lo accetterò..prima o poi..

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