3 capitolo

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Appoggiai i piedi a terra ma con un balzo li tolsi subito sentendo il freddo del pavimento di marmo sotto di me.
Presi velocemente dei calzini dal cassetto accanto al letto e tirandomi la schiena per snodarla mi diressi verso la cucina, mi affidai all'olfatto perché i miei occhi erano ancora troppo stanchi per aprirsi del tutto.
Dopo pochi metri però sbattei contro qualcosa e volando per terra di sedere spalancai i fragili occhi..non ci potevo credere.
"E tu che ci fai ancora qui!" quasi urlai rialzandomi e ponendo una mano sul fianco dolente.
"Beh sai com'è da stamattina, forse, ci vivo?" rispose sarcastico ridirigendo il suo sguardo sulla tazza di caffè.
Il biondo si diresse al tavolo mentre io a lunghi passi correvo verso la stanza di Chris, come diamine era possibile che non mi avesse chiesto il permesso per far venire il terzo coinquilino? Io lo avevo avvisato che non mi piaceva.
Aprì la porta di scatto facendola rimbalzare contro l'armadio dietro di lei, ma la stanza era vuota, ordinata come al solito certo ma pur sempre vuota.
"E' uscito!" urlò Niall dalla cucina scommetto soffocando una fragorosa risata.
Perfetto quindi io ora dovrei passare del tempo in casa con questo...questo...sgorbio?
"Non ti preoccupare io ora esco" riprese quasi rispondendo ai miei pensieri.
"Bene" sussurrai portandomi il pacco enorme di biscotti in camera.
Le mie giornate erano vuote, non avevo molto da fare, avevo lasciato il college per i voti troppo bassi poche settimane prima ed ero in cerca di un lavoro, ovviamente qualcosa di molto calmo e semplice, non ho mai amato i lavori duri.
Presi il portatile accanto al mio letto e mi immisi nella rete alla ricerca di un qualche impiego.
Dopo circa un oretta spesa dietro allo schermo luminoso decisi che ero troppo stanca per continuare, cosi posto il computer mi diressi alla mia chitarra.
Per rilassarmi mi capitava spesso di suonare o cantare, da piccola avevo seguito delle lezioni di canto ed avevo anche partecipato a varie gare canore, molte di queste vincendole, mio padre mi aveva sempre incitato dicendo che avevo una voce sublime, odiavo dargli delle "soddisfazioni" cosi smisi di partecipare alla gare e di smettere proprio di cantare davanti a lui, inutile dire che si infuriò ripetendo che avevo perso l'unica cosa buona che c'era in me.
Mio padre si chiama Jace e gira sui cinquant'anni, da piccola lui era l'unica figura che prendevo in considerazione.
Era sempre allegro e trovava il lato positivo di tutte le persone, sorrideva a chiunque e amava tutti.
Poi circa quando avevo undici anni mia madre rimase incinta e fu davvero un sollievo per tutta la famiglia, tutti aspettavano con ansia il nuovo bimbo..che però non arrivò mai.
Dopo un grave incidente mia madre abortì al quinto mese e la nostra famiglia fu disintegrata nell'arco di pochi istanti.
Mio padre si buttò velocemente sull'alcool, diventò aggressivo e manesco con me ed i miei fratelli finché Robert, il più grande, gli rispose con un calcio ben assistito in pieno petto frantumandogli una costola.
Da quel giorno mio padre se ne andò di casa e Robert si trasferì in Italia con la sua ragazza Celeste, sono ormai anni che non lo sento più.
Dopo pochi anni mia madre si risposò con Vincent un uomo grezzo e odioso che lavorava alle poste, a mio fratello Julio non andò bene e decise appena finito il college di vivere all'università con i suoi amici.
Cosi alla fine rimasi solo io, in casa con una donna odiosa che pretendeva solo il meglio da me e un uomo che non perdeva attimo di ricordarmi quanto facessi schifo ai suoi occhi.
Per fortuna l'appartamento di Chris e Brian mi salvò da quella situazione e fu un sollievo poter mandare a fanculo quelle persone.
"All my senses come to life while I'm stumbling home as drunk as I have ever been and I'll never leave again cause you are the only one and all my friends have gone to find another place to let their hearts collide just promise me, you'll always be a friend..Cause you are the only one"
Iniziai a canticchiare One di Ed Sheeran, ammetto che dal mio aspetto in realtà non sembrerebbe reale che canti un cantautore come lui.
In effetti è strano da vedere, una ragazza punk rock con le punte dei capelli blu, la maglia dei AC/DC e vari poster di band rock che le circondano il muro cantare una canzone sdolcinata.
Ma era cosi, amavo le frasi che quel ragazzo poneva nelle sue canzoni, ovviamente non quelle estremamente sdolcinate o che parlano solo d'amore.
La porta di casa sbatté forte e mi prese un colpo, feci cadere la chitarra a terra, imprecai dentro di me prima di riprenderla e controllare che non avesse nulla, e per fortuna era cosi.
Mi alzai di scatto dal letto correndo verso il salotto per vedere chi era, logicamente chi altro poteva essere se non Niall?.
"Diamine essere immondo se la rompi ti spacco la faccia" urlai indicando verso l'ingresso.
Niall mi girò un sorrisetto e poi si rimise a parlare con altri due ragazzi.
Oh bene ora porta anche i suoi amici sfigati qui dentro. Non ci vive nemmeno da un giorno che già porta chi vuole?
"Ehi ciao bella" iniziò subito uno dei due squadrandomi dall'alto verso il basso e spostando una massa informe di ricci.

Ciao ragazze, allora come va la lettura? Spero con tutto il cuore che qualcuno la trovi gradevole anche se ne dubito..comunque se vi è piaciuta ricordatevi di votare :)

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