Questa è la mia ultima mattina qui a Hogwarts, il tempo è volato quest'anno nonostante ci siano stati alcuni problemi. Questo pomeriggio, dopo il discorso di Flint dove ci ringrazierà per aver vinto la coppa delle case, devo vedermi con Tiger e Goyle per poter finalmente chiudere questo vincolo e sapere cosa Theo stia nascondendo. Con Pansy quasi non ci parlo più ma so per certo che continua a fare domande sia a Daphne che a Draco, Blaise invece non le parla perché dice di non sopportarla, lo capisco!
Sento qualcuno bussare alla porta della mia camera, mi volto subito verso Daphne che è insieme a me per poi soffermarmi sulla porta.
<< Avanti.>>
Dentro la camera entra un ragazzo di Serpeverde del mio stesso anno, si chiama Steve e facciamo insieme solo Pozioni e Trasfigurazione.
<< Ciao Meggie, scusa se disturbo ma mi hanno detto di dirti che ti aspettano nell'ufficio di Lupin.>> vedo il viso del ragazzo più pallido del solito e le pupille ristrette, per Merlino è sotto incantesimo!
<< Steve... va tutto bene?>> chiede la bionda
<< Si certo. Comunque ti aspettano.>>
<< Chi è che mi aspetta?>>
<< Sinceramente... non ricordo... vabbè ci si vede!>> se ne va come se fosse tornato nel nostro mondo.Prendo subito la bacchetta da accanto il mio baule ancora aperto e guardo la mia amica, c'è uno sguardo di intesa tra noi due, ci capiamo subito.
<< Stai attenta.>> mi dice
<< Lo sono sempre.>>Esco chiudendo la porta della mia camera e mi dirigo subito verso l'uscita dai dormitori finché non mi imbatto in Draco e Blaise. Aumento il passo ma il mio migliore amico li ferma per il braccio.
<< Ferma Harvey, dove pensi di andare? E però lo più evitandoci?>>
<< Devo andate Blaise.>> dico velocemente guardandolo negli occhi. Da un suo sguardo vedo la preoccupazione aumentare in lui e anche in Draco.
<< Che succede Meggie?>> questa volta è il biondo a chiedermelo. Svuoto la testa abbassando gli occhi per poi andarmene togliendo il mio braccio dalla presa del moro. Non vorrei continuare con i segreti, dirò loro tutto più tardi in treno quando saprò cosa è successo.Busso alla porta dell'ufficio del professore ed entro trovando seduto di spalle un uomo dai capelli ricci e trasandati, ben conosciuti ai miei occhi, i vestiti sono strappati in molte parti o sporchi.
<< Ce ne hai messo di tempo.>> dice ancora non girandosi.
<< Beh sai avete incantato un mio compagno, prepararmi a tutto prendeva molto tempo.>> sento che sogghigna dopo aver finito la frase. Non so che pensare, non so se è una trappola oppure no e fidarmi, l'unica cosa che mi viene in mente è tenere la bacchetta alla mano.<< Perché mi hai chiamata?>>
<< Steve non ti ha per caso detto che eravamo in due?>> chiede una voce uscendo da una porta poco più lontana dalla scrivania. Remus Lupin entra nella stanza per poi mettersi seduto e invitarmi a sedere. Non muovo un muscolo per qualche istante ma mi avvicino alla sedia in legno affiancandomi a Sirius.<< Allora? Che volete?>> chiedo incrociando le braccia.
<< Vogliamo aiutarti.>> risponde il professore poggiando i gomiti sul tavolo. Mi giro subito verso Black per capire se mi stiano prendendo in giro ma dalla sua espressione facciale non sembra anzi sembra essere molto serio sulla questione. Mi volto subito verso Lupin come per chiedere da cosa o da chi mi vogliano aiutare.<< Mi sono accorto che c'è qualcuno che ti sta seguendo con troppa insistenza qui a Hogwarts.>> dice Sirius.
<< E come fai a saperlo?>>
<< Perché ti teniamo d'occhio Meggie...>> interviene il professore.
<< Margaret.>> lo correggo
<< Comunque non abbiamo ancora capito chi sia né quali siano le sue intenzioni. Qui tutti sospettano che ci sia qualcosa di oscuro in te dato che sei quasi sempre da Silente, si dice che solo una persona stesse così tanto tempo nel suo ufficio: Tom Riddle. Sappiamo tutti che l'unica cosa "diversa" è il fatto che una parte di lui sia in te ma per ora non hai dato segni di malvagità.>> continua sempre Remus.
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M I N E || Draco Malfoy (sospesa)
FanfictionMargaret Harvey, figlia di una nota famiglia di purosangue, sarà costretta a mantenere alto il nome della sua famiglia. La ragazza, intimorita da tutto ciò, porterà sempre con sé la paura di non essere mai abbastanza per niente e nessuno. Ma sarà un...