Tutto Cambia

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È successo un casino.
Dean mi ha lasciata.
E credo che Jess abbia lasciato Shane.
È successo tutto a quella maratona di ballo, ieri.
Mi sento strana...
Sono un po' triste perché tutto quello che ho vissuto con Dean è finito, ma doveva finire. Io non lo amavo più, e continuando a stare con lui l'ho solo fatto soffrire ulteriormente.
Ora sento più libera, mi sono tolta un peso dal petto.
Sembra che tutto si sia sistemato.
Posso finalmente stare con la persona di cui sono innamorata.
Posso stare con Jess, finalmente.

Non so che cosa succederà con mamma.
A lei non ha piace Jess, non vorrei che la mia relazione con Jess ostacolasse il nostro benessere quotidiano e il nostro rapporto.

Io e mamma ci dirigiamo da Luke, dove so che vedrò Jess.
Sono così nervosa.
Entriamo e ci sediamo al bancone.
"Due ciambelle" Fa mamma a Luke.
Dalle scale dietro il bancone scende velocemente Jess, e quando mi vede, si ferma di botto.
Appena lo vedo, sorrido.
"Ciao."
"Ciao." Gli rispondo io.
"Ciao." Saluta Jess mia mamma.
"Ciao."
"Ciao." Dice ancora, a Luke.
"Ciao." Risponde lui, confuso.
C'è un filo di imbarazzo nell'aria...
"Io devo andare a scuola." Dico, per spezzare il silenzio.
"Si, anch'io." Dice Jess.
"Ciao." Gli dico, accennando un sorriso.
"Ciao." Mi risponde, dolcemente.
"Ciao." Saluto mamma, imbarazzata.
"Ciao."
"Ciao." Saluto Luke.
"Ciao." Mi dice lui, ancora piu confuso di prima.

Esco velocemente dal locale.
È stato così imbarazzante, con mamma e Luke presenti... anche se non credo che Luke sappia niente, penso che non l'abbia capito.

Di ritorno a casa, dopo scuola, vado in camera mia a mettere apposto le cose di scuola.
Mi raggiunge mamma.
"Ehi, come è andata a scuola?"
"Bene, bene."
"Oh... vuol dire che con Dean è proprio finita?" Mi mostra il braccialetto fatto da Dean, che ha trovato sul mio comodino.
"Mi si è rotto sotto la doccia, ma lo avrei tolto comunque."
"O lo avrebbe fatto Jess per te." Dice, sarcastica.
"Che cosa intendi dire?" Mi irrita questo suo continuo odio incondizionato nei confronti di Jess.
"C-che a Jess non piacerebbe che portassi il bracciale di un altro."
"O che è un ladro e me lo avrebbe rubato?"
"Okay scusami, Rory... è che.."
"Sarà sempre così, d'ora in poi?"
"Che vuoi dire?"
"A te piace Dean e detesti Jess."
"Rory..."
"Jess sarà sempre il cattivo ragazzo che ti risponde per le rime, mentre Dean sarà sempre quello perfetto che veniva a cambiarti il bottiglione dell'acqua."
"Ah, avevo dimenticato il bottiglione dell'acqua." Dice, sognante. "Rory non intendevo dire di Jess quello che tu hai pensato volessi dire, cerco solo di essere disponibile." Si affretta a dire, vedendomi sbuffare.
"Quanto disponibile?"
"Abbastanza... lo stretto necessario."
"Potrò invitarlo a casa?"
"Sì che potrai invitarlo a casa!"
"E tu lo farai entrare?"
"Sì, lo farò entrare."
"Parlerai con lui?"
"Risponderò grugnito a grugnito... senti, Rory, gli concederò ogni beneficio del dubbio, okay? Certo, mi preoccupavo di meno quando stavi con Dean, ma non ho mai pensato che rimanessi con lui per sempre, come non penso che rimarrai per sempre con Jess."
"Ah, quindi aspetti con ansia il giorno che non starò più con Jess... grazie."
Esco da casa, infuriata... sapevo che non le piaceva Jess, ma ha veramente esagerato.

Mi dirigo verso Luke's.
Ho questa pazza voglia di stringermi a Jess, sin da quando mi sono svegliata questa mattina.

