72 Capitolo

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Erano giorni che pensavo a quel bambino. A Caleb.
Era un orfano ormai e sentivo che qualcosa ci legava a quel bambino. Io e Chris eravamo legati a lui come lui a noi. E Caleb sembrò davvero il giusto appiglio per essere più legati l'uno all'altro.
Tramite Nat lo sentii un giorno. Era tranquillo, li stava bene, Nat si occupava di lui ma voleva venire da noi. Era ostinato.

Era arrivato il matrimonio di Jackson ed Andrew. Il 19 agosto.
Loro erano fantastici. Jackson indossava un abito nero a mo' di frack con il cilindro e bastone. Era il solito affascinante e sfarzoso. Era bellissimo. Andrew aveva indossato un classico abito gessato. Io indossavo un abito lungo fuxia scelto da Jasmine. Diceva che mi stava da Dio. Era molto carino e sicuramente non avrei dato nell'occhio diceva..
Il locale era molto lussuoso. All'entrata c'era un grande giardino che affacciava poi sulla piscina e con un grande gazebo dove si sarebbe fatta la cerimonia.
C'eravamo tutti, Jasmine, Chris, Eric, Jake e altri vecchi amici. Tranne mio padre che era andato due giorni fuori per lavoro.
Io e Chris facemmo un accenno di sorriso per salutarci.

Dopo il benvenuto agli sposi eravamo tutti vicino la piscina a sorseggiare un cocktail. Jasmine ed Eric parlavano con Andrew e Chris stava parlando con Jackson quando mi si avvicinò Jake vidi che Jasmine guardó di sottecchi Chris che a sua volta sì giró verso di me

<<Ehilà ma sei uno schianto>> disse Jake squadrandomi e abbracciandomi
<<Grazie Jake anche tu non sei niente male. Come stai?>>
<<Bene, molto bene grazie tu?>>
<<Bene>> dissi sorridendo
<<E chi se lo immaginava. Il nostro Jackson si è sposato>>
<<Già>> dissi sorridendo <<non ci avrei scommesso e invece!>>
<<Vado a prendere da bere ti va?>>
<<Si certo! Vengo con te>> dissi. Dovevo spostarmi di li. Mi sentivo a disagio, Jake che mi parlava e Chris che mi guardava. Jake faceva sempre battute su di noi. Mi aveva detto che non mi aveva dimenticata, che pensava ancora a me ma io deviavo sempre il discorso ma accettai che mi riaccompagnasse lui a casa.

Il matrimonio stava per finire quando andai al bagno e incontrai Eric che usciva
<<Ehi scricciolo>> disse abbracciandomi
<<Ti sei divertita eh?>>
<<Ahhha si credo di essere brilla>>
<<Hai bisogno di un passaggio?>>
<<No grazie mi riaccompagna Jake>>
<<Ah, sicura? Se vuoi posso riaccompagnarti io eh..starei più sicuro>>
<<Tranquillo, sono in buone mani>>
<<Mmh, vi siete riavvicinati tu e Jake? State di nuovo insieme?>>
<<No, Eric. Diciamo che siamo buoni amici adesso ma niente di più>>
<<A lui lo hai detto?>>
<<Certo, lo sa benissimo. Perché?>>
<<Questa sera..>> fece una pausa <<scusami forse non sono fatti miei ma ho visto come ti stava dietro, credo che lui non l'abbia ancora capito. E non riesco a stare tranquillo vedendo oggi come si comportava con te>>
<<Può essere ma tranquillo glielo ripeterò>> dissi e lui mi sorrise mentre andava via.

Tornando a casa Jake sembrava tranquillo ma mentre parlava mi accarezzava, le sue parole sembravano ambigue. Farneticava. Aveva bevuto un po' anche lui. Inizialmente ridevamo ma poi arrivati vicino la porta di casa mi mise la mano sulla cosca semi scoperta. Io sussultai e poi lo salutai. Stavo per entrare quando mi raggiunse
<<Ehi, posso entrare per un caffè?>> Chiese
<<Jake, mi dispiace, ti va se facciamo domani? Sono stanca morta>> piano piano mi si avvicinò sempre di più
<<Dai su lasciami entrare ci divertiamo>> cercò di baciarmi.
Mi spinse dentro casa e chiuse la porta. Era molto insistente.
<<Jake, per favore va via!>>
Cercò di alzarmi il vestito. Sentivo le sue luride mani scivolarmi sulla gamba. Cercai di divincolarmi
<<Jake no! Lasciami!>> gridai ma lui mi teneva stretta, ancorata al muro affianco alla finestra della cucina. Mi girava la testa, mi sentivo stonata come drogata. Avevo paura che potesse fare qualcosa di avventato. Non riuscivo a capire cosa stessi facendo. Mi aveva forse drogata? O era solo l'alcol?
<<Lasciami! Lasciami!>> lui continuava a toccarmi con foga e le lacrime rigarono il mio viso. Era la fine. Ero sola. Non riuscivo nemmeno a spostarmi, ero come pietrificata. Nemmeno i miei poteri riuscivo ad usare.

Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora