5 capitolo

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"Sto bene" gli ringhiai rialzandomi da terra.
"Aspetta ti aiuto!" continuò porgendomi una mano che ovviamente scansai subito.
"Devi smetterla di portare i tuoi amici qua!"
"E perchè?"
"Perchè non è un via vai di drogati qui"
"Chris mi aveva parlato di quanto eri...solare!"
Alzai gli occhi al cielo e mi girai di scatto dandogli le spalle, mantenendo sempre le braccia incrociate sul mio petto.
"Aspetta! Cosa vuol dire 'livello tre'?" gli chiesi un ultima volta.
"Sono cose nostre. Ah ho visto i tuoi giornali del "Trova lavoro" qui intorno, se vuoi un mio amico cerca una cameriera e paga bene!" sorrise poggiando una mano sulla mia spalla.
Si è davvero gentile come ragazzo, ma io non sopporto i ragazzi gentili, cosi scostai velocemente la spalla lasciando che la sua mano penzolasse nell'aria.
"Odio farmi aiutare da te, ma mi serve davvero un lavoro. Allora che bar è?"
"E' qui in fondo alla via si chiama Coffee Shop. Il proprietario è Sam un amico, se vuoi domani ti ci accompagno?"
Volevo sfracellargli quella faccia da perfettino "so tutto io", ma ero seria quando dicevo che mi serviva un lavoro, in qualche modo dovevo trovare i soldi per pagare l'affitto.
Annuì alla sua proposta e mi diressi velocemente in camera mia per chiamare mio fratello Julio, anche se non ci vedevamo mai io e lui avevamo sempre avuto un ottimo rapporto stretto cosi dopo i vari trasferimenti avevamo deciso di tenerci in contatto telefonicamente.
Il telefono squillava a vuoto e dopo dieci volte che tentai di contattarlo ci rinunciai, non ricordo bene quando fu l'ultima volta che mi contattò ma so con certezza che fu tempo fa, anche lui come tanti in quel periodo mi aveva lasciato.
Ovviamente non li biasimo nemmeno io mi voglio stare intorno, sono acida, scontrosa, fredda e odio qualsiasi tipo di contatto fisico, ma non è colpa mia è colpa della mia storia e dei miei errori.
"Vieni a mangiare?" chiese la voce soffice di Chris da dietro alla porta.
"Si dammi un attimo" risposi alzandomi e spegnendo il computer che avevo acceso poco prima.
In cucina Chris e Niall erano già a tavola immersi nel pesce cucinato da Chris, l'odore era davvero invitante e appena vidi il mio piatto un morso mi prese allo stomaco.
Vi era del riso bianco con una sogliola poggiata sopra e del sugo accanto, l'aspetto era davvero ottimo.
Dopo aver fatto i complimenti al cuoco iniziai a mangiare mentre i due maschi parlavano di quanto fosse stata dura la giornata, lanciandomi di tanto in tanto delle frecciatine.
"Ma tu che lavoro fai?" chiese Chris verso Niall.
"Diciamo solo che è un lavoro difficile in cui mi devo muovere molto..Non ne voglio parlare!" rispose frettoloso rimettendo gli occhi sul suo piatto.
"Speriamo solo che non sei un assassino" sarcasticai io in risposta.
"Chi lo sa!" riprese Chris scoppiando a ridere.
"Domani devo invitare dei miei amici. Mi dispiace un sacco so che sono appena arrivato ma è solo per un pomeriggio dobbiamo fare una...riunione di lavoro!" le ultime parole del biondo non mi convinsero molto.
"NO!" urlai all'unisono con il "SI" di Chris.
Ci guardammo tutti e tre per un attimo, io cercavo di attirare lo sguardo di Chris per implorarlo di non far venire quelle persone, solo quei due amici mi avevano fatto accapponare la pelle chissà tutti gli altri.
"Se tu stai in camera tua zitta e buona loro non faranno nulla, anzi se non fai casino gli dirò anche che sono in casa da solo. Ovviamente, Chris, resteranno solo in salotto e li terrò d'occhio io. Sono solo una decina, ma che dico meno!" sorrise lui sventolando le mani all'aria.
"Per me va bene..Sky?" Chris alzò gli occhi.
"Non so da quando in qua ti serve anche la mia approvazione dato che fino ad ora non mi hai chiesto nulla, ma la tua idea mi piace, io non farò rumore ma loro non dovranno osare porre piede in camera mia. Ci siamo intesi?" puntai il coltello che poco prima avevo utilizzato per sminuzzare il pesce e Niall fece un balzo indietro sulla sedia annuendo.
Finì di sistemare la tavola facendo partire la lavastoviglie e dopo aver dato la buonanotte ad entrambi mi diressi in camera mia.
Mi addormentai guardando un film horror, che poi di horror aveva solo gli attori..che facevano davvero paura a recitare.

 "SKY! SKYLA! RISPONDI" urlava tormentata la voce di Chris.
Non riuscivo a rispondere, la mia voce non usciva come volevo, solo un lieve strascichio tra le labbra che moriva al contatto freddo con l'aria della sera.
Ero seduta appoggiata al mio letto e le gambe portate al mio petto.
-Scusa!- pensavo -Scusami Chris!-.
Cercavo di muovere le braccia ma non riuscivo a distogliere lo sguardo dal computer davanti a me, la pagina facebook si ricaricava e ricaricava sotto il mio sguardo pesante e parole, tante parole, venivano fuori, insulti su insulti.
"Ciao Chris" sussurrò la mia voce prima di sottomettermi stanca alla pesantezza che mi opprimeva.

 Balzai di scatto sul letto, la schiena era bagnata e la maglia era attaccata come collante, mi asciugai velocemente con la mano la fronte ma il respiro non tendeva a smettere.

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