30 capitolo

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"Allora..rilassata?" mi chiese Chris quando rientrai in casa.

"Certo gli sorrisi raggiungendolo in cuicina per abbracciarlo.

Dopo aver parlato per un po' del magnifico monte che casa sua nascondeva decisi di tornarmene in stanza per farmi una doccia dato che avevo sudato come non so. Il getto ero rotto e optai per una vasca rinfrescante, rimasi a mollo per ore prima che la voce calda del mio migliore amico mi ricordasse che la cena era pronta.

Mi asciugai i capelli velocemente e li lasciai cadere sulle spalle ancora mezzi bagnati, l'aria ed il tempo avrebbero fatto il loro lavoro, presi una maglia larga nera e dei calzoncini bianchi e raggiunsi la sala dove Chris e sua mamma mi aspettavano per mangiare.

"Buon appetito!" sorrisi cordialmente sedendomi ed osservando con occhi da predatore la fantastica cena preparata dalla signora.

"Niall?" chiesi indicando la sedia vuota al mio fianco.

"Te ne parlo dopo" fu veloce Liam ritornando sulla sua fetta di arrosto.

Rimasi un attimo perplessa dalla sua risposta ma cercai di andare oltre chiedendogli dopo che cosa volesse dire. La cena fu ottima ovviamente, e la mamma di Liam ci salutò poco dopo per andare a letto, diede un bacio sulla fronte al figlio chiamandolo "rotolino" che da quel che avevo capito era il suo soprannome, ed io come una deficiente scoppiai a ridere.

"Dimmi rotolino..." iniziai mentre entrambi ci sistemavamo sul divano.

"Skyla non sei divertente!" protestò mettendo il broncio.

"No seriamente, perchè Niall non c'è?" continuai fermandomi sul suo petto.

"Ecco ha avuto un problema. Mi ha chiamato poco fa e non sono riuscito a dirtelo perchè eri in vasca. Niall ha avuto un trasferimento a lavoro se ne va a New York. Ha detto che è stato improvviso e che gli dispiace, è tornato all'appartamento a prendere le sue cose e parte domattina" mi spiegò.

Rimasi ferma immobile, una statua...una statua di ghiaccio. Come era possibile? Perchè non me ne aveva parlato o anche solo non mi aveva salutato?

"Beh era solo un coinquilino nulla di che" mentì "Ce ne troveremo un altro come il tipo asiatico che ti piaceva tanto!"

"Tu l'hai fatto scappare quando hai urlato dalla tua stanza 'a morte i cinesi' quello ora ha il terrore di guardarmiin faccia quando siamo a scuola!" scoppiò in una fragorosa risata.

Risi con lui al ricordo di quella giornata, ma la mia risata non era piena, era spezzata dal dolore che la perdita di quel biondo mi aveva causato.

Eppure era cosi stupido, chi stava male per la scomparsa di una persona che conosceva da appena una settimana? Di un semplice coinquilino?

Sossi la testa cercando di scacciare quei pensieri e tornai ad ascoltare Chris che nel frattempo aveva ripreso tranquillamente la conversazione.

"Un mio amico stasera da una festa. Che ne dici se ti ci porto?" mi chiese lui ridendo ancora per il pensiero del coinquilino perso.

"Non conoscerò nessuno Chris" protestai.

"Ti starò accanto, te lo giuro" sorrise quasi implorandomi.

"A che ora è?"

"In realtà è già iniziata..Mi ha scritto ora per messaggio!"

Il suo sorriso enorme e gli occhi da cucciolo ferito mi fecero cambiare idea costringendomi a seguirlo, non ne avevo proprio voglia alla fine non stavo benissimo, ero stanca ma non fisicamente.

Presi le scarpe in camera ed aspettai che Chris si cambiava, lui ci teneva a far colpo dei suoi amici mentre io me ne fregavo altamente, nemmeno mi ero truccata, ma questo poco importava per me.

"Andiamo" sorrise il mio amico uscendo dalla stanza con dei semplici jeans blu scuro e una camicia elegante bianca aperta appena sui primi bottoni.

Lo seguì in macchina e il tragitto fu relativamente breve, non osservai la strada perchè i miei occhi erano puntati verso il telefono che reggevo tra le mani in attesa di una qualche forma di addio da parte di Niall, che questa fosse un messaggio, una telefonata o solo uno squillo. Nulla arrivò e mi sentì una stupida ad aspettare.

Chris si fermó in una stradina poco affollata e a pochi metri intravedevo la cosa piena di luci e di rumori dove probabilmente sarebbe stata la festa.

"Reggiti o qui ti perdi!" mi sorrise Chris porgendomi una mano nell'attessa che l'afferrassi.

Mi strinsi il più possibile a lui mentre un alone di fumo iniziava già a circondarci e il rumore cominciava già a penetrarmi i timpani. La casa era colma di persone e Chris le salutava tutte e dal tono con cui dialogava capivo che era da molto che le conosceva, forse anche loro cresciuti con lui fin da piccoli. Io restavo indisparte sorridendo qualche volta ai ragazzi che perplessi chiedevano chi fossi mentre Chris spiegava che ero solo una amica.

"Beh ma allora presentacela" continuò con voce carica e con un tono pervertito, un suo amico che si aggiunse a noi poco dopo nella cucina.

"Smettila Tom" ringhiò Chris al mio fianco.

"Vedo che chi non muore si rivede!" sorrise il ragazzo alto dai capelli neri ed il volto segnato da varie cicatrici quasi invisibili.

"Parker non hai di meglio da fare?" continuò un nuovo ragazzo aggiuntosi nella combricola.

"La miglior cosa da fare ce l'ho davanti agli occhi" sorrise malizioso nella mia direzione.

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