[Sky'sPOV]
Niall uscì dopo poco ed io mi preparai a passare la mia dolce serata in solitudine, Chris non sarebbe tornato perchè doveva studiare con il suo amico e quindi alla fine della fiera restavo solo io in casa. Non avevo voglia di prepararmi nulla cosi chiamai un take away tailandese e aspettai pigramente distesa sul divano. Il cibo non tardò ad arrivare e ne fui grata dato che il mostro all'interno del mio stomaco stava iniziando una ribellione versione Katniss Everdeen. La tv non offriva molto intrattenimento come praticamente sempre cosi la spensi e finì la mia cena in camera da letto. Ormai era passata solo un ora e la voglia di dormire non si decideva a sopraggiungere cosi colta dalla noia decisi di spostarmi in camera di Niall, non sono una ragazza che curiosa molto nella cose altrui ma lui aveva quel non so che che mi intrigava e volevo cercare di distogliere quella strana sensazione.
La sua stanza era tremendamente in ordine, non proprio come quella immacolata di Chris ma ci andava molto ma molto vicino. C'era solo qualche maglia sparsa qui e là e dei fogli spuntavano su tutta la scrivania, una chitarra era malamente appostata sul letto e mi sorpresi al ricordo di lui che cantava i primi giorni che era venuto a vivere li, alla sua voce, a quel suono cosi puro. Scossi la testa ridendo sentendomi una fottuta ragazzina alla sua prima cotta e ripresi la mia ricerca. Quando stavo per rinunciare non trovando altro che pletri e vestiti un piccolo libricino prese immediatamente la mia attenzione, spuntava da sotto il suo cusino ed era molto scuro. Prendendolo notai fosse di pelle come un piccolo diario segreto, sapevo che non dovevo farlo, sapevo benissimo che dovevo riporlo al suo posto e dimenticarmene ma le mie mani fremevano di più della mia ragione e in poco ero già seduto con questo libricino aperto tra le mani.
*3 APRILE* segnava in grande la prima pagina, l'inchiostro era parecchio sfumato ma si leggeva abbastanza bene, la sua scirttura era molto leggera e tendente alle curve in modo molto infantile e tenero. La mia mente provò a tornare indietro a quella data e fui colta di sorpresa quando ricordai che quello era stato il "giorno dimenticato", il giorno in cui avevo visto quella strana luce, il giorno in cui gli incubi erano iniziati e a ripensarci il giorno in cui avevo iniziato a pormi domande. Tutto affluì alla mia mente come un urgano distrugge una piccola casa, tutti i pensieri e le stranezze che riponevo in un angolo remoto del mio cervello facendo finta di nulla ora venivano spinte fuori a forza. Il giorno in cui mio fratello smese di chiamarmi, il giorno in cui i miei amici non mi considerarono più, il giorno in cui da lì in poi Chris diventó più strano nei miei confronti. La rabbia saliva dentro me sapendo che però io quel giorno non lo ricordavo. Quel bagliore, quella luce tanto forte da accecare erano l'unica cosa rimasta intrappolata in quei ricordi tanto difficili da rievocare, ma perchè?
Le mie dita tremarono nuovamente quando riportai i miei occhi alla pagine continuando a seguire la scrittura di Niall.
*Oggi l'ho sentito. Quel brivido tremendo che speravo di non sentire mai. Quel brivido che mi ha percorso l'intero corpo e l'ho potuto sentire soffermarsi sul mio cuore per distruggerlo lentamente. Speravo non fosse vero, ho corso...ho corso forte come non avevo mai corso. In quel momento volevo volare, volevo esserne in grado per arrivare prima da lei, ma sapevo che la velocità non sarebbe servita e in ogni caso dovevo ancora imparare ad usarle. Mentre correvo sentivo il magone salire in gola, volevo piangere, volevo non fosse vero, volevo urlare. E poi l'ho vista..*
L'inchiostro si confonde con macchie strane come se dell'acqua o delle lacrime vi fossere state versate sopra, vorrei andare avanti a leggere ma le lettere si confondono, cosi salto qualche pagina e ritrovo quella del 8 Giugno dove finalmente le macchie sono scomparse.
*Lei è lì. E' bella come ogni altro giorno, non sorride molto ma i suoi occhi possono raccontare storie non comprensibili al genere umano. Sam mi ha rimproverato ancora dicendo che devo andare da lei ma...ecco in realtà io non voglio, andare da lei costerebbe parlarle di nuovo dopo anni, spaventarla e allontanarla ancora di più di quanto non è ora. Vorrei ricordarle di noi, ma so non lo farebbe. Ricordo i suoi occhi l'ultima volta che mi salutò, ricordo la paura dei miei riflessi nei suoi. Ricordo di aver pensato che l'avrei protetta fino alla fine, eppure avevo spezzato quella promessa. Pensare a quello che lei ha fatto mi...*
Nuove macchie interrompono il discorso e potrei seriamente incazzarmi con Niall che continua a versare dei liquidi sul suo diario, evito il pensiero delle lacrime perchè non lo vedo ragazzo da fontana semplice.
Sfogliando le pagine velocemente ritrovo di sfuggita un elemento che mi fa bloccare qualche secondo, una piccola margherita ormai secca posta tra due fogli e vicino a questa una piccola fotografia di due bambini. Il respiro mi manca riconoscendo le due figure al suo interno. No..non può...non può essere lui.
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Fallen.
CasualeSkyla ha 19 anni ed un passato burrascoso alle spalle che l'ha portata a non fidarsi più di niente e di nessuno se non del suo unico ed inseparabile amico Chris. I due vivono insieme all'amico Brian in un piccolo appartamento le cui mura imprigionan...