La vita universitaria era molto intensa, università, studio, università ormai era questa la mia vita. A fine ottobre avrei terminato anche il lavoro come bar lady.
Io e Nat e gli altri amici non ci vedevamo da qualche giorno così li chiamai e decidemmo di andare al cinema nel fine settimana.
E così Io, Nat, Dave e Jackson andammo a vedere la Llorona, un genere horror. Jackson ad un tratto scappò via probabilmente era andato in bagno a vomitare. Che fifone!!!Il cinema era vicino casa perciò tornando a casa a piedi incontrai quel ragazzo del museo..Christopher o Chris come voleva farsi chiamare
<<Elizabeth??>>
<<Chris..Christopher che..che cosa ci fai qui>>
<<Io abito in questa città ma tu invece? Come mai da queste parti..pensavo di non rivederti più>>
<<anche tu?? Anche io!>> Ero sorpresa di ciò.Abitava nel mio stesso paese. 1.200 abitanti e chi incontrai? Proprio lui..speravo di non incontrare nessuno almeno studenti del college. Beh forse a parte lui.
<<Si, io abito in periferia. Un po' lontano da qui, dopo il bosco. Tu torni a casa sola? Se vuoi ti faccio compagnia fino a casa>>.
Era talmente bello che quando parlava non riuscivo mai a guardarlo in viso.
<<emh..magari un' altra volta sono quasi arrivata>> continuai a camminare a testa bassa
<<va bene, non insisto non voglio importunarti.. a presto>>.
Disse alzando le mani
<<Probabile visto che il mondo è così piccolo. Ci vedremo altre volte sicuramente. Ma non preoccuparti tu non..mi importuni>>.
Volevo mordermi la lingua.. così mi fece un sorrisino, girai l'angolo e lui proseguì..Finalmente tornai a casa, c'era mio padre che mi aspettava.
<<ciao piccola! Come va? Ti sei divertita al cinema?>>
<<tutto ok, si ti sei perso Jackson che andava in bagno a vomitare>>
<<ahahhah è davvero una femminuccia quel ragazzino>> disse ridendo
<<mmm anche io sono una femminuccia ma non mi sono sentita male ahahah>>
<<Tu sei una donna, una grande donna e non hai mai avuto paura di nulla>>.
<<Bene papà grazie, ma non è vero. Io ho pura di tante cose, invece>> dopo di ciò potevo andare anche io in bagno, a piangere come una bambina, pensai.
Quando mio padre mi diceva cose dolci mi veniva da piangere, non lo faceva quasi mai ma quando succedeva combinava danni.
Era un tipo che sapeva sempre cosa dire per tirarmi su il morale.
Ultimamente ero sempre stanca, dormivo di più, sembravo una zombie che camminava per il corridoio di casa e della facoltà e mio padre molto spesso mi chiedeva se avessi qualcosa.
L'altra mattina persi sangue dal naso ma non lo avevo detto a nessuno.
<<notte piccola>>
<<notte papà>>.Andai in camera mi svestii e mi coricai per leggere un libro. Ad un tratto mi squillò il telefono.
Era Jackson che mi scriveva:
<<ehi, Eli scusami per oggi al cinema mi sono sentito male. Non sono fatto per i film horror..lo sapevi!! Ti odio>>
<<ahahhahah fifone..mi dispiace la prossima volta ti porto a vedere uno spettacolo romantico ma dovrò portare un rotolo di carta igienica>>
<<Ah sì come lo spettacolo di stasera>>
<<quale spettacolo?>>
<<tu e quel ragazzo carino..siete uno spettacolo. Ti ho visto andare via con lui. Sei tornata sicuro a casa vero?>>
<<ma che dici!! Ma che spettacolo e spettacolo è solo un collega di università. Certo che sono a casa>> sorrisi
<<si si se non ti conoscessi adesso starai sorridendo e arrossendo>>
Aveva ragione stavo sorridendo
<<buonanotte imbecille ❤️>>
<<buonanotte cara anche io ti voglio bene>>.
Jackson era una luce immensa nella mia vita. Gli volevo troppo bene e mi capiva sempre al volo. A volte anche più di Nat..
Mi girai e mi rigirai nel letto, alla fine finalmente presi sonno.
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Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]
FantasíaElizabeth Montgomery, quasi 19enne, estroversa ed intelligente, a volte sexy, frequenta, inizialmente, la scuola superiore a Deadwood. Poi si trasferisce all'università di Ràpid City. Figlia di genitori colti e benestanti lega subito con le persone...