28 capitolo

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[Niall's pov]

Il freddo mi stava ancora circondato ma quello che mi fece più male fu non trovare le sue braccia intorno a me. Mossi la mano stanca ma il pavimento fu l'unica cosa che il mio tocco trovò, cercai di ignorare la fitta che si andava estendendo nel mio petto e mi tirai su lentamente provando a far riprendere le mie ossa. Mi guardai intorno e senza i suoi occhi quella maledetta stanza faceva davvero schifo, presi una maglia e me la infilai, osservando meglio non riuscì a trovare la mia felpa ed il pensiero che lei la indossasse ancora fece comparire un breve solco sulle mie labbra. Mi avvicinai al vassoio che quella mattina Sky mi aveva portato e presi un toast.
"Buongiorno anche a te" grugnì avvicinandomi al letto.
"Un giorno di questi riuscirò ad arrivare senza che tu mi sentì" rispose beffardo Sam.
"Devi ancora imparare a volare silenziosamente..strano data l'età dovresti già saperlo fare"
"Zitto novellino!" mi rimproverò alzando un dito quasi in protesta.
"Perchè sei qui? Questa volta giuro di non aver fatto nulla!"
"E invece questa volta hai fatto un casino...Il Congresso ha sentito un unione tra te e la tua anima" continuò e osservando nei suoi occhi un filo di preoccupazione mi colpì.
Speravo non fosse cosi, speravo davvero che non sentissero, ma era successo che lo volessi o no..Sky era entrata in unione con me quella notte, quel maledetto incubo, i suoi pensieri che si erano incatenati con i miei dannati..non volevo accadesse.
"Non so come sia successo, te lo giuro Sam me la sono trovata nel mio playback!" cercai immediatamente di giustificarmi.

"Niall devi capire che questo è un casino. Se due anime entrano in collisione può succedere di tutto, lei è troppo debole per resistere ad una nuova unione, potrebbe scomparire se le succedesse qualcosa nei tui playback!" la voce di Sam non era accusativa ma più preoccupata.

"Sam io non so cosa fare" confessai portandomi la testa tra le mani.

Io non potevo perderla, lei era troppo importante.

"Niall devi capire che tu non sei un angelo custode, per te è differente..."

"Lo so, Sam. Ma io...la voglio salvare. Sarà l'ultima anima, lo giuro" continuai quasi disperato.

"Devi venire a parlare con il Congresso sono loro a decidere" continuò alzandosi in piedi come se fosse di corsa.

"Aspetta avverto Chris" lo avvisai uscendo dalla stanza per chiamarlo.

Spiegai a Chris tutta la situazione e il fatto che dovessi partire improvvisamente, lui capì e mi tranquillizzò, per quanto potè, ricordandomi che sarebbe andato tutto bene..eppure qualcosa mi diceva il contrario. Mi appoggiai al muro alle mie spalle riprendendo fiato dopo la chiamata, forse il Congresso mi avrebbe tolto Sky, non l'avrei più potuta vedere, non l'avrei più potuta stringere. Quel suo ultimo sorriso concessomi la mattina prima di sdraiarsi al mio fianco sarebbe stato l'ultimo che i miei occhi avrebbero potuto scorgere. Era triste pensare che dopo anni di sofferenza mi avrebbero tolto l'unica ancora di salvezza rimastami.

[Sky's pov] 

"Qui il cibo è delizioso!" ringraziai Chris quando uscimmo dal ristorante.

La mamma di Chris era stata gentilissima e il pranzo era davvero ottimo, il locale era tranquillo e aveva un aria vintage molto simpatica, con pareti colorate e tavoli di vari colori.

Decidemmo di tornare a casa per Loren che non si era rimessa del tutto ed era ancora molto stanca per l'ospedale. Chris nel viaggio mi aveva parlato che Niall aveva avuto un contrattempo con il lavoro ed era dovuto tornare a casa, non nego che questo mi aveva provocato tristezza, ma alla fine era giusto, il giorno prima quasi finivamo per baciarci...era meglio che stessimo lontani.

"Grazie ancora" urlai in fondo alle scale mentre la donna già al piano superiore mi rispose con un fievole sorriso.

"Che ne dici se ti porto a fare un giro?" mi propose Chris ritornando poi in salotto da me.

Risposi scuotendo la testa su e giù e mi alzai per seguirlo velocemente, mi fidavo di lui quindi non era importante chiedere dove mi volesse portare.

Non prendemmo la macchina ma mi disse che saremmo andati a piedi. Girammo dietro la casa e dal giardinetto intravidi una stradina che si andava disperdendo nel bosco alle sue spalle. 

"Trekking" mi sorrise orgoglioso Chris innoltrandosi nella natura e trascinandomi con se.

Ho sempre amato camminare nella natura ma abitando in città non ne ho mai avuto l'occasione eppure mi ricordo che da piccola trascorrevo le vacanze estive in un campeggio in montagna, mi perdevo nei boschi ogni volta che potevo ma non avevo paura più che altro era come se mi sentissi libera e protetta allo stesso tempo da quei bellissimi alberi che maestosi cercavano di toccare il cielo.

La strada davanti a noi era qualcosa di meraviglioso, le foglie cadute in terra per l'autunno ci offrivano un tappeto rosso e giallo portandoci quasi ad una strada per il cielo.

Scusateragazzeseaggiornotardimapurtroppoèiniziatalascuolaedèungrancasino..madaoggicipromettocheproveróadaggiornareprimamavoiKEEPVOTING!

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