Allora prima di leggere questo capitolo prendete un respiro profondo...poi capirete perchè.
Ed ora BUONA LETTURA stupende :)
Rimango paralizzata davanti al calendario non sapendo bene come comportarmi, giro lo sguardo ma non trovo altri indizi finché voltandomi e osservando quella mia figura inerme a piangere davanti al computer noto la maglietta bianca, noto le gambe e noto finalmente la posizione in cui é il computer. Gli incubi. Sto vivendo tutti quegli incubi che mi hanno tormentato ma ora osservo il tutto in terza persona e non più in prima.
Scorro lo sguardo lungo la stanza e nulla é davvero cambiato. Tutto uguale. Tutto come lo ricordo.
Un urlo di me esamine mi fa riprendere e mi volto a guardarmi. Gli insulti continuano a provenire dal computer mentre un video viene mostrato, un video che non ricordavo. Un video dove ci sono io...io e Sean....io e lui in quel bosco. Sento un groppo in gola e mi convinco a voltarmi per non continuare la visione. L'altra me é ancora seduta le gambe strette al petto, i singhiozzi smuovono il suo intero corpo. Voglio urlare ma non ci riesco, vorrei fare qualcosa ma so che non posso.
La figura si alza, gli occhi ormai esamini dalla tristezza, le lacrime ormai copiose sul volto, il rossore che le prende il volto intero. Perché non riesco a ricordarmi di questo? É forse un nuovo incubo?
Si alza e noto che cerca in un cassettone e non capendo provo a muovermi ma lei prendendo qualcosa di fretta ritorna alla sua postazione.
Le gambe lungo il corpo, la maglia bagnata dalle lacrime, il dolore urlato dal suo silenzio, gli occhi distrutti da una vita che non meritava...e in attimi ciò che mai mi sarei aspettata.
La lama corre veloce sulle sue braccia ma non più orrizontalmente come era solita...ora il suo corso é verticale, ora il sangue é più abbondante, ora fa più paura.
Un taglio su un braccio. Un altro sull'altro. Un urlo smorzato. Una stanchezza troppo pesante. Una vita da buttare. Una ragazza distrutta.
Le gambe cedono ed eccomi. In ginocchio senza forze, accanto a una me che lentamente si sta lasciando andare. Dovrei fare qualcosa ma so che non posso e il dolore dilaga nel mio petto.
I suoi occhi pesanti cercano di rimanere aperti mentre il sangue scorre lungo la maglia sporcandola. Ecco il sogno. Ecco l'incubo. Ecco ciò che avevo visto in una notte troppo movimentata. Ora é reale. Ora tutto sembra vivido.
La porta inizia d'improvviso a sbattere. Calci, pugni e chissà cosa altro sbattono ripetutamente sulla porta e infine eccola...la voce del mio migliore amico che disperata si fa strada tra i muri. Lo sento chiamarmi, lo sento urlare più forte che mai. Mi volte un ultima volta, ora l'altra me é ormai troppo stanca, gli occhi chiusi e le labbra che si muovono impercettibilmente.
"Ciao Chris" bisbigliano le labbra stanche.
Mi alzo correndo e chiudo gli occhi quando sorpasso la porta di legno sentendo brividi lungo il corpo. Quando li apro nuovamente osservo il mio migliore amico che si scaglia sulla porta. Gli occhi gonfi e rossi, i pugni sempre più forti e il respiro sempre più corto. Vorrei fermarlo, vorrei calmarlo, vorrei fare così tanto in questo momento anche urlare se avessi fiato in corpo.
Dopo un rumore sordo noto il corpo del mio amico sfuggirmi da davanti, ce l'ha fatta, ha sfondato la porta.
Porto una mano al muro osservando la scena che si compie davanti a me. Troppo dolorosa perché riesca a reggermi in piedi. Chris è lì, piange disperato e urla il mio nome come mai ha fatto. Mi stringe al suo petto tanto forte che sarei potuta essere una nuova parte di lui. Quella figura che sono io però non risponde alle grida del ragazzo tanto disperato, quella figura non reagisce ma lui non si da pace, la voce è ormai sparita ma le lacrime copiose e lo sguardo distrutto restano sul suo volto. Il sangue ora sporca anche il mio migliore amico che però non sembra rendersene conto.
Io sono sdraiata a terra, Chris mi stringe come a non volermi lasciare andare, entrambi distrutti per motivi diversi, due anime che si scambiano lacrime di rimpianto, due anime che cercano dei pezzi del proprio puzzle persi per sempre, due persone distrutte. La scena che ho davanti fa davvero male, vedermi così ma soprattutto vederlo così mi distrugge letteralmente. Crollo in ginocchio non sapendo ormai cosa fare. Chris culla quella figura esamine mentre le sussurra non so cosa nell'orecchio, è lontano ma non so come riesco a sentirlo distintamente vicino al mio orecchio, come se stessi ricordando.
"Ci ho provato...ho provato a proteggerti così tante volte. Avrei dovuto fare di più. Avrei dovuto fare così tanto. Perdonami Sky, perdonami" la voce stanca, chiaramente distrutta.
Mi avvicino trascinandomi un po' sul tappeto e quando sono vicino ad entrambi noto il mio petto fermo, il volto pallido, il corpo inerme.
Sono andata.
Sono morta.
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Fallen.
RandomSkyla ha 19 anni ed un passato burrascoso alle spalle che l'ha portata a non fidarsi più di niente e di nessuno se non del suo unico ed inseparabile amico Chris. I due vivono insieme all'amico Brian in un piccolo appartamento le cui mura imprigionan...