Dopo essermene andata via quella sera, tornai a casa piangendo. Sono stata una persona orribile, Chris mi aveva portato sulla montagna più alta, potevo vedere tutta la città dall'alto. Era stato così gentile ed affettuoso e io che ho fatto? L'ho lasciato lì immobilizzato e sono scappata via. Non se lo meritava, sono stata per l'ennesima volta un ipocrita.
Quella notte non dormii tanto bene, ero molto nervosa. Ma quando finalmente presi sonno gli incubi tornarono, nonostante la collana scaccia sogni, che Chris mi aveva regalato, fosse sotto il cuscino. Allora la indossai per la prima volta, avrebbe fatto più effetto.
Quello sarà stato il mio prezzo da pagare per non essere riuscita a salvare mia madre? O per aver ferito l'uomo che amo? Forse è la prima volta che lo penso ad alta voce. Ero avvilita. Avevo perso mia madre da nemmeno due giorni e già avevo combinato casini.Il mio incubo era diverso questa volta.
C'era Natasha che mi diceva
<<aiutala ha bisogno di te>> ma non riuscivo a capire. Alle sue spalle c'èra tanto fumo, si intravedeva solo una sagoma
<<Ti prego aiutala, ha bisogno di te>> ripeteva. D'un tratto sullo sfondo vidi avvicinarsi una donna. Era Jasmine. Aveva le braccia legate, un bavaglio sulla bocca e in viso aveva dell'escoriazioni.Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte. Che cosa voleva significare quell'incubo? Jasmine era a Venezia, aveva accompagnato Gwen, l'amica di Chris, a casa.
Mi vestii di fretta. So che gli avevo detto di starmi lontana ma non potevo passarci sopra. Dovevo sapere.
Presi di corsa la mia Jeep e strada facendo chiamai Jasmine ma il suo telefono era spento.
Arrivata a casa di Chris suonai ed Eric aprii la porta
<<Dov'è? Dov'è?>>
<<Elizabeth che è successo? Chris non c'è!>>
<<No, Jasmine, Dov'è?>>
<<Lo sai dov'è, è a Venezia>>
<<No, dev'essere successo qualcosa. L'ho sognata. È in pericolo>>
<<È solo un sogno. Sta bene>>
<<Da quanto non la sentite?>>
<<Eric, è inutile deve saperlo>> disse la madre di Eric avvicinandosi alla porta. Eric mi guardò rassegnato
<<Non lo so, Eli. Chris ha ricevuto una chiamata. Ha detto solo che le hanno trovate. Doveva consegnarla altrimenti le avrebbero uccise e poi è scappato>>
<<Consegnare chi? Che cosa?>> dissi sbalordita
<<Non lo sappiamo. Adesso mio padre è andato a cercarlo, noi siamo appena arrivati>>
<<Non è possible. No, di nuovo no>> scoppiai a piangere. Eric mi si avvicinò
<<Dimmi dove vanno Jasmine e Chris di solito? I posti che frequentano, i posti dove vanno per nutrirsi oppure anche solo per riflettere>>
<<Ci abbiamo provato Elizabeth, niente!>>
Nel frattempo arrivò anche il padre di Chris che anche lui aveva brutte notizie.
<<Cosa ci fai qui?>> disse arrabbiato.
Gli spiegai il sogno
<<Devi andare via da qui. Va a casa da tuo padre e se puoi va via da questa città. Subito!>> Quelle parole mi colpirono molto al che capii chi era che doveva essere consegnata
<<Sono io..sono io vero? Cercano me!>> Nessuno rispose e tutti si scambiarono degli sguardi. Poi mi ricordai. Chris sulla montagna mi disse che a volte andava vicino la casa nel bosco e rimaneva lì a riflettere perché lo faceva sentire più vicino a me.
