11 capitolo

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Un venerdì sera ci riunimmo per andare a mangiare una pizza con Nat, Dave, Jackson ed Andrew, il suo ex ragazzo. Avevano deciso di riprovarci. Sembravano molto carini insieme. Poi ci raggiunsero altri ragazzi della facoltà. Tra cui Jake, il mio primo partner di ghiaccio con la fidanzata, Penny e la sorella, Helene. Abbiamo cominciato a frequentarci dopo la vincita e devo dire che non era molto male, Jake si era dispiaciuto tanto per l'accaduto, si era scusato ed eravamo diventati buoni amici. Sembrava quasi cambiato. Anche se non capivo il suo comportamento era proprio strano. A volte dolce, a volte distratto e pure stronzo..

Quella sera dopo cena andammo sulla pista di ghiaccio però mi sentii un po' fuori posto. È vero c'era la sorella di Jake, in un certo senso erano tutte coppie. Ma mi sentivo a disagio. Avevo paura di scontrarmi con qualcuno e avere i sintomi dell'altro giorno.
Così mandai un messaggio a Chris
<<ciao. Ehi ti devo una birra. Siamo alla pista di ghiaccio>>.
Non rispose ma me lo vidi arrivare sorridente pochi minuti dopo
<<ciao. Grazie dell'invito ma non mi devi nessuna birra>>
<<abbiamo vinto la gara grazie a te e mi hai aiutata quando sono stata male non so come sdebitarmi. Grazie a te..>>
<<non devi farlo io..io l'ho fatto con piacere. O forse qualcosa puoi farla>>. Mi interruppe, mi prese la mano e mi portò in pista
<<pattina con me>>.

Cominciammo a pattinare mano nella mano, lui era bravissimo io un po' meno. Poi ci mettemmo una di fronte all'altro e lui mi guardava con uno sguardo curioso e affascinante. Come sempre d'altronde.
Amavo come mi fissava come solo lui sapeva fare. Il suo sguardo su di me però mi creava disagio, ero troppo presa da lui tanto che pensavo spesso se lui provasse qualcosa per me come io la provavo per lui. Ma poi pensavo che era impossibile, eravamo uguali ma anche diversi. Non mi sentivo alla sua altezza. Lui era così perfetto.
I miei pensieri per fortuna vennero interrotti quando passarono alla radio della pista la mia canzone preferita di Rihanna, Diamonds ed iniziai a canticchiarla. Chris mi spinse di più a sé stringendomi, prese l'altra mano e fu peggio di prima. Mi si avvicinó sussurrandomi all'orecchio le parole della canzone:

"You're a shooting star I see
A vision of ecstasy
When you hold me, I'm alive
We're like diamonds in the sky.
I knew that we'd become one right away
A right away
At first sight I left the energy of sun rays
I saw the life inside your eyes"

Così affondai la mia testa tra le sue braccia e mi sentii persa nelle sue parole. Ero tra le sue braccia finalmente e mi sentivo bene, mi sentivo a casa. Sentivo le sue braccia sulla mia schiena stringermi e abbracciarmi. Lui non era un tipo molto fisico. Inizialmente non si faceva toccare ma adesso.. era diverso, era più aperto, più socievole e ogni cosa che diceva io a mala pena riuscivo a seguire il discorso. Appena apriva bocca non capivo più niente. Avrei voluto che quella bocca si fosse posata sulla mia. Con lui continuavo a non sentire nulla, non sentivo le sue emozioni, ciò che provava in quel momento. Anzi sentivo tutt'altro, mi sentivo libera di volare. Ma come al solito fantasticavo troppo..la canzone finii e ci allontanammo l'un l'altra. Lui continuò a guardami e io gli sorrisi.

