<< Malfoy mi puoi dire che diavolo vuoi?>> sbraito davanti al biondino. Pare che le mie parole non gli facciano effetto, anzi, vedo un ghigno comparire sul suo viso.
<< Fai sempre così tanto la difficile Meggie, ammetti che ti manco, mi respingi solo per questo.>> le mie mani cercano di allontanarlo il più possibile da me. Mi chiedo perché debba sempre trovarmi in situazioni del genere con lui, l'ho respinto, è vero, ma non perché non voglio che ritorni, anzi, perché ormai sono andata oltre.<< Malfoy ti prego, basta. Perché per una volta non accetti che ti ho lasciato?>> i suoi occhi si spengono non appena finisco di parlare. Mi lascia andare ed esce dallo stanzino lasciandomi lì, ancora appoggiata alla parete. Ci metto un po' di minuti per metabolizzare che l'ho abbandonato per sempre, ma ho fatto bene così, avrebbe soltanto continuato a farmi del male, come sempre...
Esco velocemente dal ripostiglio e controllo se ho con me il libro di pozioni, fortunatamente c'è, quindi mi avvio verso la lezione più velocemente possibile.
Entro che Piton ha appena iniziato a spiegare, nota la mia presenza e ignora il fatto che io sia arrivata in ritardo. Vedo Daphne farmi segno di sedermi vicino a lei, mentre Blaise e Theo neanche si sono accorti che sono arrivata tardi a lezione, stanno scherzando tra di loro.
<< Non eri a colazione e sei arrivata in ritardo, Travers ti ha trattenuta?>> chiede ammiccando. Scuoto la testa sorridendo.
<< No ero con Malfoy.>>
<< Malfoy?>> chiede confusa la bionda.
<< Si, più gli dico di lasciarmi in pace e più si diverte a starmi appiccicato.>>
<< E tu cosa hai fatto?>>
<< L'ho lasciato andare definitivamente.>>. Gli occhi azzurri della bionda si posano istintivamente sulla mia figura. Mi mostra uno sguardo quasi di pietà.<< E come è andata?>> alzo semplicemente le spalle ripensando a come mi abbia lasciata dentro quel ripostiglio. Cosa dovevo aspettarmi? Che rimanesse lì con me? Parliamo di Malfoy, non farebbe mai una cosa del genere, non è nella sua natura. Eppure perché non mi sento pienamente soddisfatta? È come se qualcosa mi tenesse ancora aggrappata a lui.
<< Non bene, ma senz'altro non mi darà più fastidio. >> la bionda non dice più nulla, prendo il libro di pozioni e il mio quaderno iniziando a prendere appunti mentre Piton spiega. Nonostante io cerchi di tenere la concentrazione, dopo una buona mezz'ora ad ascoltare il professore mi ritrovo a pensare a tutto quello che è successo in questa scuola dal mio primo anno ad oggi. Dalle voci nella mia testa, al mio incontro con Tom Riddle, per non dimenticare poi il fatto che ho perso tutti i miei amici e nello stesso momento ho visto per la prima volta Sirius. Poi ho scoperto tutta la verità sulla mia vita, il mio legame con Voldemort, il tradimento di mio padre verso i mangiamorte; inoltre c'è stata la morte di Cedric e infine la litigata con i miei.
Per non parlare poi della sofferenza che ho provato per colpa di Draco. Credevo in noi, in lui. Mi ha usata, come un giocattolo, a suo piacimento e continuavo nonostante tutto a provare qualcosa per lui, qualcosa dentro di me mi diceva di perdonarlo, ma la sofferenza riprendeva il suo posto e un velo di dolore mi faceva dimenticare le cose belle che ho condiviso con lui.
I miei pensieri vengono interrotti dalla fine dell'ora. Mi alzo infilando le mie cose nella borsa e aspetto Daphne fuori dall'aula.
<< Senti Daph, io salto Difesa. Non mi sento molto bene.>> le dico.
<< Ti accompagno in camera e ti preparo qualcosa di caldo...>>
<< No, no Daph davvero non ce n'è bisogno. Grazie comunque.>> cerco di tirare un sorriso il più possibile. Dall'occhiata che mi manda la bionda non pare molto convinta, ma fa finta di nulla. Ci salutiamo e ognuna si dirige verso la propria destinazione.Decido di dirottare i dormitori di Serpeverde per la capanna di Hagrid. Nonostante non sopporti più di tanto il mezzo gigante devo ammettere che in momenti come questi riesce sempre ad essere una buona spalla.
Busso sulla porta di legno della sua capanna nella speranza non sia partito per chissà quale spedizione alla ricerca di qualche drago.
