Capitolo 72

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Daphne mi guarda con occhi compassionevoli dopo averle raccontato di me e Draco riguardo oggi e l'altro giorno a Diagon Alley. Secondo lei lui si è pentito veramente di tutto quello che ha fatto e che cerchi ancora una volta di rimettere tutto a posto, io invece sono ancora un po' scettica.

<< Vedrai che le cose si rimetteranno tutte a posto.>> mi dice sorridendomi e stringendomi la mano.
<< Io...>> non trovo le parole per poterle spiegare cosa penso veramente, esce solo uno sbuffo dalla mia bocca.
<< Daph, davvero grazie mille ma non credo che rimediare ora ci riporti ad avere il rapporto di prima. Insomma io sono andata avanti, ho Liam, mentre lui no, non vuole andare avanti e si focalizza solo su di me.>>

<< Beh forse non è che non vuole andare avanti, magari lui non cerca qualcun'altro che ti rimpiazzi perché già sa che nessuno sarà mai come te.>> la bionda dinanzi a me mi lascia senza parole. E se Draco realmente continua a provare qualcosa per me? Si pente veramente?

<< Ma da che parte stai?>> le chiedo ridendo mentre le lancio un cuscino. Ride anche lei ma subito dopo torna ad essere seria smorzando l'aria di divertimento che ho cercato di sollevare per tagliare il discorso.

<< Sul serio Meggie, ripensaci.>> mi dice seria. Io annuisco guardandola negli occhi e lei ricambia sorridendomi.
<< A proposito di Liam, hai visto quanto è migliorato quel ragazzone? Ti conviene tenertelo stretto quest'anno che sarà l'ultimo per lui.>> scoppiamo entrambe in una fragorosa risata. Daphne è almeno dal terzo anno che cerca di farmi mettere con lui nonostante prima ci odiassimo a vicenda.

<< Tu leggi troppi libri.>> la mia amica finge di essere offesa ma dura poco dato che ricominciamo a ridere.

<< Bene, non so te ma sono stanca e devo andare a dormire se domani voglio arrivare a lezione in tempo.>> mi dice liquidandomi dal suo letto. Mi avvio anche io sul mio salutandola e addormentandomi quasi subito.


<< La profezia>> sussurra una voce flebilmente.
<< Dov'è?!>> aggiunge alzando il tono. Chiunque stia parlando ha tanta rabbia dentro di sé, inoltre non sembra avere le migliori intenzioni...

<< Mio signore non capisco...>> questa volta vedo una figura... Peter Minius... viscido traditore...
<< Voglio la profezia!>> ed è qui che vedo il suo volto... Voldemort...

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Mi risveglio di colpo tutta sudata. Era un incubo credo, forse una visione. Mi volto subito verso il letto di Daphne ma vedo che dorme beata. Fuori dalla finestra il cielo è ancora scuro presumo quindi che siano passate poche ore da quando mi sono messa a letto.

Per Merlino ma che cosa era? Insomma perché mai ora sogno il signore oscuro?

Vorrei andare da Silente ma non è l'orario più adatto per parlargli di tu sai chi. E se scrivessi a Sirius? Il problema è che tutti i gufi per lui sono rintracciati, nonostante la sua innocenza, per il ministero è ancora un fuggitivo. Credo scriverò a Lupin così che poi riporti tutto alla Fenice. Scrivo velocemente la lettera nella speranza di poterla mandare domani mattina senza farmi vedere da nessuno.

Mi rigiro nel letto cercando di addormentarmi ma l'immagine di Voldemort tormenta la mia mente ogni qualvolta io stia per riaddormentarmi. Cosa è la profezia? Non capisco perché ambisca ad averla e nemmeno cosa possa farci. Cerco di chiudere gli occhi un'ultima volta e fortunatamente riesco a dormire poche ore prima del suono della sveglia.

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<< Sorbetto al limone.>> dico prima di entrare nell'ufficio di Silente. Apro la porta senza bussare e trovo il preside con la Umbridge, a quanto pare ho interrotto il loro discorso.

<< Signorina non conosce la buona educazione per caso? Si bussa alla porta prima di ent...>> la mia voce interrompe quella della professoressa irritandola non poco.

<< Perdonatemi, non lo avrei fatto se non per una questione seria.>> dico facendo intuire a Silente che ho qualcosa da riferirgli.

<< Beh signorina aspetterà fuori.>> la voce acida dell'arpia rosa mi entra nelle orecchie rimbombando nella mia testa fastidiosamente.
<< Ma io...>>
<< Non mi importa! Esca!>>
<< È una faccenda seria!>> uno scaffale della libreria di Silente cede facendo cadere a terra tutti i libri che aveva sopra nel momento esatto in cui parto in escandescenza.

I due professori mi guardano increduli, mentre io faccio un passo indietro. Come ho fatto?

La Umbridge esce velocemente dall'ufficio del preside senza degnarlo di uno sguardo ma borbotta un "ne riparleremo più avanti."

Guardo negli occhi l'anziano in cerca di una risposta ma lui mi invita solo ad accomodarmi davanti alla sua scrivania. È calmo, pacato, quasi non fosse successo nulla ma davanti al suo sguardo c'è un velo di sorpresa.

<< Mi dica signorina Harvey, come mai è qui?>> mi chiede gentilmente.
<< Ho avuto una visione stanotte.>> vedo che corruga la fronte interessato mentre si poggia meglio allo schienale della sua sedia in legno.

<< E cosa ha visto?>>
<< Voldemort.>> il suo viso si fa più preoccupato ma non lo da molto a vedere, mi invita poi a continuare con un cenno del capo.

<< Cerca una profezia. Ma... professore non so cosa sia o tantomeno cosa debba farci>> abbassa subito il suo sguardo come se sapesse qualcosa, come se stesse riflettendo.

<< Bene signorina. Se è tutto può tranquillamente andare a lezione, nel frattempo lei continui ad informarmi se ha altre visioni.>> mi liquida velocemente, anche troppo per essere Silente.

<< Ma professore ho bisogno di risposte.>>
<< Più andremo avanti e più potrò dartene. La pazienza è una virtù per pochi signorina, non se la lasci scappare.>>.

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Mentre mi avvio per la prima lezione ripenso al mio incontro con il preside. Mi è sembrato strano appena gli ho parlato della profezia, di sicuro sa qualcosa che non vuole dirmi. Per ora aspetto anche una risposta dall'ordine nella speranza che nemmeno loro mi nascondino qualcosa.

Per parlare con Silente ho perso la colazione quindi mi avvio direttamente all'aula di pozioni dove sicuramente Piton interrogherà su tutto il programma dell'anno scorso. Cerco velocemente il libro di pozioni mentre cammino per i corridoi senza prestare molta attenzione a cosa o chi ho davanti a me finché non vado a sbattere contro qualcuno.

<< Scusam... oh e chi doveva essere se non tu?>> sbuffo appena mi rendo conto con chi mi sono scontrata.
<< Beh sono felice anche io di vederti, ti stavo proprio cercando.>> le di Malfoy mi spingono dentro lo sgabuzzino prima ancora che io riesca a tirar fuori la bacchetta dalla borsa. Maledizione!

M  I  N  E  || Draco Malfoy (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora