66 Capito

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Dopo qualche giorno Nick e Rodrigo andarono via. Quei due non me la contavano giusta, probabilmente torneranno insieme. Erano una bella coppia, troppo carini insieme. Per qualche giorno ho provato a chiamare Chris, a mandargli messaggi ma non mi ha mai risposto. Naturalmente chiedevo ogni giorno ad Eric e Jasmine.
Mia nonna anche ha provato a chiamare ma non le ho mai risposto. Anche tramite mio padre che nel frattempo era tornato. Ha provato a passarmela ma niente. Non volevo più vederla e ne sentirla. Mi aveva mentito fin troppo e stavo male. Mi sentivo ferita. Adesso devo pensare a me stessa e a mio padre che è rimasto l'unico della famiglia che so che resterà al mio fianco sempre qualunque cosa accada.

<<Ehi piccola buongiorno>> disse dal corridoio <ti ho preparato la colazione. Anche oggi lavorerò da casa, ti va di fare qualcosa insieme? Andiamo a cena da Buffalo? Ho assaggiato un piatto italiano che è la fine del mondo>>
<<Uo-uo papà buongiorno. Calma!>> dissi uscendo dalla stanza <<ok va bene>>
<<Tutto ok?>>
<<Si papà tutto ok>>
<<Ehi, piccola facciamo una gita? Ti va di andare da qualche parte nel fine settimana?>>
<<No papà tranquillo sto bene, davvero sono solo stressata. Settimana prossima ho un esame forse meglio che studio ma se ti va possiamo fare il prossimo fine settimana. Mi piacerebbe>>. Era preoccupato per me, sapeva quanto io stessi soffrendo per tutto quello che era successo quest'anno. Sapeva quanto mi mancava Chris.
<<Va bene certo amore. Che fai stamattina?>>
<<Vado a fare una corsetta, faccio un tuffo nel lago e poi torno, per pranzo sarò qui. Cosa vuoi mangiare?>>
<<Va bene mi raccomando. C'è qualcuno con te al lago? Ehi se vuoi puoi trattenerti di più io mangerò un panino>>
<<Sicuro pa? Cmq ci saranno Jasmine, Jake, Jackson ed Andrew e altro amici>>
<<Si sta tranquilla torna quando vuoi ma fate attenzione. Sei tornata a rifrequentare Jake?>>
<<No papà, non ci stiamo rifrequentando è solo un amico>>
<<D'accordo divertitevi allora>> mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte
<<Grazie papà>>
Andai a correre e arrivai fino alla casa sull'albero e mi riposai per fare un po' di stretching poi proseguii fino al luogo dove Nat morì. Mi misi seduta su quel masso. Avrei voluto passare ogni tanto ma non ne avevo il coraggio. Mi ricordai che in un punto nascosto della pietra c'erano incisi i nostri nomi: Nat+Eli+Jack. Eravamo inseparabili noi tre.
Quando toccai la scritta ebbi un sussulto, una visione come quando iniziai a sviluppare i miei poteri.
Una ragazza stava camminando in un sentiero pieno di alberi secolari, indossava un velo di colore verde come per coprirsi. Mi era familiare. Poi mi ricordai, sembrava quella donna che si presentò al funerale di mia madre e abbracciò Chris.
Tolsi subito la mano da quel masso e mi allontanai. Pareva un ricordo ma in realtà non lo è mai stato.
Proseguii per la strada pensando a quel deja-vu . Mi chiesi chi fosse quella ragazza e perché sembrava proprio lei? Perché sembrava Nat?
Al Lago c'era gente quella mattina, c'erano tutti. C'era anche Eric per mio stupore. Ma non c'era nemmeno l'ombra di Chris.

<<E così ragazzi vi sposate>> esclamò Jasmine ad Andrew
<<Cosa??? L'hai già detto a tutti!?>> Disse Andrew arrabbiato
<<ehi sono i miei migliori amici, sono nostri amici>> puntualizzó <<Dovevo dirglielo. E poi Elizabeth è la mia testimone e Jasmine mi farà da damigella perciò..e poi manca poco. Voleva fare tutto di nascosto lui. Dovresti portarmi almeno a Las Vegas>> disse ridendo ed Andrew gli diede uno schiaffo dietro al nuca
<<Cosa??>> disse Jasmine
<<come da damigella..e quando avevi intenzione di dirmelo? Oddio! Cosa fa la damigella?>>
<<Ehi ehi non andartene in paranoia>> dissi
<<Avrai il compito di assistere gli sposi durante tutta la cerimonia. Dovrai sistemare la casa e la chiesa. E dovrai aiutare la testimone che sarò io a scegliere il vestito. Subito! Perché non so assolutamente cosa mettere>>
<<Oh..non sembra difficile>>
<<Nooo, aspetta di vedere come ti comanderà a bacchetta Jackson>> disse Andrew ridendo
<<Ah beh si bacchetteranno a vicenda. Alla fine sarà uno scontro tra titani perché nessuno riuscirà a fermarli>> dissi ridendo.