Mi allontanai per andare a prendere le birre e vidi che Nat si stava avvicinando a Chris, forse incoscienti che io li stessi guardando. Di solito non si rivolgevano tanto la parola però Nat mi è sembrato di vederla preoccupata e forse anche un po' arrabbiata. Stavano discutendo.
Mi raggiunse dopo qualche minuto per congedarsi.

<<Nat tutto ok?>>
<<Si perché?>>
<<parlavi con Chris e non ti ho vista bene>>
<<no tutto bene, scusa ora devo andare. Dave mi riaccompagna a casa>>.
<<ehi che è successo?>> Mi evitò letteralmente.
Jake e Jackson e tutti gli altri andarono via anche loro. Chris mi riaccompagnò a casa e sulla strada del tragitto a mala pena parlò.

<<scusa Chris che hai?>>
<<niente>>
<<Chris non prendermi in giro, ho imparato a conoscerti. Che è successo con Nat?>> dissi toccandoli il braccio sullo sterzo dell'auto, lui mi guardò senza riuscire a dire nulla
<<ferma la macchina per favore>> Lo guardai con preoccupazione
<<Chris c'è qualcosa tra te e Nat che non vuoi dirmi?>>
Mi guardò perplesso
<<è solo per essere sicura che tu stia bene>>. Non vorrei pensasse di essere gelosa. Non sono gelosa. Almeno non della mia migliore amica. Dopo pochi secondi si accostò prese la mia mano e disse:
<<Nooo Eli, no non c'è assolutamente niente tra me e lei, credimi te lo giuro. Non vorrei che pensassi.. è che..credo che io non le piaccia>>.
<<non le piaci? Perché? Cioè cosa vuoi dire>>
<<non mi vede di buon occhio. Senti io non voglio mettervi l'una contro l'altra..>>
<<Chriiis, parla. Tanto se non parli tu andrò da lei!>>
<<pensa che io non sia il ragazzo giusto..cioè non vuole che io sia tuo amico per intenderci>>
<<ma che cosa vuol dire. Non ci sto capendo nulla. Nat sa che io e te siamo buoni amici e che tra me e te non..>>
<<lo so, so che siamo solo amici ma lei crede ci sia qualcosa e io per te non vado bene>>
Mise la mano sullo sterzo e lo strinse forte e incominciò a mordicchiarsi le labbra nervoso. Lo vidi molto provato e il fatto che Nat pensava che io e lui stavamo insieme mi faceva incazzare ancora di più.
Come si era permessa a fargli la morale. A lui! Perché non ha parlato prima con me?
<<scusami, io non so come le sia venuta in mente questa idea e soprattutto perché non ne abbia parlato prima con me. Tu sei un bravo ragazzo e se anche ci fosse qualcosa..se..ci fosse qualcosa>> balbettai
<<lei non si doveva permettere di rivolgersi così con te. Sei un bravo ragazzo non so perché lei pensi questo ma..le parlerò, mi dispiace che ti abbia messo in questa situazione scomoda>>
<<non preoccuparti non devi parlarci è stato solo uno scambio di opinioni. Il fatto è che ho sbagliato così tante volte..non vorrei mai farti del male>>.
<<Chris ma che dici? Perché dovresti..ti sei sempre comportato bene con me>>
<<già>>
Rimanemmo in silenzio fino all'arrivo a casa
<<Buonanotte>> dissi guardandolo
<<buonanotte>> disse con freddezza ma poi mi sorrise e se ne andò.
C'era rimasto proprio male che la serata passata insieme era andata in fumo. Ci stavamo divertendo e Nat ha scombussolato tutto.

Non capivo cosa stava succedendo e cosa le sia passato per la mente. Dovevo parlarle, dovevo dirle qualcosa e avevo il bisogno di parlare con qualcuno di ciò che mi stava succedendo. Entrai in camera, mi buttai sul letto a piangere per ore. Non potevo affrontare tutto questo. I miei sintomi, Nat e Chris che litigavano per me. Abbracciai il mio cuscino e mi abbandonai al sonno.

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora