LEGGETE A FINE CAPITOLO!
Mi alzai sul letto con un tremendo dolore al petto. La fronte sudava e gli occhi erano ancora terrorizzati da ció che il sogno mi aveva mostrato.
Cercai di riprendere fiato ma lo sentivo mancarmi ad ogni boccata. Alzai gli occhi al cielo mi sentivo più stanca del solito, più terrorizzata che mai. Ritornai a pensare a ciò che la mia mente aveva stupidamente elaborato, agli occhi di Niall tanto forti da sentire che potevano trapassarmi l'anima o al suo tocco tanto forte da darmi sicurezza.
Lo stomaco mi si chiuse ricordando quel ragazzo che tanto mi mancava.
Talmente persa nella mia disperazione non mi resi conto dei passi che provenivano al di fuori di quella stanza. Solo quando la porta si spalancò i pensieri defluirono velocemente dandomi la visione di quella figura che tanto odiavo.
[Niall's POV]
Aprí lentamente gli occhi sbattendoli più volte. Il volto di Sam fu la prima cosa che vidi all'istante.
"Dio amico mi hai fatto prendere un colpo!" urlò sbuffando.
Mi alzai sui gomiti osservando che gli altri mi guardavano stralunati e gli elettrodi erano dispersi per terra.
"Lei?" riuscí soltanto a chiedere sentendomi ancora stanco.
"Sei svenuto ma è riuscito a rintracciarla all'ultimo secondo" inizió a spiegarmi Chris.
"Da..da quanto?" ripresi balbettando per la stanchezza.
"Circa quattro ore. Era davvero preoccupato" rise Louis indicando Sam, che effettivamente era pallido.
"Parlando di cose serie. I ragazzi hanno preso le uniformi restiamo qui a dormire stanotte e domattina partiamo" la voce di Sam fu concisa.
Ordinammo delle pizze e passammo la serata a parlare di cosa avremmo dovuto fare il giorno dopo, un piano semplice e conciso con alla fine il massacro di quello stronzo di Tom.
"Dai ragazzi...ora è meglio dormire" sorrise Harry alzandosi in piedi e ripulendosi i jeans dalle croste di pizza.
Chris si rintanò nella sua stanza, Sam occupò il divano con Zayn, Ashton e Luke si sistemarono sul tappeto della sala con vari sacco a peli e Louis ed Harry sarebbero venuti in camera con me.
Avendo un letto matrimoniale non c'era problema per il posto quindi riuscimmo a starci tutti e tre comodamente.
Louis inizió a muoversi nel mezzo della notte. Alzó le mani con il fiato che gli mancava, provó ad urlare ma non ci riusciva, mosse le mani e strinse gli occhi forse per il dolore. Lo scossi per una spalla finchè non si alzò di scatto grondando di sudore.
Mi guardó con gli occhi spalancati e con solo quello sguardo riuscimmo a capirci.
"Non dormi, eh?" mi chiese ricomponendosi sul letto.
"Non ci riesco da vario tempo ormai" risposi distrutto.
"Ti capisco, Niall"
"Louis...posso farti una domanda?"
Il ragazzo al mio fianco si sistemó meglio e si mise più comodo aspettandosi la mia domanda, forse invasiva.
"Posso chiederti come sei morto?" la voce mi tremò appena, so che quella non era una cosa di cui lui voleva parlare, ma notare i suoi incubi mi aveva scatenato una curiosità enorme in petto.
"Avevo sedicianni" inizió sbuffando e abbassando lo sguardo su un punto indefinito della coperta "Avevo portato la mia sorellina a fare un giro tra le valli. Non ero esattamente un bullo ma non giravo con un bella compagnia a quel tempo. Erano successi dei casini a scuola e un gruppo di ragazzi aveva iniziato a darmi fastidio. Quel giorno alla scogliera con mia sorella ci avevano raggiunto.."
Louis trasse un nuovo respiro, sapevo per esperienza quanto fosse doloroso raccontare la propria morte, e a lui sembrava davvero troppo. Mi avvicinai per stopparlo e dirgli che faceva lo stesso ma lui riprese a parlare.
"I ragazzi iniziarono a dare addosso a mia sorella, a prenderla in giro. Lei era cosi piccola...e non poteva capire. Un ragazzo la spintonó perchè piangeva e in quel istante la vista mi si oscuró di rabbia gli saltai letteralmente addosso e iniziammo a ruzzolare giù per la scoglierà e il mio pugno non smetteva di entrare in collisione con il suo volto. Nell'ultima parte della discesa però uno scoglio fin troppo appuntito mi trapassó il petto" con un gesto distratto portò la mano nel punto della cicatrice e chiuse gli occhi.
"Sono diventato Angelo solo per proteggere mia sorella, solo per lei. Ma ora scusa...sono stanco" finí.
Non dissi una parola allibito dalla storia e lo lasciai riaddormentarsi lievemente. Eppure il sonno a me non perveniva, per quanto lo ricercassi non lo trovavo. Mi alzai capendo ormai che non avrei più ripreso sonno e i miei piedi seguirono l'impulso del cuore. Arrivai nella stanza di Sky che ora sembrava più fredda del solito, le coperte erano disfatte dall'ultima volta che vi si era scaraventata sopra dopo che l'avevo portata con me provando a spiegarle ciò che ero. Era cosi terrorizzata, i suoi occhi erano un esplosione di paura, eppure era perfetta anche cosi, tremante e distaccata, perfetta in qualsiasi modo lei fosse. Mi sdraiai sul suo materasso, il suo profumo era ancora emanato dal cusino, chiusi gli occhi ricordando la sera che la tenevo stretta a me sperando che non soffrisse, provando ad alleviare quel dolore che la circondava, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal sonno.
Okay sono tornata!
PRIMA COSA: Ho pensato di aggiornare una volta alla settimana ma dato che ho 119 voti se arrivano a 130 aggiorno prima :)
SECONDA COSA: Dato che il nome della ff non mi convince particolarmente pensavo..che ne dite se lo cambio in qualcosa tipo "Fallen angel" o "Fallen in love" o qualsiasi cosa voi mi proponiatee!!
Vi prego cagatemi ahahahahaCiaoooo ♥♥
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Fallen.
RandomSkyla ha 19 anni ed un passato burrascoso alle spalle che l'ha portata a non fidarsi più di niente e di nessuno se non del suo unico ed inseparabile amico Chris. I due vivono insieme all'amico Brian in un piccolo appartamento le cui mura imprigionan...