50 capitolo

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Guardo prima lui e poi la figura del ragazzo biondo sulla porta, solo quella vista mi fa riprendere del tutto, non sapevo di star sorridendo finché non sento male alle guance e senza che me ne accorga sono già in piedi con il cuore a mille a correre verso di lui.
Vedo il suo sguardo cambiare e un muto terrore gli passa sul volto quando alza le mani per fermarmi ma non riesco ad intuire i suoi gesti in tempo. I suoi occhi sono diversi ma non riesco a coglierne le sfumature e quando mi ritrovo a metà strada tra il letto e la porta sento il dolore lancinante di prima, é come se una lama trapassasse la mia intera figura. Sento le gambe stanche e in poco sono in ginocchio sul pavimento con le braccia intente a coprire il ventre per attenuare il dolore. Sam urla qualcosa a Niall e poi mi riprende portandomi sul letto. Sento ogni centimetro di me pesante e gli occhi si chiudono senza il mio permesso.

[Niall'sPOV]

Appena la vedo piegarsi sento l'aria disperdersi nei miei polmoni e il cuore fermarsi per qualche attimo. É cosi fragile che fa male e vederla a terra dolorante per me fa molto più male. Non riesco a respirare quando Sam mi urla di allontanarmi da lei.
Lei mi gambe si muovono istintivamente qualche passo indietro a una buona distanza perché lei si riprenda.
"Dobbiamo portarla all'appartamento" spiega lui mentre la tiene senza coscienza tra le sue braccia. Dovrebbero essere le mie, le mie braccia.
"Tu, Luke, Calum e Ashton portatela a casa...Zayn e Louis andiamo a trovare quel bastardo" schernisco le parole lentamente e quasi soffoco nella mia autorità.
Tutti mi guardano per un attimo incerti ma poi riprendendosi fanno ciò che ho istruito. Mi immergo nel corridoio alle mie spalle e tutta l'ansia, la preoccupazione, l'amore per quella ragazza si concretizzano riunendosi e trasformandosi in odio puro e rabbia.
Io, Louis e Zayn eravamo ancora alla ricerca di Tom ma quell'enorme edificio era un fottuto labirinto.
"Qui!" Louis urlò indicando un enorme spazio bianco e sporco in cui si alternavano diversi pilastri che portavano al piano superiore. Al centro di tutto questo circolava un vortice rosso di cui la fine era impossibile vedere.
"Oh ecco i miei amici" tumultó la voce di Tom mentre la sua figura usciva dal vortice sul pavimento.
Louis si irrigidì affianco a me e Zayn preparò il pugnale nella mano. Io progettavo mille modi diversi per uccidere quello stronzo.
"Oh Louis quanto tempo" continuó scherzoso.
"Due anni e quattro mesi" tremò la voce del ragazzo in un ringhio di rabbia.
"Beh mi mancavi, sai?" riprese scherzoso il demone.
Louis fece un passo avanti per scagliarli si contro ma lo trattenni per un braccio facendolo ragionare per un minuto.
"Sai...mentre El moriva urlava il tuo nome. Povera sgualdrina" la voce di Tom piena di sarcasmo e le risate che sormontano i pensieri.
Staccai di scatto la mano da Louis, aveva esagerato e poteva attaccare. Louis si mosse veloce scagliandosi su Tom. Ruzzolarono a terra Louis dominava sulla figura esile del nemico e la rabbia la si leggeva sul suo volto.
"Mi ricordo quando la vidí la prima volta, quei capelli lunghi e mori mi scatenarono qualcosa dentro come..." le parole furono stroncate da un pugno di Louis sulla sua mascella che fece si che la testa rimbalzasse sul pilastro accanto.
"Sembra divertente" sogghignò Zayn al mio fianco.
"Molto" risposi stando a guardare la collera di Louis contro il demone.
"Covava da troppo questo rancore..sai dalla volta in cui Tom portò negli inferi la sua ragazza e soprattutto nel limbo della tortura eterna.." la voce mi si affievolí e mi si spezzó al pensiero di quella docile ragazza che anche io avevo conosciuto di vista.
Forse dovrei fermare il mio amico o aiutarlo, non so bene quale delle due ma quello è un fottuto demone e quando siamo tenuti a farlo siamo autorizzati a disintegrarli, e in questo momento vorrei farlo a pezzi con le mie stesse mani.
Il pugno di Louis stava mutilando il volto di Tom e nessuno, fra me e Zayn, si scostó per fermarlo. Lo stronzo meritava una giusta punizione.
"Pugnale" ordinó Louis alzando una mano prima di pulirsi il sangue che gli fuori usciva dal labbro con il dorso della mano.
Io e Zayn ci avvicinammo a lui che si trovava a cavalcioni sul corpo inerme del nemico, la mia rabbia si era trasformata in piena soddisfazione.
"Buon viaggio nell'eterno nulla" rise Louis con fare psicopatico prima di piantare il pugnale nel petto del ragazzo sotto di lui e muoverlo nel punto dove, se fosse vivo, il suo cuore si troverebbe.
"Salutami la tua Sky" rise lui allo stremo delle forze accasciandosi a terra.
Infine le urla del ragazzo riempirono la sala per qualche attimo finché il suo corpo non si disgregó in cenere e lasciando un tremendo odore di bruciato.
"Andiamo" sussurró esausto Louis alzandosi in piedi e affiancandosi a noi.

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