Io e mamma siamo da Luke, come sempre.
"No, non sedetevi qui." Ci fa lui, appena ci sediamo su uno dei nostri soliti tavoli.
"Perché no?"
"A tre persone è caduto l'intonaco in testa."
"Ma hanno mangiato bene, vero?" Chiede mamma.
"Ti puoi spostare e basta?"
Il cellulare di mamma inizia a squillare.
"Fuori." Fa Luke, da sempre contrario all'uso dei cellulari nel suo locale.
"Sai, se resto qui ancora un po', potrei veramente essere fuori." Scherza mamma, riferendosi ai lavori che Luke sta facendo al locale.
Luke se ne torna dietro al banco.
"Ordinami del caffè." Mi fa mamma, prima di uscire e rispondere alla chiamata.
Sento un rumore strano e mi ritrovo Jess a fianco, con un ombrello aperto sopra la mia testa.
Non mi dice nulla, e me lo da, sorridendo.
Ha un casco blu in testa, che buffo.
"Oh, sei davvero divertente. Tu e Tom dovreste mettervi in società." Fa Luke a Jess, che intanto se n'è andato.
"Io lo lascerei aperto."
Qualche istante dopo, sento qualcosa cadere sopra l'ombrello.
Mamma torna dentro e si siede.
Non ha una bella faccia. "Andrò alla spa. Con mia madre."
"Vieni sotto."
Lei si avvicina e si mette sotto l'ombrello, assieme a me. Poco dopo sentiamo un secondo pezzo di intonaco caderci sopra.~
Mamma questa notte è fuori città, alla spa, con la nonna.
Ho tutto il tempo per passare una serata tranquilla, da sola, e dedicarmi a me stessa.
Mi metterò un bel pigiamino comodo, ordinerò indiano, farò il bucato e guarderò un po' di tivù.
Mi sembra proprio un bel piano.Paris mi ha chiamata per chiedermi di aiutarla a studiare, le ho detto che sono occupata e che la aiuterò un altro giorno. Non voglio pensare allo studio stasera, e tantomeno vedere Paris.
Mamma è già uscita.
Indosso il mio pigiama comodo comodo, e mi metto a fare il bucato.
Ad un tratto sento bussare forte la porta.
Uffa, ma chi può essere?
Mi avvicino alla porta d'ingresso, e la apro.
Paris fa capolino nel mio salotto senza dirmi una parola. Squadra il salotto, notando la pila di biancheria che ho messo in ordine, poi guarda il mio pigiama.
"Era questo il tuo 'impegno'? Avevi un appuntamento con il bucato?"
Non ci posso credere.
Non posso credere che si presenti in casa mia senza essere stata invitata, e che abbia anche la sfacciataggine di pretendere spiegazioni.
Ma in fondo è Paris, non dovrei più stupirmi di niente, ormai.
"Senti, mia madre è fuori città, è l'unica occasione che ho per stare un po' a casa da sola. Perché sei qui?"
"Per questo." Mi mostra i libri che ha in mano. "Devi aiutarmi a studiare, per favore."
"Okay... ma hai un'ora, poi ti voglio fuori di qui. Possiamo fare un rapido ripasso e poi una mini verifica."
"Grazie!"
"Vado a cambiarmi."
"Si okay, ma la mia ora non comincia finché non torni qui." Mi urla dietro.Mi cambio in abiti da giorno, e cominciamo a ripassare.
Poi qualcun altro bussa alla porta.
Vado ad aprir, e vedo...
Jess.
"Consegna." Mi fa, con uno scatolone pieno di cibo tra le mani.
"Cosa ci fai, qui!?"
"Visto che sei da sola in casa e che forse non hai niente da mangiare, Luke ti ha mandato una dotazione di emergenza."
"Non mi serve, grazie. Ho ordinato la cena da SanDipp."
"Davvero? Pensi di dare fuoco alla casa, dopo?"
"Jess..."
"Per eliminare l'odore. Dove lo metto, questo?"
"Beh..."
"In cucina?" Entra.
"... Certo."
"Dio, ma non quanta roba c'è qua dentro? Ce n'è per 12 persone."
"Scusami, ma ho visto quanto mangi."
"Giusto, per 6 allora."
"Voleva che tu ne avessi a sufficienza. Non sa per quanto tua madre starà via."
"Solo stanotte."
"Ah, non lo sapeva."
"Ora glielo puoi dire."
"Lo farò."
"Come mai non l'ha consegnato Caesar?"
"Mi sono offerto io."
"Perché?"
"Volevo scappare dai lavori in corso, non fanno altro che martellare e urlare. Mi viene il mal di testa."
"Ah..."
"Perché, pensavi che volessi venire qui per vedere te?"
"No."
"Avevo bisogno di pace."
"Bene."
"Tutto qui."
"È chiaro."
"Volevo un po' di tranquillità."
"Ho capito."
"Allora, che fai, non mangi?"
"Prima o poi."
"La roba si raffredda."
"Posso riscaldarla."
"Le patatine riscaldate fanno schifo."
"... Vero, fanno schifo."
"Già, allora... mangia."
"D'accordo, lo farò."
"Sei ancora lì in piedi?"
"Lo so, sto aspettando la mancia.."
"Vuoi soldi?"
"No, una patatina."
"D'accordo, si, prendine quante ne vuoi."
"D'accordo, grazie."
"Che stai facendo?"
"Mi preparo a mangiare."
"Rimani qui?"
"Non mi hai appena inviato?"
"No, io..."
"Tu mi hai detto di prendere tutto ciò che voglio, a me sembra un invito, questo."
"Vuoi restare a mangiare qui?"
"È meglio che stare da Luke."
"Ma..."
"Non riesco a trovare i miei appunti."
"Ah, non sapevo avessi compagnia."
"Lei è Paris, stavamo studiando."
"Non preoccuparti, vado via. Se trovi quegli appunti, chiamami."
"No."
"Come?"
"... Rimani a cena."
"Ma, pensavo..."
"Abbiamo un sacco di cibo. Più tardi possiamo riprendere a studiare."
"Sei sicura?"
"Assolutamente."
"È pasta al formaggio, quella?"
"Esatto."
"Io la adoro."
"Ottimo."
"Non posso mangiare la pasta al formaggio."
"Buttati. Dai, Paris, rimani."
"Qui c'è una farmacia notturna, nel caso mi venisse una reazione allergica?"
"Che tu ci creda o no, c'è."
"D'accordo, posso fare una telefonata?"
"Sì, accanto alla porta."
"Grazie."
"Interessante."
"Cosa?"
"Ci serve la scorta?"
"No, non credo."
"Ne hai appena invitata una."
"Cerco di essere gentile, e poi l'hai detto tu che c'è cibo per sei persone."
"Con me qui si riduce a quattro."
"Con Paris si riduce a due."
"Può funzionare."
"Penso di sì."
STAI LEGGENDO
Credo Di Amarti | Rory & Jess
Fiksi PenggemarStoria rivisitata e piena di nuovi dettagli di Jess Mariano e Rory Gilmore in Una Mamma Per Amica (Gilmore Girls).