33 capitolo

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MI diressi in camera mia ed iniziai a prepararmi la borsa del momento che la mattina dopo sarei dovuta partire presto per tornare al lavoro. Lasciai fuori un cambio ed il pigiama che infilai subito, chiamarlo tale era stupido dato che era costituito solo da un maglia extra large di Brian che mi copriva fino allle ginocchia. Mi immisi sotto le coperte ed impostai la sveglia, pensare che mi dovevo svegliare alle sei di mattina quasi mi faceva sentire male.

La musichetta partì prepotente nelle mie orecchie all'ora che io avevo stabilito la notte prima, ricordandomi della maledetta sveglia che mettevo per andare scuola. Scesi dal letto e mi preparai in poco tempo, dopo una doccia veloce raccolsi i capelli in una coda di cavallo alta e infilato il pigiama nello zaino mi diressi, con le Vans in mano, in salotto. Appoggiai lo zaino sul divano e le scarpe per terra e cercai segni di Chris per tutto il piano inferiore, raggiunsi la sua camera socchiudendola appena e lo trovai completamente addormentato sul letto in una posizione buffa.

"Chri" bisbigliai al suo orecchio scuotendolo.

"Mm?" rispose tenendo gliocchi chiusi.

"Mi devi riportare a casa io devo lavorare" continuai divertita dal suo cipiglio assonnato.

"Le chiavi sono li. Vai tu, io ti raggiungo stasera" continuo sbiascicando le parole.

"No Chris non ho la patente!" risposi ridendo.

"Non ti beccherà nessuno, dai!" sbuffò ponendo la testa dolorante dal post-sbornia sotto il cuscino.

Sapevo che quando era in quelle condizioni non potevo discutere con lui cosi lo ignorai alzandomi arrabbiata e tornando in salotto, camminai per un po' avanti e indietro irritata dalla situazione. Non era per la paura di essere beccata senza patente ma per la paura di non saper guidare, prima che Brian se ne andasse mi aveva insegnato qualcosa ma giusto come metterla in moto e come fare benzina, questo era tutto ciò che sapevo fare. L'unica cosa che mi venne in mente fu forse la più sbagliata.

-Per caso sei sveglio?- inviai un messaggio ad Harry in cerca di aiuto.

Il giorno prima mi aveva accennato che doveva scendere per andare a trovare Louis quella mattina ma io non ci avevo fatto molto caso.

-Si certo sto partendo perchè?- mi rispose poco dopo.

-Se non disturbo posso chiederti un passaggio?-

-Tra cinque minuti sono da te-

Ero sollevata che lui fosse cosi disponibile, ad essere sincera anche preoccupata dal salire sulla macchina di uno sconosciuto ma che ci potevo fare? Al massimo sarei morta, nulla di che.

La range rover nera si accostò davanti al cancelletto ed io vi salì velocemente. Al posto di guida c'era un Harry chiaramente addormentato, aveva la maglia della sera prima ma indossava dei jeans blu scuro anche quelli strappati, non portava alcuna fascia tra i capelli e questi gli davano un aria..."selvaggia". Il suo sorriso era assonnato ma comunque enorme e gli occhi inniettati di rosso esprimevano che si era appena svegliato.

"Mi dispiace, Harry. E' che Chris non mi ha voluto accompagnare probabilmente è ubriaco ancora dall'altra notta" incominciai subito allacciandomi la cintura di sicurezza.

"Non ti preoccupare. E comunque devo passare da casa tua perchè Louis abita li vicino" rispose gentile e rimettendo in moto la macchina.

Per la prima parte del tragitto mi addormentai, fu un qualcosa di cui nemmeno mi resi conto ma verso metà fui risvegliata dalla scomodità di quei sedili in pelle rigidi.

Harry mi raccontó un po' della sua vita soffermandosi sulla sua lunga amicizia con Louis, Niall e gli altri ragazzi. A volte si fermava a pensare mentre parlava ed un enorme sorriso gli compariva in volto. Era forse una delle persone piú socievoli che avessi mai incontrato, era dolce e parlava a piú non posso mentre una mano era fissa sul volante e l'altra appoggiata al finestrino gli reggieva la testa. L'autostrada era deserta, quasi sembravamo estraniati dal mondo. Aveva una risata contagiosa ma mai quanto quella di Niall. Dovevo smetterla di paragonare ogni cosa al biondo.

"Eccoci" esultò Harry parcheggiando la macchina sotto casa mia.

"Grazie mille Harry. Ti devo un favore" risi alzando la mano e scuotendola.

Salí velocemente in casa e mi cambiai raggiungendo il coffe shop a pochi metri da casa mia. La città è più desolata del solito ed il freddo punge ancora la mia pelle nuda, solo attimi dopo mi rendo conto di indossare ancora la felpa di Niall.

La giornata passò più veloce del solito, Chris mi avvisò che sarebbe arrivato la mattina dopo ma per il resto non ebbi più sue notizie, la ragazza continuava a raccontarmi del suo week end romantico con Luke ed io non avevo nemmeno la forza di zittirla. Tornai a casa prima del solito perchè Sam non c'era e notando che non entravano più clienti ci prendemmo mezz'ora per noi e chiudemmo prima.

La casa era desolata, nemmeno un rumore o un semplice battere di porte, la tv spenta, la voce di Chris assente e la risata di Niall vuota. Non avevo nemmeno fame, mi tolsi direttamente il completo da cameriera indossando una maglia e quella felpa...quella maledetta felpa che non riuscivo più a staccarmi di dosso. L'odore di Niall mi innondava di calma ricordandomi tutti i momenti in cui le sue braccia mi avvolgevano delicatamente.

Bussarono alla porta, e fui un attimo presa di sorpresa dal momento che non aspettavo nessuno, mi alzai sulle punte per vedere dallo spioncino e scorsi la capigliatura disordinata di Niall.

"Ben tornato!" sorrisi aprendo la porta e ri dirigendomi verso il divano.

"Chris ti ha parlato del mio trasloco?" mi bloccó subito riferendosi a New York.

"Si me lo ha detto...Hai dimenticato qualcosa?" chiesi voltandomi nella sua direzione.

"No, ma l'aereo parte domani" continuó aggiungendomi sul divano.

Rannicchiai le gambe al petto per fargli spazio e mi sdraiai ancora su un lato del divano mentre lui mi seguí e si sedette ai miei piedi togliendosi le scarpe. Passammo la serata a guardare i film alla tv finchè distrutta non mi diressi alla mia stanza salutandolo un ultima volta ed augurandogli la buonanotte.

Ragazze scusate il ritardo ma la

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