È passata tutta l'estate, Rory è stata in Europa, e mi fa così male non vederla da tre mesi.
L'ho chiamata, il giorno del suo diploma.
Avrei dovuto accompagnarla, stare con lei e applaudire al suo discorso.
Avrei dovuto esseri lì, accanto a lei, e non qui, in California.
L'ho chiamata, ma non ho avuto il coraggio di parlarle, non sapevo cosa dire, da dove cominciare.
Mi faceva girare la testa pensare che sarei dovuto essere lì con lei e invece ero lontano migliaia di chilometri.
Avrei potuto dirle qualsiasi cosa, avrei potuto scusarmi, chiederle come stava, ma non ho detto niente.
Ho lasciato che fosse lei a parlare. E sentirla parlare mi ha fatto ancora più male di quanto pensassi.
Tutto quello che ha detto è vero.
Che ho gestito male tutto, che potevo parlarne con lei, che dovevo parlarne con lei, ma invece non l'ho fatto.
Ho combinato una delle mie, e l'ho persa, di nuovo. Questa volta però ho paura di non riuscire a rimediare.
Come faccio a rivederla?
Che scusa posso usare?
Che avevo appena conosciuto mio padre? Si, ma questo non implica che non potessi parlarne con lei. Sono uno stupido, sono stato uno stupido e lo sarò ancora.Non mi resta altro che aggrapparmi al ricordo delle sue parole:
Credo di averti amato.
Quelle parole che avrei voluto dire io.
Avrei voluto tanto dirle: 'Scusami, scusami tanto, però io ti amo.' ma non l'ho fatto, e così mi è toccato sentire lei che piangeva e che mi diceva che sarebbe stata forte e che sarebbe andata avanti.
E poi quella fatidica parola: arrivederci.
Mi ha salutato con un 'arrivederci', e poi ha chiuso la chiamata.Non mi resta altro che stare a fissare il telefono con cui l'ho chiamata quel giorno di tre mesi fa, sperando che mi chiami, anche se non è possibile che chiami proprio questa cabina telefonica.
Potrei comporre il suo numero. Ma so già che poi abbasserei la cornetta per la troppa paura di sentire cos'altro potrebbe dirmi.Non so che cosa fare, per la prima volta nella mia vita, non so veramente che cosa fare.
~
Qui non è come immaginavo, fa caldo, molto caldo, e io non amo il caldo.
Mi manca Rory, da morire, e anche Luke mi manca.
Non so quanto resisterò a stare qui... pensavo fosse bello passare del tempo con mio padre, ma lui non parla più del necessario, e sinceramente neanche io.
Passo le mie giornate in libreria o in biblioteca, cercando di nascondermi il più possibile da questo caldo afoso e dalle ragazze della west coast.Jimmy e Sasha si vogliono sposare, lei ha anche una figlia, sembra Rory... mi ricorda moltissimo Rory.
Sta sta tutto il giorno sui libri.
Ogni cosa, ogni piccola cosa qui mi ricorda di lei, è come se fossi condannato a una vita di dolore e di rimpianti.
Mi faccio schifo da solo, non posso neanche immaginare che cosa possa pensare ora Rory di me. Le sono stato dietro un anno, e poi ci siamo messi insieme, e poi l'ho persa, per un mio sbaglio, ovviamente.
Avrei dovuto ammetterlo: io non la merito.
Non è neanche lontanamente immaginabile che uno come me possa stare con una come lei, diplomata alla Chilton e ormai matricola a Yale, ma voluta anche da Hardvard.
La Rory che passava pomeriggi interi a studiare al locale di mio zio, dove io la osservavo invece di servire ai tavoli.
La Rory che si è fatta lasciare dal "fidanzato perfetto" per stare con me.
La Rory che in un caldo pomeriggio di maggio inoltrato ha preso l'iniziativa e mi ha baciato.
La Rory che ho sempre amato.La mia Rory.
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Credo Di Amarti | Rory & Jess
FanfictionStoria rivisitata e piena di nuovi dettagli di Jess Mariano e Rory Gilmore in Una Mamma Per Amica (Gilmore Girls).