Sfortunatamente non sono riuscita a saltare la festa di Natale a casa poiché mio padre ha fatto sì che ci fosse un giorno dopo il solito affinché io vi partecipassi, quanto odio!
Ho ancora i piedi doloranti dal Ballo del Ceppo di ieri sera e oggi mi ritrovo ancora qui ad accogliere gli ospiti con un sorriso così tirato che quasi mi tremano le labbra da quanto può essere finto. Avrei preferito di gran lunga aprire i regali e poi andare a dormire ma a quanto pare non si può fare.<< Signori Malfoy buonasera.>> dico con un tono di finto rallegramento, mi ci mancavano quei tre...
<< Maragaret.>> saluta freddo Lucius per poi lasciarmi con forza sulle braccia il bastone e il cappotto, Draco fa lo stesso invece Narcissa rimane a darmi una mano.<< Ti chiedo di scusarli per il loro comportamento.>> mi dice con tono pacato e rivolgendomi un bellissimo sorriso, almeno il suo è vero.
<< Qualche volta mi chiedo come voi possiate stare insieme a loro.>> vedo che abbassa un attimo lo sguardo per poi tirarmi una specie di sorriso e andarsene, non volevo offenderla ma la frase mi è uscita.Appena finito di salutare tutti mi avvio verso il buffet e bevo qualcosa guardando gli invitati, quest'anno mio padre non ha esitato nell'invitare tutto il ministero, o almeno gran parte.
<< Noiosa la serata eh? In effetti era più divertente ieri.>>
<< Non ti smentisci mai eh?>> dico bevendo l'ultimo sorso di prosecco.
<< Sai come sono fatto.>> afferma voltandosi verso di me.
<< Draco, so quello che mi hai detto è quello che mi hai fatto.>>
<< Non molli eh?>> incrocio le braccia al petto dopo la sua affermazione
<< Non quando una persona che mi era cara mi ferisce.>> lo vedo sbuffare per poi andare via. Non può pretendere che tutto torni come prima, almeno non subito.La serata passa abbastanza lentamente, verso le due gli invitati iniziano a lasciare casa e ritornare alla propria, non ho seguito molto il discorso di mio padre, tanto è sempre lo stesso.
Mi sto avviando in camera per mettermi dei vestiti comodi quando vedo la porta dell'ufficio di mio padre non essere completamente chiusa, così decido di avvicinarmi e origliare. Posso distinguere la sua voce e quella di Lucius più di altri uomini che non conosco.
<< Sta tornando, ormai tutto è sicuro.>> dice il capostipite della mia famiglia.
<< Ho già parlato con Pansy e verso la fine del suo quinto anno ad Hogwarts la farò unire.>> schifoso verme viscido di un Parkinson, se suo padre farà così è sicuro che sia io che i miei amici faremo la stessa fine.<< Draco è nato per questo.>>
<< Non so se Blaise riuscirà mai a tenere questo peso.>> questa volta è la voce di una donna a parlare e posso tranquillamente dire sia quella della madre del mio migliore amico .<< Bene, a quanto pare l'esercito si allarga. Con Margaret ancora non ho parlato, forse prima che ritorna a scuola scambierò due parole con lei.>>
<< Jeremiah, non pensi che potrebbe scoprire tutto? Insomma l'anno scorso ha capito da sola che Peter Minius era vivo e che un suo professore era un lupo mannaro, non ci metterà molto a capire che Barty Crouch Jr è a Hogwarts.>> la voce di Lucius è l'ultima che sento, tutti sono rimasti muti, forse hanno capito che sono più sveglia di molti altri della mia età.
Mi allontano avviandomi verso la mia camera, appena torno a scuola parlerò con i miei amici, Pansy e Draco. Se è vero che ci sarà un ritorno, l'incolumità sia mia che specialmente quella di Potter ma anche di tutto il mondo magico, sarà in pericolo, se lui tornasse più spietato di prima non guarderà in faccia nessuno e nessuna magia gli si scaglionerà contro. Chiudo velocemente la porta scivolando fino a terra, e tenendomi le mani tra i capelli, inizio a piangere.
<<>> <<>> <<>>
Sono tornata ad Hogwarts e in questo momento sono in camera mia con Daphne, Blaise, Theo, Pansy e Draco, ho appena finito loro di raccontare tutto quanto. Sono rimasti alquanto scossi, ovviamente temiamo tutti in un ritorno di voi sapete chi ma dobbiamo cercare in tutti i modi di essere pronti per qualsiasi evenienza. Ho saltato la parte su Moody/ Barty Crouch Jr, di quello ancora non sono del tutto sicura e voglio indagare.
