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È venuta qui, a New York.
Rory ha marinato la scuola, ha preso un pullman, e ha viaggiato da Stars Hollow fino a New York, solo per vedere me.Stavo seduto, come ero solito fare, su una panchina nel Washington Square Park, leggendo The Electric Kool-Aid Acid Test di Tom Wolfe.
Ad un tratto ho sentito un "Ciao.", mi sono girato, e l'ho vista.
Non ci potevo credere.
Era lì, con la divisa blu e grigia della sua scuola, che mi sorrideva.Le ho mostrato un po' il parco, che è cento volte più fico di Central Park.
Le ho fatto provare l'hot dog più buono (a mio parere) di New York: il Sabrett.
Come ultima tappa l'ho portata in un negozietto di dischi che frequentavo sempre quando vivevo qui, prima di trasferirmi a Stars Hollow.
Ha trovato un disco delle The Go Go's firmato da Belinda Carlisle, da regalare a sua madre per il diploma (a quanto pare ha frequentato un corso di economia aziendale).
L'ho accompagnata alla stazione dei bus, e sono riuscito a trovare il coraggio di chiederle perché fosse venuta.
Mi ha detto che è venuta perché me n'ero andato senza salutarla.
Allora le ho detto: "Ciao, Rory", e lei "Ciao, Jess."
Mi ha sorriso, l'ho guardata negli occhi, sperando che aggiungesse qualcos'altro, qualsiasi cosa, ma niente.
Me ne sono andato, e l'ho lasciata lì, sul pullman.Non sono riuscito a togliermela dalla testa per tutta la settimana.
Se è venuta fino a qui per vedermi, vuol dire che ci tiene a me, forse più di quanto voglia ammettere.
Ma non lo saprò mai, dato che io sono tornato qui, a New York, e lei è rimasta lì, a Stars Hollow.
A meno che io non torni indietro...~
Ho chiesto a Liz di poter tornare a vivere con Luke a Stars Hollow.
Lei, ovviamente, ha risposto di sì senza troppa esitazione o troppo dispiacere.
In fondo è stato Luke a mandarmi via e a farmi tornare a New York, non lei.
Lei stava benissimo senza di me.Così ho preso le poche cose che mi ero portato dietro (Luke avrebbe dovuto spedirmi indietro tutte le mie cose: i miei CD, molti dei miei libri, e alcuni vestiti, ma non l'ha ancora fatto, quindi poco male), sono salito sul primo pullman disponibile, e sono tornato a Stars Hollow.
Sono andato subito al locale, e sono riuscito a salire al piano di sopra senza farmi vedere da nessuno.
Ora devo solo aspettare che Luke salga e che mi veda.Eccolo che arriva.
Quando si accorge di me, mi guarda senza dire niente per qualche secondo.
Poi fa un grande respiro, e mi fa: "Ehi."
"Ehi."
"Come sei entrato?"
"La porta era aperta."
"No, cioè... io ero giù al ristorante, ti avrei visto salire le scale... sai che ti dico? Lascia perdere, non lo voglio sapere." Fa un altro grosso respiro.
"Allora, come vanno le cose a casa?"
"Bene." Gli rispondo.
"Tua mamma?"
"Bene."
"Sei nei guai?"
"No."
"Allora che diavolo ci fai qui, Jess?"
Si avvicina.
"Sai, ti ho telefonato sei volte. Certo, non mi aspettavo che mi richiamassi per stare un'ora al telefono a guardare la tv insieme.
Mi aspettavo solo che mi chiamassi per dirmi che eri arrivato sano e salvo, che nessuno ti aveva derubato sul pullman, che stavi bene, che... sai una cosa? Non importa. Dimmi soltanto che cosa vuoi, devo lavorare."
Cerco di trovare le parole.
Lo sguardo fisso sul pavimento, non riesco ancora a guardarlo negli occhi.
"Voglio tornare." Mormoro.
"Tu cosa?"
Alzo lo sguardo. "Voglio tornare."
"Tornare qui?"
"Sì."
"Qui, a Stars Hollow?"
"Sì."
"A vivere in questo appartamento con me?"
"Ho detto 'sì' già un milione di volte."
"Sai una cosa? Sei tu quello che chiede qualcosa, quindi non ti lascio fare il James Dean questa volta, va bene? Ora, ancora una volta, vuoi tornare qui?"
"Sì."
"Perché?"
Rory.
"Voglio solo... voglio solo tornare qui."
"Sai cosa mi son sentito dire quando ho detto che saresti venuto qui a vivere con me?
Mi hanno detto che ero pazzo, che ero un folle.
Mi hanno detto che dovrei iniziare a scrivere lettere a Jodie Foster. Ma io li ho ignorati.