La porta si apre mostrando il goffo guardiacaccia che mi guarda quasi sorpreso.
<< Tutto mi sarei aspettato tranne di vedere qui te.>> mi fa spazio per entrare e io lo seguo. La sua abitazione è molto... particolare ma rispecchia esattamente la personalità di Hagrid. Mi guardo intorno cercando di captare più dettagli possibili finché non vedo dei libri aperti su un tavolino.
" Animali Fantastici e dove trovarli" leggo il titolo del libro in cima a quelli accatastati.
<< Oh, Newt Scamander, il migliore. Lo conosci?>> mi chiede il mezzo gigante quasi per rompere il ghiaccio. Scuoto leggermente la testa in segno di negazione.
<< Oh beh strano, sai c'è pure suo nipote qui a Hogwarts, dovrebbe avere più o meno la tua età. Hai l'età di Harry vero?>><< Ehm si, ho la sua stessa età e no, non conosco gli Scamander, non so se ricordi ma Cura delle Creature Magiche non è mai stata un punto forte. >>. Il guardiacaccia mi ascolta mentre si avvia nella sua piccola cucina.
<< Oh accomodati pure, fai come se fossi a casa tua.>> ringrazio Hagrid mentre mi siedo sul divano.
<< Allora...>>
<< Meggie.>> affermo dicendogli il mio nome.
<< Ah giusto, Meggie... a cosa devo la tua visita?>> vedo che sta mettendo su l'acqua per preparare del tè.<< Avevo bisogno di staccare, l'aria qui nel mondo magico sembra cambiata da quando...>>
<< È tornato tu sai chi.>> completa lui.
<< Già...Quindi tu credi alle voci...>><< A quello che dice Harry, in un periodo come questo credo a pochi. >>
<< L'ho visto anche io.>> gli occhi di Hagrid si poggiano sulla mia figura, tutti sanno che è stato Potter a vederlo, solo lui, la verità è che l'ho visto anche io.
<< Non so come e perché sia successo, ma mi sono ritrovata dentro il labirinto. La coppa era una farsa, una passaporta dritta nella trappola. Ho perso Cedric davanti ai miei occhi...>> le ultime parole mi escono con voce strozzata, non ho ancora superato la sua morte, cerco di ignorare il più possibile. Ogni volta che mi ritrovo a pensare a lui sento un peso allo stomaco.
<< Mi spiace, era... era anche amico di Harry.>> il gigante sembra davvero dispiaciuto, non so se anche lui abbia mai provato un dolore del genere, ma non glielo auguro. Pensare che un anno fa era ancora vivo...
Hagrid mi avvicina una tazza fumante di tè.
Rimango a parlare con lui per due ore, poi mi avvio verso la lezione successiva.
<< Ehi dove devi andare?>> mi chiede Liam mettendomi un braccio intorno alle spalle. Sul mio viso compare subito un sorriso non appena sento la sua voce.
<< Trasfigurazione, tu?>> chiedo stringendomi al ragazzo accanto a me.
<< Rune. Beh allora mi sa tanto che staremo insieme per poco. A proposito, confermi la nostra uscita?>> mi chiede guardandomi negli occhi.<< Certo.>> sento improvvisamente la mia temperatura salire. Liam ha un modo tutto suo nel trattarmi. È dolce, sensibile e protettivo nei miei confronti, assolutamente il contrario da quello che mi aspettavo da lui visto il nostro passato.
Saluto il Serpeverde con un bacio sulla guancia che pare lasciarlo paralizzato. Mi guarda negli occhi sorridendo, vedo una luce nelle sue iridi, da marroni che erano hanno iniziato a colorarsi di un leggero verde.
Faccio per andarmene ma la sua mano mi tira verso di sé. Accade tutto così in fretta, in un attimo sento il suo respiro sul mio viso e le sue labbra sulle mie. Ci stacchiamo quasi subito e rimaniamo a guardarci per pochi secondi.
Non riesco a dire nulla, forse perché non me lo aspettavo. Liam ha un sorriso che parte da una guancia e finisce dall'altra.
<< Beh allora ci vediamo a pranzo.>> dice prima di lasciarmi davanti all'aula di Trasfigurazione imbambolata.
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M I N E || Draco Malfoy (sospesa)
FanfictionMargaret Harvey, figlia di una nota famiglia di purosangue, sarà costretta a mantenere alto il nome della sua famiglia. La ragazza, intimorita da tutto ciò, porterà sempre con sé la paura di non essere mai abbastanza per niente e nessuno. Ma sarà un...