Quando tutti se ne stanno andando Draco rimane seduto sul mio letto guardandomi. Incrocio le braccia sotto al petto abbassando leggermente lo sguardo, non parliamo dalla sera del ballo e devo essere sincera, durante le vacanze ho sentito poco la sua mancanza forse perché mi cambiavo sempre i gufi con Liam.
<< Credo dobbiamo parlare.>> mi dice alzando il suo sguardo sui miei occhi. Annuisco soltanto continuando a non guardarlo, si alza e sbruffa per poi avvicinarsi a una parete e poggiarsi con anche lui le braccia conserte.
<< Mi dispiace per quello che ti ho detto quella volta, non lo penso veramente è solo che ero fuori di me.>> continuo a non degnarlo di uno sguardo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime al solo pensiero di quel tremendo pomeriggio.
<< Come faccio a crederti? Sono due mesi che stai con Selina, sembrate intimi e chi mi dice che tu non ti stia avvicinando a me per fare quello che vuole lei?>>
<< Fai sempre così è per questo che uno si arrabbia con te!>> alza la voce subito dopo che ho finito di parlare, sento rabbia dentro di lui.
<< Tu non la conosci Draco...>>
<< Perché tu si?!>>
<< Non urlare ti prego...>> sussurro con il fiato quasi rotto dalle lacrime.<< Tu non sai un bel niente Meggie...>>
<< Io so tutto Draco! E smettila di trattarmi come se fossi io quella stupida tra noi due! Selina Caramel sta facendo squadra con il padre di Pansy per sapere i segreti della mia famiglia, usarli contro, manipolarla e annientarla! Ma ovviamente tu vedi solo la parte "migliore", quella pronta a provarci con chiunque solo per poi farsi avere quello che vuole!>> le lacrime non cessano di scendere, lo vedo furioso di fronte a me.<< Non sono uno manipolabile!>> mi urla contro con gli occhi iniettati di sangue.
<< Si Draco lo sei! Per Merlino guardati! Ti fai sottomettere da tuo padre e fai il cagnolino di Selina!>> lo vedo avvicinarsi a me senza aver cambiato espressione del viso.
<< Non provare mai più a dire una cosa del genere, qui dentro dobbiamo tutti eseguire gli ordini dei nostri genitori.>> il suo viso è a pochi millimetri dal mio, la sua voce sembra quasi un amorevole sussurro se non fosse per il tono freddo di base.<< No Draco, io ho smesso da tempo ormai e posso dire che è stata la scelta migliore che potessi mai fare.>> rispondo con il suo stesso tono continuandolo a guardare negli occhi.
<< È un'idea stupida, specialmente dopo quello che hai detto poco fa, ti farà il lavaggio del cervello Meggie svegliati! Tuo padre ti renderà uno di loro come faranno con Daphne, Blaise e Theo! >> i suoi occhi iniziano a bagnarsi.<< Io ti sto perdendo Meggie... vi ho visti sai? Tu e quel pallone gonfiato di Travers sembrate degli stupidi fidanzatini.>> si butta di getto sulla panca davanti al mio letto sedendosi di peso e poggiando i gomiti sulle gambe mentre si tiene la faccia. Inizia a piangere, la sua schiena si muove con i singhiozzi che emette. Abbasso lo sguardo piangendo anche io, non avrei mai voluto arrivare a questo punto, siamo così distanti l'uno dall'altra. Non so più cosa fare né cosa pensare, un vortice di pensieri si aggirano nella mia mente che quasi mi tengono paralizzata.
Mi avvicino cautamente al biondo che sta ancora piangendo e gli prendo la mano. Alza i suoi occhi ghiaccio sui miei verdi e rimaniamo per qualche secondo a fissarci mentre le lacrime cessano di scendere.
Lui mi guarda le labbra alternandole ai miei occhi. Si avvicina cautamente a me e posso sentire il suo respiro sul mio, il suo profumo inconfondibile entrare nelle mie narici e la sua mano che si fa strada dietro al mio collo, lo sento sogghignare quando sente che ho ancora al collo la sua collana. Si sta avvicinando sempre di più...<< Draco fermati.>> dico allontanandolo da me, per quanto io voglia questo momento le emozioni che provavo per lui non sono più le stesse di prima, l'amore che provavo per lui è stato soffocato dal dolore.
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M I N E || Draco Malfoy (sospesa)
FanfictionMargaret Harvey, figlia di una nota famiglia di purosangue, sarà costretta a mantenere alto il nome della sua famiglia. La ragazza, intimorita da tutto ciò, porterà sempre con sé la paura di non essere mai abbastanza per niente e nessuno. Ma sarà un...