Ero così sicuro di sapere cosa stessi facendo.
Poi sei arrivato tu, e sai cosa è successo?
Hai dimostrato che avevano ragione. Io ero pazzo.
E ora, dopo tutto quello che è successo, dopo tutto il caos e i disastri che hai combinato, te ne stai veramente qui, di front a me, con una maglietta col disegno di un sedere con le mani che mi sta dando davvero sui nervi, a dirmi che vuoi tornare?"
Vedo le mie cose, ancora non imballate, ancora immacolate. Rimaste lì come le avevo lasciate.
"Non hai ancora imballato la mia roba."
"No, ho avuto un po' da fare."
"Quando pensavi di rimandarmela?"
"Cosa, per caso porto una divisa marrone con scritto sopra UPS?"
"Allora, che ne pensi?" Ti prego, dì di sì.
"Le cose dovranno essere diverse, Jess."
"Lo so."
"... Va bene."
"Va bene?" Ha detto veramente di sì?
"Allora resti."
"Resto."
"D'accordo, allora. Resta. Io devo tornare al ristorante."
"Ti aiuto a chiudere, più tardi, va bene?"
"Certo."Cammino verso la porta, con l'intenzione di uscire e andare a cercare Rory, magari a casa sua.
"Non è a casa." Sento dire da Luke alle mie spalle.
"Chi?" Chiedo, inutilmente.
Sappiamo entrambi di chi sta parlando.
"È al matrimonio di Sookie con Dean. Stanno ancora insieme. Sembrano aver superato la storia dell'incidente d'auto. Sta andando tutto molto bene, fra Dean e Rory."
"Bene." Dico, infastidito dalle sue parole.
"Lascia perdere, Jess. Ha un fidanzato, lasciala andare."
"Non so di che cosa parli, vado solo a fare una passeggiata."
"Hai sentito che ti ho detto?"
"Sì, ho sentito che hai detto." Mi chiudo la porta alle spalle.So che la madre di Rory organizza spesso matrimoni all'Indipendence Inn, l'albergo dove lavora, quindi immagino che il matrimonio della sua amica si stia celebrando proprio lì.
Non posso più aspettare.
Anche un giorno sarebbe troppo.
Devo rischiare.
Andare lì, e rischiare di vederla con Dean.~
Per evitare il rischio di incontrare gente, ho deciso di girovagare per il grande parco che circonda l'albergo.
È bello qui, c'è molto verde, tanti alberi, tanti fiori, e qualche laghetto, il tutto reso ancora più bello dalla leggera brezza primaverile.
Ad un tratto scorgo due figure in lontananza, sembrano un uomo e una donna.
Mi avvicino tanto da riuscire a vedere di chi si tratta.
Una delle due figure è Rory, l'altro è un uomo che immagino sia sua padre.
Aspetto che finiscano di parlare, mi tengo ancora a debita distanza.
I due si abbracciano, l'uomo prende in mano un telefonino, e si allontana.
Rory rimane sola, guarda per un attimo il padre che si allontana, e poi, come per magia, si volta verso di me, e mi vede.Dopo un attimo di esitazione, la vedo avvicinarsi. Faccio lo stesso.
Ha un vestito color petrolio.
È stupenda.
"Che cosa ci fai qui?" Mi chiede.
"Ciao anche a te."
"Va tutto bene?"
"Sei molto carina." Lo è davvero.
"Grazie. Che cosa ci fai qui?"
"Sono tornato."
"Che cosa?"
"Sono... tornato."
Rimane spiazzata.
"Ma... perché?"
Per te.Vorrei dirle tutto ciò che mi passa per la testa.
Tutto ciò che non le ho mai detto.
Tutto ciò che avrei dovuto dirle quando è venuta fino a New York solo per me.
Tutto ciò che avrei dovuto dirle già da un pezzo.
Che sono innamorato di lei dal primo momento che i miei occhi hanno incrociato i suoi.
Che non faccio altro che pensare a lei.
Che sono disposto a fare di tutto solo per vederla sorridere.
Che mi rende una persona migliore solo respirando.Ma non riesco a far uscire dalla mia bocca nient'altro se non: "I-o... volevo farlo."
Spero che i miei occhi parlino più della mia bocca, della mia voce.
Ci guardiamo per quelle che potrebbero anche essere state delle ore, ma sono sicuro siano stati in realtà solo pochi istanti, poi la vedo avvicinarsi velocemente.
E tutto ad un tratto, sento le sue labbra sulle mie.
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Credo Di Amarti | Rory & Jess
FanfictionStoria rivisitata e piena di nuovi dettagli di Jess Mariano e Rory Gilmore in Una Mamma Per Amica (Gilmore Girls).