Quel giorno faceva caldo ma l'acqua era ancora fredda. Mentre uscivo dall'acqua Jasmine mi venne dietro
<<Come stai?>>
<<Tutto bene Jasmine, tu?>>
<<Tutto bene. Come sta tuo padre?>>
<<Oh papà sta bene, anzi ti manda i suoi saluti. È molto premuroso in questi giorni. Stasera mi porta a cena da Buffalo>>
<<Oh buono si mangia da Dio li>> disse
<<Si hai proprio ragione>> esclamai.
C'era un po' di tensione tra noi..<<ehi Elizabeth, volevo dirti che..mio fratello.. è disp..>>
<<Jasmine, per favore>> la interruppi <<non..fare l'avvocato delle cause perse>>
<<Non siete una causa persa>>
<<probabilmente no ma adesso non stiamo nemmeno vincendo anzi..>>
<<Lo so ma tutto andrà meglio. Lo sai che quando dico una cosa è quella. Sono una vampira sensitiva>>
<<E io una strega, le cose le sento. E sento che ci stiamo perdendo ancora prima di..>> feci un sospiro <<cmq..non voglio pensarci l'importante che sta bene>>
<<Non sta bene e questo lo sai>> la guardai con apprensione <<voglio dire..sta come te, è dispiaciuto e sicuramente gli manchi>>
<<Se è una cosa che si deve sistemare si sistemerà Jasmine..ma lo faremo noi!>>
<<D'accordo! Ah e cmq..il 4 luglio diamo una festa a casa nostra. Sei invitata>>
<<Una festa? Che festa? No ti prego Jasmine non ora. Non mi piacciono le feste>>
<<Non vi parlate ma date le stesse risposte tu e lui, siete proprio uguali. E cmq.. è il nostro compleanno, ci teniamo ai compleanni e tu devi venire>>
<<Ah il vostro compleanno giusto! Jasmine, senti non lo so mancano due settimane. Vediamo ok?>>
<<Va bene vediamo d'accordo>>
<<Grazie!>> Dissi con dolcezza dandole un bacio sulla guancia. <<Ti voglio..>> mi bloccai quando lessi sul telefono un messaggio di Chris. La mia mano tremava.
<<Eli? Tutto ok?>>
<<Oh..sisi tutto ok>> dissi di fretta lei annuii e poi si allontanò
Diceva che non stava scappando ma aveva paura di farmi ancora del male. Pensava mi fossi arresa. Beh io non mi arrendo mai ma..non ero così convinta di volerlo rivedere. O meglio certo che lo avrei voluto rivedere.a sapevo che non era giusto. Decisi di scrivergli

"Io non mi arrendo mai. Adesso sono grata ai miei poteri perché mi hanno permesso di salvarti. Tu sei vivo, io sono viva il resto non conta".

Diceva che avrebbe voluto essere umano per poter stare con me.
Se solo fosse stato più facile. Sono grata, da una parte, di avere questi poteri, di essere una strega, cosa che fino a poco tempo fa odiavo, e forse odio ancora adesso ma mi ha permesso di salvare Chris grazie alle mie conoscenze e alla mia magia nello stesso tempo. E odio il fatto che potrei ucciderlo e non potrei stargli vicino, non potrei amarlo come vorrei.
Dopo un po' il mio telefono cominciò a squillare. Era di nuovo mia nonna. Questa volta risposi.
<<<<Che c'è? Cosa vuoi ancora?>>
<<Eli, so che ce l'hai con me ma devo dirti una cosa importante>>
<<Bene, dimmela, hai due minuti contati>>
<<Vedi..so che ce l'hai con me per via di Chris che è stato creato con il tuo sangue ma..il problema è un altro. Il fatto che lui abbia bevuto il tuo sangue non è un problema ma volevo chiederti..si è nutrito di te?>>
<<Nonna, aspetta..prima che tu arrivi a conclusioni affrettate..>>
<<Sì è nutrito?>>
<<Sì ma..non è stata colpa sua sono stata io. Era per salvarlo mi stava morendo fra le braccia>>
<<Elizabeth, ok va bene ma ora tu devi stargli lontana è pericoloso>>
<<Ma perché? Perché tutti pensate sia un pericolo? Lui è l'uomo più dolce che io conosca, perché dovrei stargli lontana? Non mi ha mai fatto del male>>
<<No ti sbagli, lui non te ne farà. Parlo di te, Elizabeth. Così facendo hai scatenato la maledizione>>
<<Ma che maledizione parli?>>
<<La maledizione della cacciatrice ricordi? Il suo veleno adesso potrebbe essere come droga per te..per essere morsa..>>
<<Ma che stai dicendo nonna? Ma che diavolo stai dicendo. È successo solo un paio di volte>>
<<Il veleno di vampiro scatena la maledizione. Tu sei una strega e sei un nemico per i vampiri. Lo ucciderai e io non te lo permetterò>>
<<No ma io, nonna lo amo non potrei mai>>
<<Lo so non è colpa tua ma stagli lontano>> mi chiuse il telefono in faccia.

Tornando a casa non feci altro che rimuginarci su. Presi la mia Jeep, andai a fare un giro così per sfogarmi un po' con l'alta velocità. Mi fermai in mezzo ad un cespuglio con la mia Jeep, in mezzo al nulla mi misi a gridare sbattendo i pugni sul volante. Poi presi il mio grimorio nascosto sotto al sedile, lo portavo sempre con me. Studiai il caso.
La leggenda diceva che qualunque vampiro si fosse nutrito di una strega, innescava la maledizione della cacciatrice. Negli anni quella maledizione non si era più ripresentata. Ma se solo si fosse ripresentata avrebbe sterminato un'intera stirpe di vampiri. Ecco perché i vampiri mi volevano morta. Perché pensavano io fossi la cacciatrice ma non era così, non potrei mai esserlo, io amo un vampiro non potrei mai ucciderlo. La prima cacciatrice della storia, non si era mai saputo il nome, aveva innescato la maledizione perché si era innamorata di un vampiro. Le streghe, geneticamente parlando, non potevano innamorarsi di un vampiro, era contro natura. E la natura stessa avrebbe fatto in modo di separarli. La natura trovava sempre un equilibrio.
Non c'era modo di trovare una soluzione e fino a quando non l'avrei trovata, sarei dovuta stare lontana da lui. Dovevo lasciare stare Chris. Dovevo arrendermi? O continuare a stare con lui e vedere cosa il fato aveva programmato per noi?

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora