16 capitolo

12 4 0
                                    

Passarono dei giorni e io mi svegliai da un coma farmacologico. Svegliandomi realizzai di essere in una stanza diversa dalla mia ma diversa anche da una stanza d'ospedale. Al mio fianco c'erano mio padre e mia madre che dormivano sul divano. La stanza era molto carina e sopra di me vidi un soffitto a forma di onda con dei faretti. Mi guardai attorno ed era molto affascinante con parquet in legno opaco e i mobili di un colore grigio scuro. Al lato del letto c'erano dei comodini sospesi con dei faretti accesi. E di fronte al letto c'era un enorme vetrata coperta da tende a soffitto. Dietro quelle tende mi immaginai un bel panorama.

<<piccola mia ben svegliata>> disse mia madre. Mi accorsi che non riuscivo a parlare. Sentivo la gola bruciare al solo deglutire. Mi spaventai e spalancai gli occhi e riuscii solo a fare un rantolo
<<sta tranquilla riacquisterai la voce tra qualche giorno, sei ancora sotto sedativi. Va tutto bene>> disse mio padre tenendomi forte la mano ed io feci cenno con la testa.

Non ricordavo più nulla ma sentivo un vuoto dentro molto forte. In stanza entrò Jasmine con un dottore. Jasmine? Era da molto che non la vedevo ricordavo fosse sparita. Tutto potevo immaginarmi tranne che essere rimasta giorni e giorni incosciente nella stanza di Chris, nel letto di Chris.
Il dottore mi visitò, ero quasi del tutto guarita ma dovevo riprendermi per bene prima di potermi muovere. Mi sentivo tutta spezzata ma mia madre mi disse che era a causa della commozione celebrale che avevo avuto, del troppo sangue che avevo perso e il fatto di essere stata troppo tempo stesa senza camminare.

Due giorni dopo riacquistai la voce, potetti tornare finalmente a casa mia.
Quel giorno però purtroppo non riacquistai solo la voce. Ricordai tutto. E quando dico tutto intendo il fatto che la mia migliore amica non c'era più e che Antoine era un mostro. Anche Chris e Jasmin ed Eric e tutta la sua famiglia erano..beh non li definirei mostri ma almeno mi avevano salvato la vita.
Occhi che cambiavano colore, forza incredibile, ferite che guarivano e non sapevoo che altro sappessero fare. Su internet li definirebbero vampiri ma io sono cresciuta con l'idea che i vampiri esistessero solo nei film. Ora ero confusa, cosa era Chris? E Jasmine?
Ero delusa, vuota e non sapevo più chi fossi nemmeno io. Io ero forse una strega, la mia migliore amica era morta, il ragazzo di cui ero innamorata e tutta la sua famiglia dei vampiri. Ma in che mondo vivevo? Rivolevo la mia vita di prima, la mia migliore amica e avrei voluto un amore senza sangue, senza la paura di un bacio e di un abbraccio. Senza la paura di essere uccisi.

In quei giorni dopo l'incidente Jake, Jackson e Dave mi sono stati molto vicini. Con Dave non sapevo come comportarmi, lui era quello che stava soffrendo di più ma nonostante tutto siamo stati vicini l'un l'altro e solo dopo la sua morte avevo capito quando lui tenesse realmente a Nat. Anche se dopo la sua scomparsa era davvero molto cambiato. Non affrontava mai il discorso.
E Jake è stato per giorni e giorni a bussare alla mia porta quando io non volevo vedere nessuno. Insisteva talmente tanto che un giorno si presentò con dei fiori lo ringraziai ma gli dissi che avrei voluto comunque rimanere sola. Ha continuato quasi tutti i giorni a messaggiarmi, stava soffrendo anche lui. Il suo pensiero mi faceva comunque piacere.
Per come era incominciata tra di noi non mi sarei mai aspettata che lui mi fosse così vicino.

Non sono nemmeno riuscita a dare un ultimo saluto a Nat perché purtroppo io ero in coma quando hanno fatto i funerali. Anche se non l'avrei potuta vedere perché mio padre mi ha detto che nel bosco c'è stato un incendio e il suo corpo non era più riconoscibile. Non so come sia potuto succedere ma non meritava quella fine. Non c'entrava nulla lei.
È stata dichiarata morta perché i genitori hanno riconosciuto il corpo. Indossava ancora il nostro bracciale in acciaio che le regalai qualche anno fa di Natale. Quel giorno sarei potuta morire anche io se solo Chris e la sua famiglia non mi avessero salvata, non lo dimenticherò mai ma.. come avrei potuto guardarlo ancora in faccia? O meglio come avrebbe potuto lui guardarmi dopo quello che era successo. Nel frattempo lui era sparito, né una chiamata, né un messaggio.

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora