8 capitolo

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"Chi hai conosciuto?" continuò digrignando i denti cercando di restare calmo.
"E a te cosa importa?" risposi dirigendomi verso la mia stanza senza guardarlo.
Passò velocemente tutto il salotto afferrandomi per il polso e tenendomi ferma alla sua stretta mentre sentivo che piano piano la mano iniziava a pizzicare.
"E' una cosa seria Skyla! Chi hai incontrato? Cosa ti ha detto?" la voce si faceva di toni sempre più alti e gli occhi sempre più cupi.
"Lasciami idiota mi fai male!" gli urlai dandogli un pugno sul petto con la mano libera.
"Parla!" insistette.
Iniziai sul serio ad avere paura, non avevo mai affrontato una situazione del genere e la mia sfrontatezza non serviva affatto, Chris non c'era e stavo per crollare a piangere.
"Il tuo amico Liam, sai quello alto, con i muscoli da paura?" sorrisi maliziosamente cercando di nascondere le lacrime dietro i miei occhi. Allentò subito la presa e il sangue riprese la sua circolazione verso le dita.
"Liam Payne?"
"Il cognome non lo so..ma ho il numero.."
"Che cosa ti ha detto?"
"Che ci vedremo presto! Geloso idiota?"
"Di lui?" trattenne con uno sbuffo una risata "Mai e poi mai!"
"Beh bene perchè penso che lo chiamerò per chiedergli di uscire!"
"Attenta Sky...dietro le facce più buone si nascondo i demoni più crudeli"
"E tu sei un demone Horan?" i suoi occhi si spalancarono al suono del cognome, fu divertente la sua faccia spaesata.
"Mai quanto te" trattenne un sorrisetto scemo.
"Vestiti ti porto a trovare lavoro!" urlò poco prima che raggiunsi camera mia.
Mi ero totalmente dimenticata del "colloquio" che Niall mi aveva trovato.
"Prendo le vans" sbuffai continuando a camminare.
"Tu non vieni vestita cosi!" mi incitò sedendosi sul mio letto ed osservandomi.
"Da quando in qua mi dici cosa devo fare?"
"Da adesso!"
"É già troppo tempo!"
"Sarà un ottimo posto e le persone li sono eleganti!" la sua voce si alzava ad ogni parola e non mi piaceva.
"Non fregarmi ci sono già stata e lì è un buco di posto!"
"Certo la parte davanti è quella degli ubriaconi, ma il mio amico lavora nella parte dietro che scommetto tu non hai mai visto. Fidati di me, gonna e camicia andranno benissimo!"
Alzai rabbiosi gli occhi al cielo, non sopportavo quando la gente mi diceva cosa fare, ma soprattutto non sopportavo che me lo dicesse lui. Si alzò sfiorandomi una mano, i suoi occhi erano più calmi e i suoi gesti più controllati di qualche attimo fa, mi impressionava il modo in cui cambiava velocemente atteggiamento.
"Ti aspetto di la" finì mentre io scostavo veloce la mia mano dalla sua presa.
Una gonna nera alta e una canotta bianca andavano benissimo, decisi di indossare delle ballerine, le odiavo con tutto il mio cuore, le odiavo davvero ma quel lavoro mi serviva troppo per pensare al mio look. Un leggero trucco mi circondò gli occhi e indossai vari braccialetti d'argento e una collanina regalatomi da Brian con su una faccina sorridente.
Arrivai velocemente in salotto e dopo qualche battutina idiota da parte di Niall raggiungemmo il bar, mi sentivo a disagio ad entrare vestita bene in un bar con la media di uomini sui cinquant'anni che si ubriacavano lamentandosi della loro vita schifosa.
Niall notò subito il mio disagio e si pose davanti a me lanciando occhiate di fuoco a chi osava guardarmi o parlare, all'inizio volli spostarlo e dirgli che me la cavavo da sola ma notai che in quella condizione nessun uomo davanti a noi osava voltare lo sguardo e questo mi rassicurava.
Girammo intorno al bancone e mi portò verso una porta bianca usata e rovinata che sinceramente non dava una buona presentazione. All'apertura una luce potente mi travolse, la stanza era enorme e piena di gente, i tavoli erano tondi coperti da tovaglie molto semplici bianche. Le pareti erano piene di vari quadri di autori contemporanei, sopra la mia testa campeggiavano vari lampadari pieni di cristalli colorati, un ottima unione tra moderno e classico.
In effetti era un posto di lusso, chiunque fosse seduto ai tavoli aveva almeno un oggetto d'oro addosso, mi sentì quasi a disagio.
"Niall!" urlò una voce alle nostre spalle.
Un ragazzo abbastanza basso con due occhioni azzurri e capelli neri si fece avanti tra i tavoli, doveva essere il famoso Sam.
"Sam amico! Ti ho portato la ragazza" mi presentò subito Niall.
"Piacere Sky" risposi alzando una mano che finì in una stretta dal proprietario.
"Pensavo che dato che oggi c'è molta gente essendo domenica, che ne dici se vieni domani per un giorno di prova?" chiese subito l'omino in divisa nera da cameriere.
"Per me sarebbe perfetto!" conclusi sorridendo e guardandomi intorno.
Niall e Sam rimasero a discutere per un po' mentre io giravo tra i tavoli incuriosita dai bellissimi dettagli posti ovunque.
"Sky?" domandò una voce quasi familiare davanti a me.
Alzai gli occhi dal bellissimo centro tavola a forma di cuore fatto di sabbia e intravidi quegli stessi occhi che quel pomeriggio mi avevano tramortito.

Scusatemi ragazze se non ho continuato ma in questa settimana sono stata via in vacanza :)

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