16 capitolo

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Oh no..non lui!
"Ehi ragazzi" urlò la figura avvicinandosi fin troppo per me.
"Liam andiamo sei peggio di una femminuccia, ci avrai messo si e no un' ora per prepararti!" scherzò Luke abbracciandolo.
I ragazzi rimasero qualche minuto a salutarsi e ad insultarsi ridendo, era divertente come dei "colleghi" potessero avere un rapporto cosi stretto, chissà forse un giorno io e Cèny avremo lo stesso rapporto, o forse è meglio di no.
"Io vi raggiungo fra dieci minuti!" sorrise Liam al gruppo stringendomi una mano per avvertirmi che invece io sarei rimasta con lui.
Strattonai la mano dalla sua stretta per qualche secondo ma lui era troppo forte ed io troppo stanca, cosi sorrisi agli altri restando immobile al fianco di Liam.
"Ti prego Sky lasciami spiegare...."
"Non c'è nulla da spiegare!"
"Si invece. Mi sono comportato da stronzo, il punto è che..."
"Smettila Liam, l'ho già dimenticato!"
"Ma io no. Io non l'ho dimenticato. Ad essere sincero non riesco nemmeno ad allontanarti cinque secondi dai miei pensieri. Non dovevo trattarti cosi sono stato impulsivo, non ho pensato ed ho sbagliato. Tu sei una rosa, sei fragile e lo posso notare dai tuoi occhi stanchi ma appena qualcuno ti si avvicina tiri fuori le spine per allontanare le persone, avevo paura...avevo paura di tagliarmi con le tue spine ma ora capisco che non c'è dolore più atroce che non averti. Ti prego..perdonami" finì Liam che nel frattempo aveva stretto anche l'altra mia mano.
Non sapevo cosa dire, i suoi occhi entravano nella mia mente spazzando qualsiasi tipo di pensiero, la sua stretta ancora mi confortava ed il suo sorriso, ormai scomparso, già mi mancava.
Le parole non le trovavo ed anche se le avessi trovate le mie corde vocali erano troppo incantate per emettere suoni cosi lasciai che i miei gesti parlarono per me. Mi avvicinai di più a quel dolce ragazzo dai capelli castani e chiudendo gli occhi gli lasciai un lieve bacio sulle labbra, sentendo sotto il mio tocco le sue che andavano a formare un sorriso. Che diamine di ragazza stupida! Fino a ieri sera mi stava spintonando al portone d'ingresso facendo a pugni con il mio coinquilino ed ora lo stavo...baciando? I suoi occhi peró erano cosi pentiti dei suoi gesti che mi avevano rapito.
"C'è una festa che ci aspetta" sussurrai al suo orecchio mordendomi un labbro.
Mi lasciai trasportare da Liam dato il fatto che io non sapevo ne dove stava la casa di Michael ne soprattutto chi fosse questo Michael.
"Non ti preoccupare ci siamo quasi" mi sorrise voltandosi verso di me.
"Ecco..in realtà io non ne ho più voglia!" gli risposi dopo qualche minuto per prendere coraggio, lo avevo perdonato ma la reazione dei suoi gesti mi spaventava ancora.
"Perchè?" chiese incredulo fermandosi poco più avanti a me.
"Io odio le feste. Ero venuta a questa per divertirmi un po', per liberare la mente da ciò che tu mi avevi fatto ma ora non serve più. Ora non voglio più andarci" conclusi facendo un passo indietro e staccando la mia mano dalla sua.
"Ok. Che vuoi fare allora?" deciso si fece verso di me con sorriso che addolciva i suoi gesti.
Mi sorprese la sua risposta, ero convinta che mi avrebbe urlato addosso o chissa cos'altro ed invece non era cosi, mi aveva capito.
"Ho voglia di churritos!" sorrisi sporgendomi a lui.
"Churritos? E dove li troviamo alle undici di sera dei Churritos?" rispose divertito guardandosi intorno.
"Dietro l'angolo c'è un bar spagnolo che li vende!" gli presi una mano come per supplicarlo amorevolmente di andare.
Liam annuì poco convinto e si fece questa volta trasportare da me, nel tragitto notai il suo cambiamento, era più cordiale e non più sicuro e scontroso come la scorsa volta, era più dolce e protettivo nei miei confronti. Il bar era poco affollato ma manteneva comunque quell'aria di lusso che aveva sempre avuto, in tutti quegli anni che ci andavo.
"Due churritos!" spiegai alla cameriera che si presentò subito al nostro tavolo.
"Facciamo uno grande da dividere" propose la cameriera osservando le nostre mani incrociate.
Sorrisi e sentì le guancie arrossarsi mentre Liam faceva lo stesso, non eravamo una vera e propria coppia ma vedere che le altre persone ci consideravano tale mi imbarazzava.
"Mi dispiace per la festa e per questo Michael, forse ci tenevi!" mi scusai subito appena la cameriera ci lasciò.
"Assolutamente no. Lui è un cazzone che da una festa al giorno, in realtà mi aveva invitato Luke per darmi la possibilità di parlare con te.."
Il pensiero che Liam fosse venuto solo per me mi faceva andare in confusione ogni più piccolo pensiero, non sapevo come dovevo sentirmi ma la confusione ed il rossore alle guance lo sapevano benissimo. Il piatto enorme di churritos seguito dal bicchiere di cioccolato arrivarono in poco tempo e ridendo e parlando lo finimmo nel giro di secondi. Liam non aveva mai provato quel dolce e osservare la stupefazione nei suoi occhi era stupendo, anche quando il suo sorriso si allargava quando gli rubavo di mano qualche pezzo. Sentì il telefono di Liam vibrare più volte ma dopo aver controllato il nome mi disse che non era nulla di importante e lo spense definitivamente scocciato da quelle chiamte, pochi secondi dopo anche il mio vibrò.
*Stai bene? Liam è con te? Devo venirti a prendere? Perchè non sei alla festa?*
Il messaggio era di Niall.

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