18 capitolo

468 24 0
                                    

"Ciao bellissima!" mi sorprese alle spalle Luke all'ora di pranzo.

"Ehi tipo!" gli sorrisi abbraciandolo.

"Allora come sta Liam?"

"Ehmm..credo bene!"

"Sai, siete una coppia stupenda" esultó sorridendo.

Rimasi perplessa da quella frase, noi non stavamo insieme, noi non eravamo una coppia, noi eravamo solo due che uscivano. 'Coppia' quella parola mi girava ancora in testa lasciandosi dietro solo dubbi e confusione.

"Noi non...sai, non siamo una coppia" chiarì schiarendomi la gola.

"Oh" riprese quasi imbarazzato "Ma siete usciti e vi siete baciati e ti ha portato alla vecchia casa..".

Luke si bloccó quasi di scatto mentre i miei occhi rimanevano perplessi puntati nei suoi.

"Aspetta! Come fai a saperlo?" lo bloccai immediatamente.

"Ora devo andare" provó a divincolarsi e ad allontanarsi.

"Luke..."

"Skyla..."

"Parla!" lo incitai in tono piú minaccioso.

"Ora devo sul serio and.." provó ad arretrare ma lo fermai all'istante.

"Luke!" quasi urlai il suo nome nel mezzo del ristorante.

"Siamo amici, ok? É logico che ci raccontiamo le cose quando usciamo con delle belle ragazze, ma non mi ha detto nulla, solo che siete andati alla vechia casa!" le parole uscirono in un unico fiato.

Non sapevo esattamente cosa pensare, mi dava fastidio il fatto che raccontasse le nostre cose in giro, lo odiavo. Almeno non aveva parlato di dettagli, non vi erano stati dettagli importanti ma anche se ci fossero stati spero li avrebbe tenuti per se.

"Va bene" lo rassicurai ridendo all' agitazione che lo aveva preso.

"Ti prego non gli dire che te l'ho detto, mi ucciderebbe!" quasi mi supplicava.

Lo rassicurai ancora e lo lasciai andare con la sua ragazza. Liam non aveva ancora risposto al mio messaggio di 'buongiorno', cosi provai a chiamarlo.

Primo squillo.Secondo squillo.Terzo squillo.Numero irraggiungibile.

Primo squillo.Secondo squillo.Terzo squillo.Numero occupato.

Era chiaro che mi stava evitando dalla quarta telefonata senza risposta. Gli lasciai un messaggio chiedendogli come andava e cercai, o perlomeno provai, a non pensarci.

Il pomeriggio fu piú duro del solito, Sam mi disse che era la festa di non so quale santo e per questo vari pellegrini si fermavano di li, io peró per "vari" non avevo capito centinaia di persone.

Tornai a casa la sera che ero distrutta, Liam non mi aveva risposto e nemmeno mi aveva richiamato, provavo a non essere la tipa assilante e rompicazzo che dopo un bacio non ti molla piú ma una giornata intera ad ignorarmi non era poco.

"Ehi stupendo!" sorrisi a Chris appena entrai in casa.

"Sky!" rispose.

Presi di fretta una maglia dall'armadio e tornai sul divano dal mio migliore amico.

"Io e Niall abbiamo appena ordinato le pizze, per te wurstel e patatine, giusto?"

"Tu mi conosci troppo bene!"

"Perchè ti voglio troppo bene!" imitó la mia voce ironizzando.

Gli tirai un buffetto sulla spalla e mi appoggiai ad essa poco dopo, il lavoro mi aveva sfinito ed era solo il terzo giorno.

"Ciao Sky!" mi sveglió Niall entrando in salotto.

Aveva dei semplici calzoncini da basket neri con le rifiniture rosse e l'elastico delle mutande di Calvin Klein spuntava da questi. Era spettinato e aveva gli occhi assonnati, quando si portó una mano tra i capelli riuscì a scorgere i suoi muscoli muoversi sotto la pelle bianca e nuda.

"Mettiti una maglietta, pervertito!" scherzó Chris facendo ridere entrambi.

"Le donne mi preferiscono cosi!" continuó Niall.

Si mosse lentamente, forse perchè era da poco che era sveglio, e ci raggiunse sul divano. Avevo la testa poggiata sulle gambe di Chris e per non farmi spostare Niall alzó le mie sedendosi sotto ad esse, era fastidioso ma allo stesso tempo confortante sentire il suo tocco e le sue lievi carezze sulle mie coscie.

"La pizza dovrebbe arrivare a poco!" ci chiarì poco dopo.

La tv restava accesa su mtv music e Niall tendeva a criticare ogni video mentre io criticavo la precaria bravura dei cantanti emergenti. La porta suonó poco dopo e tra noi tre inizió quasi una corsa al "primo che arriva vince".

Allungai una mano e riuscí ad aprire la porta mentre gli altri due si scontravano contro di me.

"Salve!" sorrise imbarazzato il fattorino verso Chris.

"Ehi!" quasi urlai io.

Lo riconoscevo era Jay, un mio vecchissimo amico, ci frequentavamo da piccoli e la nostra compagnia era davvero unita, nei suoi occhi ricordai tutte le supidate fatte insieme, una volta lo portai a casa mia perchè avevamo una specie di storiella e li incontrò Chris.

"Grazie" mi interuppe Chris lanciando un occhiataccia a Niall.

"Ehi Jay!" continuai scrollando una mano in aria.

"Tu eri..." continuó quello che un tempo ritenevo amico.

"Un cliente!" sorrise Chris fermando la sua frase.

Non capivo perchè gli occhi di Jay restavano in quelli di Chris e non si spostavano verso di me. Niall mi circondó in un abbraccio scherzoso per i fianchi e mi alzó letteralmente trascinandomi indietro.

"Ehi Jay!" continuai tra le risate provocate dal solletico di Niall.

Chris sbattè la porta e ci raggiunse con i cartoni di pizza, mentre la mia risata non trovava fine tra le dita del biondo.

"Cosi urli agli sconosciuti!" scoppiò a ridere Chris quando arrivò al divano.

"Quello era Jay, un mio amico! Non ricordi?" gli spiegai appena mi divincolai dalla presa solare di Niall.

Fallen.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora