Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]

29 capitolo

Nei giorni a seguire non feci incubi.. apparentemente. Quel ciondolo mi avrà aiutata ma sognai Nat dopo tanto tempo e per me non fu per niente un bel sogno. Me la ricordavo sorridente, eravamo insieme nel bosco. Io, lei, Eric e Jasmine, Jackson ed Andrew, Jake e Penny, la sua ex fidanzata e Chris.
Per me non era affatto un bel sogno, mi ricordava costantemente che Nat era morta proprio lì nel bosco. Quanto mi mancava?? Quel sogno rimase impresso nella mente mentre lei mi diceva che ci saremmo riviste prima o poi, che avremmo passato altri giorni belli come quello. E poi..Jake era ancora con Penny. Che senso aveva sognare anche lei? E Chris? Non riuscivo a capire perché sognare ancora lui. Ormai era finita o meglio non era mai cominciata. Stavo con Jake e stavo bene!

Era arrivato il momento di ritornare all'università avevo saltato un semestre su per giù. Era arrivato Aprile ed entro due mesi avrei dovuto studiare per dare almeno un esame.
Quel giorno incontrai Jasmine

<<Elizabeth>> esclamò Jasmine con entusiasmo e stupore
<<Jasmine!>> esclamai io con un finto stupore
<<come stai? Che bello vederti sono contenta tu sia tornata>>
<<grazie, sto bene>> dissi scostante e lei se ne accorse. Infatti incominciò a blaterare come il suo solito
<<Eli, ce l'hai ancora con me vero? Credimi mi dispiace se ti abbiamo mentito ma io ti ho voluto davvero bene e te ne voglio anche adesso. Su questo non ho mentito!>>
<<ah davvero? Jasmine io ho perso tutto! Ho perso Nat quella sera, Chris e anche te. Quella sera e tutto ciò che è successo prima l'ho cancellato. Non esiste più>>
<<ma credi che noi abbiamo voluto tutto questo? Chris ti ha salvato la vita, io ti ho salvato la vita e lo rifarei. Lo rifarei anche se dovessi morire>>
<<nessuno morirà più ok? Senti mi dispiace, tu hai ragione ma io non voglio avere più a che fare con questo mondo. Puoi dirmi che sono egocentrica ed egoista, che penso solo a me stessa ed è così. Ora voglio pensare a me stessa>>
<<no sei patetica perché stai mentendo anche a te stessa. Lui..>>
<<lui cosa Jasmine? Lui cosa?>> mi accorsi che stavo gridando e che alcune ragazze si girarono verso di noi e abbassai la voce
<<senti io ti voglio bene e forse te ne vorrò per sempre ma adesso vorrei andare per la mia strada>> continuai
<<ok ma per favore..>>
<<non preoccuparti il vostro segreto è al sicuro con me non sarò io ad affondare la vostra barca>>
<<lo sapevo e per questo ti ringrazio altrimenti l'avresti già detto a chiunque e non l'hai fatto no? Comunque io..io intendevo che per qualsiasi cosa ricorda che sono tua amica e che puoi contare su di me, su di noi..qualsiasi! E non metterti nei guai per favore>> disse tenendomi il braccio.
Mi liberai e andai via senza risponderle..
Ero distrutta. Me ne andai trattenendo le lacrime, mi mancava e tutto ciò che avrei voluto fare era abbracciarla ma non ho avuto il coraggio ma so che lei ci sarebbe sempre stata e che pur essendo un vampiro un cuore ce l'aveva. La nostra amicizia era nata quasi dal nulla, e si era sviluppata dall'oggi al domani..non era come quella di Nat ma ci si avvicinava molto.

<<ciao piccola>> disse Jake vedendomi arrivare in mensa
<<ciao>> dissi sorridendo
<<ehi tutto bene? Ti ho visto discutere animatamente con Jasmine, è successo qualcosa?>>
<<no tranquillo, scambi di opinioni>>
<<Intercedeva per lui vero?>>
<<lui chi?>> dissi tentando di non far trapelare nulla..poi ho visto la sua faccia
.<<Oh no, Jake ti prego.. no, non c'entra niente non l'abbiamo nominato nemmeno>>
<<ehi, quella ti ha messo il broncio. E io odio vederti triste..mi avevi promesso che non saresti stata più triste, fammi un sorriso?>> gli sorrisi e lo baciai strofinandogli i capelli.
Tornammo a casa insieme e quella sera mi portò al cinema e poi a mangiare una pizza in una pizzeria italiana. La pizza sollevava da ogni male.