Arrivata al locale, mi siedo al bancone.
"Ciao Luke, un cheeseburger grazie."
"Arriva subito."
Come questa mattina Jess scende dalle scale e appena mi vede si immobilizza.
Anche io mi immobilizzo, con la giacca mezza indossata, e mezza no.
Jess rimane immobile, e in silenzio, guardandomi.
È strano, sembra timido.
"Jess, c'è Rory. Avanti, salutala." Dice Luke.
"Ciao." Mi fa lui.
Io ricambio.
"Ehm... forse è meglio che parli io. Jess, vuoi mangiare qualcosa?" Dice Luke.
"No, non ho fame."
"Ah bè, neanche io ho fame." Dico.
"Ma il cheeseburger?" Mi chiede Luke.
"Oh... me lo porto via, lo mangio a casa. Preferisco gli hamburger quando si sono freddati un po'... sono più gustosi."
"Ah! Ho quel libro, di sopra."
Quale libro? Oh... forse è una scusa per allontanarci da Luke... sì, buona idea.
"Quel libro di cui parlavamo?"
"Sì, vuoi che andiamo a dargli un'occhiata?"
"Dare un occhiata al libro... certo, andiamo."

Saliamo al piano superiore.
"Allora... eccoci qua."
"Già, eccoci qua..."
Siamo a 3 metri di distanza, tutti e due impalati.
Non sappiamo che cosa dire, o che cosa fare.
Vorrei prendere l'iniziativa, ma mi sento strana.
Mi vergogno.
Tutto a un tratto sono in imbarazzo.
Suppongo sia lo stesso per lui, credo che sia la situazione, un po' complicata.
Devo dire qualcosa...
"Non c'ero stata dopo che l'avete rifatta... È più spaziosa, bella, mi piace." Dico, riferendomi all'appartamentino, che più di un appartamentino è una grande stanza spaziosa.
"Vuoi una bibita?"
"No... non ho sete."
"Sicura che non vuoi bere? Mi sento un imbecille a stare in piedi così..."
"No, grazie. Però se ti consola, non sei l'unico a sentirti così."
"Allora, lo facciamo?"
Si riferisce a baciarsi?
Oddio, non ci credo che le mie labbra toccheranno di nuovo le sue...
Inizia girarmi la testa, questo è l'effetto che mi fa.
"Si... facciamolo."
"... Direi che dovremmo portarci a una distanza di circa 30 centimetri."
Iniziamo ad avvicinarci fino a quando la distanza fra noi è circa di un avambraccio.
"Direi che ci siamo." Gli dico, sussurrando.
"Ah... devi essere brava in matematica." Scherza lui. È questo che mi fa impazzire di lui: riesce sempre a strapparmi un sorriso.
E il suo sguardo è magnetico... per non parlare dei suoi capelli...
I miei pensieri vengono d'un tratto interrotti dalla sua voce: "Ora dovremmo avvicinarci un po' di più... per sentirci meglio."
Ci prendiamo le mani.
"Ciao."
"Ciao."
Ci sussurriamo, talmente piano da risultare a stento percepibile.
Siamo così vicini l'uno all'altra...
Avvicino il mio viso al suo, sempre di più, centimetro dopo centimetro, millimetro dopo millimetro.
Sento il profumo del suo gel per capelli.
Sento il suo viso che quasi sfiora il mio.
Uno stormo di farfalle comincia a volare di qua e di là all'interno del mio stomaco.
Ancora qualche centimetro e le sue labbra saranno di nuovo poggiate sulle mie...

Veniamo interrotti da qualcosa.
Ci metto qualche frazione di secondo per capire da che cosa.
Una porta.
Una porta che si apre.
È Luke.
È venuto a portarmi il cheeseburger da portar via.
Mi stacco subito da Jess, imbarazzata.
Corro verso Luke e prendo il mio cheeseburger.
"Grazie." Dico a Luke. "Jess, grazie per il tuo... devo andare." Corro subito via.
Esco dal locale e corro senza meta...

Rimuginando sul fatto che ancora non siamo riusciti a darci il nostro primo vero bacio.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora