"A Chris ho provato a scrivergli più e più volte ma sembra sempre occupato. Se ti può far stare meglio oggi posso passare a vedere al vostro appartamento. Forse avrà rotto il telefono" si propose subito Tom tornando in piedi.
"Se non fosse un disturbo, volentieri. Vorrei tornare nel mio letto al più presto" lasciai che uno sbuffo di risata percorresse le mie labbra e lui seguì con un sorriso.
"Allora vado ora...sono già venuto da voi quando Niall aveva fatto quella specie di 'riunione' qualche settimana fa, quindi so come orientarmi. Dovrei tornare per cena, in tanto di consiglio di riposarti la guarigione dal veleno di demoni è molto lenta"
"Okay. Tom...grazie, davvero per tutto"
Lasciai che quelle parole fluttuarono nel silenzio tra noi e poi con un ultimo gesto della mano mi salutò chiudendosi la porta alle spalle e facendomi perdere la visione della sua figura.
'Veleno di demone' parole che ancora giravano tormentosamente nei miei pensieri. Era tutto cosi surreale e cosi non vero, come potevano esistere quelle figure cosi antiche?
Ma lo avevo visto, era davanti a me, era orribile e informe, e Niall...sentivo ancora l'aria gelida passarmi tra al pelle mentre i miei piedi erano lasciati soli a penzolare, sentivo ancora le sue braccia forti stringermi al suo petto, il sussurro dolce lasciato dallo sbattere delle sue ali, tutto cosi surreale ma cosi magicamente perfetto.
Nella dispersione dei miei pensieri qualcosa mi fece distrarre, era un rumore molto leggero, come quando un telefono vibra insistentemente, mi alzai con la forza delle braccia mentre ancora dal bacino in giù non sentivo nulla.
Allungai una mano verso il comodino di mogano affianco al mio letto, sentendo subito al tocco che era freddo, c'erano varie magliette sparse che probabilmente appartenevano a Tom, spostandone alcune ritrovai il mio telefono sotto.
Lo presi all'istante mentre la vibrazione persistente di pochi attimi fa svaniva facendo comparire la scritta "chiamata persa". Sullo schermo mi colpì immediatamente l'orario che segnava l'una di pomeriggio, quindi avevo fatto colazione a pranzo? Ottimo. Sbloccando lo schermo ciò che lessi mi destabilizzò.
Vi erano 34 chiamate senza risposta da Chris e una ventina di suoi messaggi, e insieme una cinquantina di chiamate di Niall con altrettanti messaggi. Probabilmente da li a poco sarebbe esploso per il troppo vibrare quel telefono.
Composi velocemente il primo numero che mi venne in mente, Chris.
-SKYLA...Skyla come stai?- urlò Chris dall'altro capo appena i bip elettronici finirono.
-Chris? Come mai non rispondevi al telefono?-
-Io? Skyla sei tu che sei sparita!-
-No ascoltami Tom mi ha detto di aver provato a chiamarti e..-
-Tom? Skyla chi è Tom?-
La voce di Chris si ruppe al finire di quella frase con un secco bip sonoro e notai che era stato lui a far cadere la linea.
Stavo provando a rifare il numero quando mi sopraggiunse una nuova chiamata.
[Niall'sPOV]
Lo stregone ancora non mi aveva chiamato e sentivo la testa eplodermi, giravo nervosamente per casa e dal giorno prima non avevo ancora toccato cibo, ero agitato e non avevo la forza di prepararmi qualcosa. Chris era pallido e tentava costantemente di chiamare Skyla ma ogni volta che partiva la segreteria i suoi occhi perdevano lucentezza.
"Skyla" Chris urlò al telefono alzandosi in piedi dal divano e non so come i miei piedi si erano già mossi propensi verso lui.
Non ascoltai bene la conversazione ma fu quando Chris pronunciò il nome di Tom che persi il controllo. Presi di prepotenza il telefono ma nella colluttazione il telefono cadde aprendosi in tre.
"COGLIONE" urlò Chris inginocchiandosi sul telefono provando a ricomporlo.
Presi velocemente il mio cellulare e composi il numero che ormai si era impresso nella mia mente.
"Niall?" la sua voce era tenue come ricordavo e non preoccupata.
"Skyla? Sky come stai? Dove sei?" mi sentivo, cosi patetico e cosi impaurito.
"Voglio...voglio parlare con Chris"
"Ma Sky io..io ci sono e.."
"Voglio parlare con Chris"
Potevano quattro semplici parole spezzare definitivamente il cuore di un angelo?
"Ti prego" sibillò ancora.
Lasciai in vivavoce e passai il telefono a Chris che me lo strappò velocemente dalle mani e iniziò a parlare.
"Dove sei? Racconta!" incominciò lui.
"Non lo so, Tom mi ha aiutata. Ha parlato di veleno di demone. E' davvero dolce e mi ha aiutato. Non posso muovermi e..." il rumore bombardò dal piccolo telefono, un rumore di rottura e schianto.
Io e Chris urlammo all'unisono il nome della ragazza ma dal telefonino non proveniva che un tremendo silenzio.
"Chi cazzo è Tom?" sbottó lui urlando.
"Io non lo so, non lo so..." mi persi nei miei pensieri alla ricerca di quel nome.
TOMPARKERquel nome alleggiava come un insegna al neon nella mia mente.Non poteva essere lui, no non poteva.
Mi lasciai andare sul divano alle mie spalle e immersi le mani nei capelli, non riuscivo a immaginare quel mostro con la mia Sky. Sentì gli occhi iniziare a bruciare e non ci volle molto prima che le lacrime seguirono il contorno del mio volto.
Avevo la nausea al solo pensiero che lui la toccasse, mi sentivo uno schifo pensando che potevo fare ben poco.
"Niall chi è!" urló quasi disperato Chris.
"Non una brava persona" sussurrai ripensando al mio amico Louis.
"Cosa vuol dire?" la voce del ragazzo tesa in procinto di rompersi.
"Un demone, Chris. È un demone" buttai fuori tutto d'un fiato.
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Fallen.
De TodoSkyla ha 19 anni ed un passato burrascoso alle spalle che l'ha portata a non fidarsi più di niente e di nessuno se non del suo unico ed inseparabile amico Chris. I due vivono insieme all'amico Brian in un piccolo appartamento le cui mura imprigionan...