32 capitolo

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"Io invece credo negli angeli e nei demoni e in tutte quelle creature inventate dai Greci! Se ci pensi quella dei demoni è una storia interessante..creature che capiscono che il paradiso non è perfetto come si dice e decidono di distaccarsi. Come se fossero gli unici ad essere riusciti ad aprire gli occhi ed a scorgere la verità. Sembra stupido vero?" chiese imbrazzato menttendosi le mani in tasca e alzando le spalle.

"Beh no. E' tutta una visione un po' contorta ad essere sincera, ma sembra divertente come storiella da raccontare ai bimbi prima di dormire" lo criticai stuzzicandolo.

"E' la verità non è una storiella" rise voltandosi verso di me.

Annuì in modo scherzoso come a prenderlo in giro e rimase per un po' a ridere dicendo che quella era la storia, non lo capivo ma mi faceva davvero ridere il modo in cui si comportava. Era un ragazzo più grande di me di età, aveva i capelli neri corti e un naso...come posso dire...diversamente normale? Era comunque un bel ragazzo soprattutto per i due orecchini neri che indossava e la cannottiera nera aderente che mostrava il suo fisico. Mi raccontò che cantava insieme a dei suoi amici e che aveva sempre amato farlo e per dimostrarmelo si mise a cantare a squarciagola in mezzo alla strada mentre io cercavo disperatamente di zittirlo il più possibile per non fare altre figure, anche se nei dintorni non c'era nessuno.

"Bisogna viversela la vita finchè si è giovani!" urlò saltando in mezzo alla strada.

Scoppiai a ridere e mi coprì ancora di più il volto con il cappuccio per non farmi riconoscere in compagnia di questo strano individuo. Finalmente dopo vari minuti che camminavamo e in cui iniziavo a sospettare se avessi fatto bene a seguirlo la luce di un lampione illuminò la casa che tanto desideravo riscorgere.

"Ok sono arrivata" sorrisi alzando una mano in segno di saluto.

"Io no" conitnuò scherzoso aumentando il passo affianco a me.

Voltai un attimo lo sguardo nella sua direzione osservando il suo sorriso compiaciuto e le mani poggiate con calma dietro alla testa. Che idiota. Accellerai ancora di più fino a trovarmi nel vialetto all'entrata.

"Buonanotte" gli sorrisi frettolosa aprendo il cancello.

"Almeno il numero di telefono? Sai come ricompensa.." scoppiò a ridere poggiandosi sul muretto vicino al cancello.

"Buonanotte" lo ripresi chiudendo il cancello con cautela.

"No dai aspetta.." continuò tra le risate allungando una mano tra i buchi della porta e fermandomi il polso.

"Buonanotte" sorrisi più convinta e strattonando il polso dalla sua presa.

"Il cognome?" continuò come un bimbo che cerca di contrattare con la madre.

"BUONANOTTE" tuonò una voce alle mie spalle staccando la sua mano dalla mia.

Harry? Che ci faceva Harry a casa di Chris a quell'ora?

"Non ci credo! Styles da quanto tempo"  sorrise Tom verso il ricciolo.

"Ed è meglio se ne facciamo trascorrere altro prima che ti spacchi la faccia definitivamente"

"Uh il ragazzo si è un po' agitato"

"Vai Parker qui non ti vuole nessuno" grugnì dandogli le spalle.

"Ma la ragazza si...la ragazza mi vuole, esattamente come mi voleva Eleanor" sorrise appoggiandosi al cancelletto orgoglioso di ciò che aveva appena detto.

Harry alzò i suoi occhi ai miei quasi supplicandomi di dirgli che quello che il ragazzo avesse detto non fosse vero, ma solo una stupida bugia detta all'aria per far aprire la bocca.

"Nessuno ti vuole qui" si mossero le mie labbra quasi non fossero sotto il mio controllo mentre gli occhi verdi penetravano ancora in me.

"Questi trucchetti non funzionano con me Harold, ma ho capito che è meglio se me ne vado. Salutami Louis" un ghignò quasi da brividi comparve sulle sue labbra mentre i suoi occhi si spostavano a me "Buonanotte Skyla".

Alzai una mano ma Harry la prese strattonandomi per il vialetto e portandomi al portone di casa.

"Ti hanno mai detto di non parlare con gli sconosciuti?" sbuffò sedendosi sulle scale di fronte a me.

"Ti hanno mai detto che è un reato entrare in casa di altri?" contraddì sedendomi al suo fianco.

"Infatti io non sono in casa di nessuno" continuò quasi beffeggiandomi.

"Ed io non parlavo con uno sconosciuto" risposi tenendo testa.

"Non sai nemmeno il suo nome!"

"Tom"

"O il cognome!"

"Parker"

"O chi sia!"

"Un ragazzo che abita in questo paesino e che ama cantare con i suoi amici"

"Wow aspetta sai troppo di lui, sarai una stalker" sarcasticò distogliendo i suoi occhi dai miei.

Scoppiai a ridere dal modo in cui si comportava e intravedevo, dalle fossette appena accennate, che stava trattenendo una risata. Gli diedi un buffetto sulla spalla ed anche lui esplose a ridere insieme a me.

"Meglio se entro che è tardi..non mi fa bene parlare con gli sconosciuti" sorrisi alzandomi e porgendogli una mano per aiutarlo.

"Si infatti non è bello prendersi la fama di ladro di ville" sorrise accettando il mio aiuto ed alzandosi nel giro di poco.

"Allora buonanotte Sky" sussurrò portando una mano ad accarezzare il mio braccio e lasciando un bacio sulla mia guancia.

"Buonanotte sconosciuto" risposi alzandomi sulle punte e rispondendo al suo bacio sulla guancia. 

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