34 capitolo

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Come promesso arrivata a 100 voti (woooow!) ecco a voi il capitolo! La sveglia mi riprese e sembró anche quasi più forte del solito, mi alzai risvegliata dalla debole luce del sole che provava intrepida ad entrare ed illuminare la stanza. Mi preparai per andare al lavoro con la solita divisa orribile e sistemai i capelli quanto meglio potei dopo essermeli asciugata dopo la doccia.

Raggiunsi la cucina e notai Niall fermo immobile a guardare, credo, un punto indefinito della strada al di sotto.

"Buongiorno" sbiascicai le parole ancora addormentata.

"Sto per partire" mi rispose secco.

Mi fermai un attimo a pensare e tutto mi sembrò troppo confuso per ricollegare i pezzi. -Va tutto bene- convinsi me stessa. E' solo un coinquilino. E' solo Niall. Andrà tutto bene,forse.

"Beh ciao" sorrisi impacciata stringendomi al mio corpo e alzando le spalle.

Si giró per qualche secondo come in attessa e dopo un enorme sorriso prese in mano la valigia posta ai suoi piedi.

Mi passó accanto quasi sfiorandomi sentendo i muscoli irrigidirsi. Non so che mi prese ma so che non volevo che se ne andasse forse per paura o odio ma sono certa di non volerlo abbandonare.

Mi si avvicinó ponendo le sue labbra sulla mia guancia, fu un tocco leggero che inconsapevolmente provocó un brivido lungo tutto il mio corpo, la mia mano si mosse più velocemente dei miei piensieri, volevo stare con lui, volevo mi stringesse ancora..un ultima volta.

"Resta" sussurrarono le mie labbra che tremavano ancora mentre mi aggrappai alla sua maglia.

"Io..io non posso" fu il suo unico commento.

Le sue braccia si strinsero forti intorno alla mia vita mentre mi alzavo sulle punte facendomi piccola nel suo petto, quel posto che mi sarebbe mancato per sempre.

Sentí gli occhi lucidi e in quel istante non pensai più a quanto fosse stupido il pensiero di conoscerlo da poco, che non era nessuno nella mia vita..perchè non era cosi, lui era importante per me anche se volevo nasconderlo. Si staccò dalla mia presa e si voltó rapidamente ma in quel istante notai i suoi occhi oceano che si perdevano nei miei, entrambi lucidi dalle lacrime.

Guardó un ultima volta verso di me mentre la porta si chiuse alle sue spalle, mi appoggiai al muro dietro di me quasi a riprendere fiato.

Non so che cosa presr alla mia mente in quel momento, ma so che il mio cuore stava lentamente cessando di battere, lo odio, so che devo odiarlo perchè ha qualcosa che non mi convince, perchè ormai non posso più affezzionarmi...lo odio, lo odio tanto da innamorarmene.

Mi morsi il labbro pensando all'ultima parola, assolutamente no! Non voglio farlo, non devo farlo, non posso farlo e pure mi sembra che il mio cuore sia già sporfondato solo all'idea che non lo rivedrò più.

Mi siedetti al tavolo della cucina prendendo la tazza di caffe fumante che probabilmente Niall doveva avermi preparato e ci misi un bel po' a finirla, ad ogni sorso mi ritornava in mente ogni frase dettami da Niall, ogni suo sorriso osservato ed ogni abbraccio donatomi. Ripensai alla prima volta che lo vidi ed a quando pensai che io quel ragazzo mai e poi mai lo rivolevo in casa mia, ricordo quando mi trovò per la prima volta in cucina e sfrontato mi passò l'acqua, in quel momento credo di averlo odiato più che mai. Ricordai quando per abbracciarmi mi cingeva i fianchi delicatamente come mai nessuno aveva fatto, quasi con la paura di distruggermi in un solo tocco.

Non potevo fidarmi, non ancora, non dopo tutto quello che era successo...non potevo e basta.

Mi convinsi a dimenticarmi di quel ragazzo che sarebbe stato solo una comparsa come tante nella mia vita e tornai al lavoro.

Le giornate passavano lente come in slowmotion, non avevo emozioni e mi sentivo vuota, gli incubi ritornarono più forti e reali che mai e per quanto Chris tentasse di aiutarmi non ci riusciva. Qualche pomeriggio uscì con Harry e stemmo nel parco era un ragazzo dolcissimo e non smettevo di sorridere stando in sua compagnia. Niall non si fece più sentire, non scrisse, non chiamò non fece nulla.

Quattro giorni senza Niall e mi sembrava fosse passato un anno, ero cosi stupida. La notte fissavo il telefono aspettando che scrivesse qualcosa e cosi mi addormentavo conlo schermo acceso al mio fianco. Era solo che mi mancava il mio coinquilino, solo quello nulla di più. Chris proproneva ogni giorno un attività nuova cinema, bowling, giorstre, di tutto e di più ma io rispondevo stancamente di no e dopo un paio di giorni si arrese del tutto.

Una settimana passata sul divano e la mia vita che si prospettava nello stesso identico modo.

Era sabato mattina e dato che non lavoravo mi alzai alle dieci e fu quasi un trionfo per me dopo tutte quelle sveglie alle sette. Chris era ucito per andare a studiare da un amico ed io ero ancora fissa li, su quel divano che ormai avevo iniziato ad apprezzare. Stringevo la felpa di Niall, l'ho portata per tutta la settimana, può suonare strano ma non puzzava anzi profumava ancora di lui.

Mi feci ancora più piccola in quel indumento nero che mi sembrava essere l'unica cosa che potesse proteggermi dal mondo e nascosi il naso al suo interno rannicchiando le gambe. Odiavo ammetterlo lo odiavo più di ogni altra cosa, ma lui mi mancava.

E' strano non è vero? Che una persona entra nella tua vita per istanti e senza nemmeno rendertene conto te la ritrovi sotto la pelle, te la ritrovi improgionata nei pensieri, racchiusa nel cuore. Sono stati giorni, ore, minuti, eppure sembrava che fosse stato con me da sempre. Tante persone passano nelle nostre vite, tante persone diventano "comparse" del nostro film, ma c'è sempre quella persona che arriva di prepotenza, quella che arriva in ritardo di corsa che entra e ti travolge prendendo la parte più importante per te, prendendo il ruolo di protagonista in ogni cosa che sei.

In pochi giorni quel maledetto biondo ci era riuscito, era diventato il protagonista della mia storia.

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