<<Ok, sta'calma Elizabeth. Sta calma. Saprai cosa fare..ok, Eric un favore. Cerca un qualsiasi cosa di personale di Jasmine, una maglia, un elastico qualsiasi cosa. Poi vai a casa mia e di a mio padre di farti dare il mio grimorio. È in soffitta. Io arrivo subito>>
<<Ok ma dove vai?>> Disse Eric
<<A prendere Chris. So dove si trova>> lui annuì poi mi prese delicatamente per un braccio
<<Fa attenzione!>> Feci cenno di sì con la testa.Arrivata alla casa sull'albero non c'era anima viva. <<Chris!..Chris!!!>> Così decisi di salire magari pensando si fosse nascosto all'interno.
Lo trovai seduto per terra mezzo addormentato
<<Chris? Ma che ci fai qui? Che ti è successo?>> A terra c'erano delle bottiglie di birra, vuote naturalmente
<<Birra? Chris ma come..come hai fatto ad ubriacarti?>>
<<Ver..>> balbettava <<ver..verbena>> disse con voce rauca
<<Imbecille! Quanta ne hai messa?>> dissi schiaffeggiandolo
<<guardami! Ma lo sai che può ucciderti?>>
<<Tranquilla, non morirò, ne ho messo solo qualche goccia. In passato ne ho presa un po'ogni tanto per diventare immune>>
<<Ma a quanto pare questo esperimento è fallito>>
La verbena era una pianta molto tossica per i vampiri e se usata in grandi quantità era letale. Lui aveva utilizzato poche gocce di olio di Verbena che per fortuna era poco concentrato, ha solo inibito le sue capacità vampiresche.
Avvisai Eric che Chris era con me e che saremmo tornati appena si fosse ripreso.<<Eli, come mi hai trovato?>>
<<Io ascolto quando mi parli>>
<<Sai è a te che stavo pensando>> mi sedetti al suo fianco e lui appoggió la testa sulla mia spalla
<<A si? E a che pensavi?>>
<<A quando ci siamo conosciuti. A quanto eri bella vestita con quella camicetta bianca e a quel profumo..>>
<<Addirittura ti ricordi com'ero vestita?>> mi si avvicinò e mi accarezzò il viso con la sua mano gelida ç
<<Elizabeth, tu non sai quanto io ci tenga a te. Io per te morirei e potrei uccidere. Quei mostri io li ucciderò. L'hanno prese. Jasmine e Gwen, le hanno prese>> disse con tutta la rabbia che aveva
<<Lo so Chris mi dispiace, le ritroveremo e io ti aiuterò>>
<<Eli, devo dirti una cosa. Io.. io ti..>> Lo interruppi
<<dai Chris alzati andiamo! Ne parliamo domani adesso dobbiamo cercarle>>
<No, te lo devo dire! Io ti..io ti amo. Te lo dovevo dire, in caso non ci fosse più un domani>>
Il mio cuore palpitava all'impazzata. Credevo mi stesse venendo un infarto. A quelle parole il mio stomaco si rivoltò e lo sentii vuoto come quando andavi sulle montagne russe e ti veniva la nausea. Ma questa era nausea dalla troppa emozione.
Mi si avvicinò e mi baciò delicatamente. Ci baciammo per due secondi interminabili. Ma mi allontanai. Era ubriaco e si sa da ubriachi si fanno e si dicono cose che non si pensano
<<Chris, no! Ti prego sei ubriaco. Riparliamone da sobri eh? Che ne dici?>> Fu una domanda senza risposta. Crollò addormentato sulle mie gambe.
Ero sfinita dopo lo stress di quei giorni, la scomparsa di Jasmine e Gwen e quella rivelazione poi..crollai anche io in un sonno profondo con le mani tra i suoi capelli.
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Chosen - La Prescelta [COMPLETATA]
FantasyElizabeth Montgomery, quasi 19enne, estroversa ed intelligente, a volte sexy, frequenta, inizialmente, la scuola superiore a Deadwood. Poi si trasferisce all'università di Ràpid City. Figlia di genitori colti e benestanti lega subito con le persone...