M I N E || Draco Malfoy (sospesa)

Capitolo 45

Qui a Hogwarts ormai sono tutti contro Potter e la prima prova si sta avvicinando pian piano. Ho sentito dire da Weasley che ci saranno dei draghi e ovviamente l'ho già detto a Cedric, è patetico come cerchino di far fuori dei giovani ragazzi che vogliono solo una vincita proficua, eccetto Potter ovvio. Con Draco ormai non ho alcun rapporto anzi, sta sempre più attaccato a Selina. Li incontro per i corridoi mentre parlano di qualcosa ridendo o vicino al lago a parlare da intimi, sembra ormai che io non esista più per lui; con gli altri ci parla e qualche volta vengo a sapere che con i ragazzi si vede ad Hogsmade. Per quanto riguarda Pansy, la seguo ancora qualche volta per sentire cosa dice a quei due, ha riferito loro che sto iniziando a intuire cosa stiano facendo e poi ho sentito parlare di un ritorno ma non so cosa voglia dire, di certo non me ne starò con le mani in mano. L'anno scorso pensavo ci fosse una possibilità di amicizia tra noi due ma invece si è rivelata la viscida che è, come d'altronde ha sempre fatto. Blaise me lo disse, di stare attenta, e aveva pienamente ragione quando storceva il naso e diceva "Quella è una sanguisuga" e aveva ragione, eccome se aveva ragione.

<< Meggie!>> la voce di Daphne mi risveglia dai miei pensieri mentre sono sulla torre di astronomia.
<< Draco...>> con il fiato spezzato cerca di dirmi qualcosa. Mi alzo di scatto preoccupata anche se dovrei fregarmene.
<< Moody lo... per Merlino che corsa.>>
<< Moody cosa, Daph?!>>
<< L'ha trasformato in un furetto.>> dopo che ha detto ciò mi rimetto seduta di peso dove ero poco prima del suo arrivo. Sembrava volesse dirmi qualcosa di molto più grave, tipo un altro strano uccello lo ha ferito, o una pozione acida gli è finita sul viso, roba del genere ecco.

<< Pensavo fosse successo chissà che.>> dico guardando il paesaggio oltre la foresta proibita. La bionda si siede accanto a me con ancora il fiatone, sembra non abbia mai corso in vita sua prima di oggi.
<< Moody... lo ha fatto per proteggere Potter. Pare che... Draco volesse lanciargli un incantesimo alle spalle.>> mi volto subito a guardarla. Le guance sono rosso fuoco, i capelli che di solito sono perfettamente pettinati sono arruffati, la fronte è leggermente bagnata e la bocca è leggermente schiusa per far passare l'aria.

<< Stai scherzando spero?!>>
<< Se stavo scherzando non avrei fatto questa corsa.>> in effetti mi chiedo perché abbia dovuto correre per venirmi a parlare di lui nonostante ciò che è accaduto. La guardo quasi chiedendole il perché sia venuta qui di fretta e furia immaginandomi anche come abbia spinto i vari studenti durante il suo percorso, dall'affanno credo si sia dimenticata sia il mantello che la borsa dato che è qui sono con la camicia e la gonna.

<< Daphne? Daphne sei qui?>> chiede una voce molto familiare.
<< Si Blaise è qui!>> urlo per farmi sentire dal mio migliore amico. La sua figura slanciata si presenta davanti a noi con in mano il mantello, il maglione e la borsa di Daphne.

La mia amica si alza subito per prendere le sue cose dal giovane Serpeverde e vedo che per un po' rimangono da soli. Deciso di lasciarli e avviarmi verso la mia camera.

Apro la porta sbruffando e poggiando la borsa sulla scrivania accanto, non è stata una delle mie giornate migliori, specialmente con erbologia...

Mi giro trovando sul mio letto Pansy con lo sguardo basso. Rimango ferma a guardarla per poco cercando di capire cosa stia facendo e poi mi accorgo, sta piangendo. Tengo la bacchetta in mano e mi avvicino.

Appena vede che sono davanti a lei alza lo sguardo. Non l'ho mai vista così, ha gli occhi gonfi e rossi, le lacrime sono in tutte le guance, la bocca è rossa e gli occhi nonostante le lacrime possono sembrare leggermente opachi. Questa non è la Pansy di sempre ma non devo abbassare la guardia.

Mi siedo accanto a lei guardandola ancora, prende il dorso della mano e si asciuga il viso per poi girarsi verso di me. È finita, sembra le sia caduto il mondo addosso.

<< Margaret...>> dice singhiozzando. Si butta di getto su di me abbracciandomi e continuando a piangere. D'impatto rimango ferma per poi appoggiare una mano sulla sua schiena. Continua così per altri cinque minuti finché non alza il busto asciugandosi nuovamente le lacrime e mi guarda.

<< Mi spiace così tanto...>> ha la voce ancora ovattata dal pianto. La guardo confusa cercando di capire cosa intenda.
<< Selina mi ha costretta...>> non capisco, so che tra le due persone che volevano sapere tutto sulla mia famiglia c'è lei, ma lei intende quello o la questione su Draco?

<< Che intendi?>> le chiedo.
<< Vogliono che io scopra tutto su di te ma non ce la faccio...>>
<< È patetico che tu pianga per questo. Cerchi solo il modo di farmi pena e farmi dire tutto.>> dico ferma alzandomi. La corvina mi guarda sorpresa.

<< Secondo te sarei capace di fare ciò? Sto male! Sto male perché mi sento dire da un anno di fare cose che non voglio fare, non voglio sapere i segreti sulla tua famiglia! Non ci faccio niente... sono sola, nessuno mi vuole perché tu non mi vuoi, la gente mi deride delle volte perché lo fai tu, tutti i Serpeverde si comportano in base a come ti comporti tu! Quando Theo l'anno scorso si era unito con me pensavo fosse la volta buona che avessi un amico vero ma mi voleva solamente per estrapolarmi altre informazioni come fate tutti! Parlate sempre male di me, "Pansy l'oca", " Pansy un cagnolino della Caramel", "Pansy l'inutile", parlate sempre così tanto male di me dallo stare male ma ovviamente nessuno lo nota. Se stai male tu perfino Silente si preoccupa! Qualche volta vorrei essere te...>> le lacrime ormai corrono senza sosta sul suo viso. Ha detto tutto senza fermarsi un attimo, si è sempre tenuta tutto dentro per tutto questo tempo, è stata nell'ombra e nessuno se ne è mai accorto perché... tutti hanno sempre pensato che fossi io il soggetto di cui prendersi cura.

<< Pansy io...>>
<< No! Dimentica tutto quello che ti ho detto, non c'è mai stato nessun dialogo tra di noi oggi ma solo i soliti sguardi di odio.>> si asciuga inutilmente le guance e va fuori dalla stanza.

Un'altra volta che mi sento in colpa, un'altra volta che potevo aiutare qualcuno ma non ce l'ho fatta, un'altra volta che come sempre sono arrivata in ritardo...