45 capitolo

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Eravamo tutti in salotto. Harry era disteso sulla poltrona blu e su un bracciolo al suo fianco c'era Louis, vicino a me erano seduti Zayn e Ashton, in fine di fronte sul tappeto c'era Luke a gambe incrociate. e Chris li osservava tutti sgomentato, non capendo chi fossero.

"Amici" avevo solo specificato al mio coinquilino senza entrare nel dettaglio e lui in parte lo aveva capito.

Liam aveva salvato la sua ultima anima ed aveva ragiunto la luce eterna cosi non lo aveva più rivisto nessuno, perfortuna. Avevo spiegato tutta la storia di Sky e di come era finita nelle mani di Tom. Louis fu il primo ad aderire al piano, non avevo dubbi che volesse annientare Tom, dal momento che quest'ultimo anni prima gli aveva preso El, la sua ragazza. Harry seguì velocemente l'amico e cosi Zayn, Ashton all'inizio protestò dicendo che fosse inutile sprecare cosi il mio dono perchè se sarei morto sarei caduto nel nulla più totale, capendo infine che era una mia decisione si aggregò agli altri seguito a ruota da Luke.

Sam ci raggiunse in breve a casa mia con una valigia che sembrava vecchia e usata da tempo, ma non chiesi e gli lasciai posare la sua "attrezzatura".

"Sarà molto semplice" iniziò a spiegare "Tu dormirai e proverai un nuovo playback con lei, in quell'istante proverò velocemente a rintracciare la vostra posizione e appena avrò fatto ti tirerò fuori. E' il vostro terzo playback quindi devi strarci davvero poco o le tue energie potrebbero dissolversi, d'accordo?"

Annuì alla sua spiegazione mentre fremevo di eccitazione nel rivederla e preoccupazione per quello che sarebbe potuto accadermi.

Mi fece sdraiare nel salotto sul tappetto e iniziò ad attaccarmi vari ellettrodi al petto vicino al cuore e sulle tempie.

"Ora dormi" sorrise rassicurante osservando il computer a cui erano attaccati tutti quei fili.

Per quanto potesse sembrare facile non lo era affatto, provare a dormire con cosi tanti occhi puntati su di te, non riuscivo a dispedermi pensando a tutti loro li intorno a me. Chiusi gli occhi e ricordai...ricordai la volta in cui non avevo dormito dopo il primo playback con lei, ero talmente terrorizzato all'idea di farle del male che non chiusi occhio per tutta la notte. Lei la mattina dopo rimase con me, rimase li inerme e rassicurante tra le mie braccia e la sua voce...la sua voce che cantava in un sussurro Thousand Years, quella voce tanto soave quanto leggera...e ricordando quella dolce melodia riuscì a disperdermi nel sonno.

[Sky's POV]

---Sbattei gli occhi leggermenti alzandomi sui gomiti per riscoprirmi in quella stanza desolata. Mi sentivo sola, sola e vuota e non sapevo cosa provare. Mi alzai poggiando la schiena al muro e racchiudendo le gambe tra le braccia, più mi facevo piccola meno sentivo dolore. Dei passi di corsa tintinnarono dal corridoio dietro la porta e mi feci ancora più piccola e più stretta sapendo che quello era Tom. Abbassai la testa sulle ginocchia pregando che mi lasciasse stare, almeno per quel giorno, almeno per quella volta. I lividi sul corpo facevano ancora male e non ne poteva sopportare altri. Quando la porata si spalancò sbattè contro il muro alle sue spalle provocando un rumore sordo e vibrante. Strinsi di più a me le gambe scorgendole bagnarsi sotto il mio volto, non mi ero resa conto di aver iniziato a piangere.

Il letto si contrasse sotto un peso sconosciuto e sentì un altro peso avvoglermi il corpo. Potevo riconoscerlo...potevo riconoscerlo anche nell'oscurità delle mie palpebre. Avrei sempre riconosciuto quel tocco tanto gentile quanto rassicurante, quel tocco lieve che mi era da sempre sembrato troppo familiare. Alzai il volto incontrando la folta capigliatura bionda, il suo era sprofondato nell'incavo tra il mio collo e la spalla. Lo scuotevo con i miei singhiozzi ma questo a lui non importava.

Si distese sul letto con la schiena contro il muro e le gambe protese in avanti, mi alzò e mi posizionò su esse cullandomi ancora nella sua presa. 

"Presto sarò da te, te lo giuro" sussurrò al mio orecchio stringendo di più le braccia per farmi constatare la sua promessa.

"Perchè dici cosi?" risposi chiedendomi cosa volesse dire con quelle parole, lui era li...li in carne ed ossa.

"Questa non è la realta, Sky. Questo è un sogno o meglio un playback, questo vuol dire che io sono entrato in un tuo sogno e sto vivendo ciò che vivi tu. Sto provando ciò che provi tu"

Non sapevo cosa pensare ma ormai avevo perso la forza di fare anche quello e rimasi semplicemente in silenzio stringendo al sua maglia provando conforto.

"Non lo sapevo" fu l'unica cosa che uscì dalle mie labbra.

"Oh Sky..ci sono cosi tante cose che non sai. Ma quando saremo al sicuro te le racconterò tutto, te lo prometto"

"Stai giurando un po' troppe cose Horan"

Provai a scherzare ma la risata uscì in uno sbuffo sommesso, fu il suo sorriso quando si scostò per osservarmi che mi svuotò totalmente lo stomaco.

"Ti prometto che manterrò tutte queste promesse" sorrise.

Portò un dito lungò il mio volto seguendo i contorni facendomi rabbrividire all'istante e fermandosi sotto al mento per alzarlo al suo volto.

"Mi manchi, Niall" esalai quel respiro che inconsciamente trattenevo e socchiusi gli occhi ricordandomi che in realtà era tutto uno stupido sogno.---

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