Quello che è successo alla festa un paio di giorni fa mi ha distrutta, non so che cosa fare.
Ho provato ad andare a parlare con Jess, ma non ho avuto il coraggio di entrare nel locale, dove stava lavorando...
Avrei tanto voluto parlarci, ma avevo troppa paura, imbarazzo, vergogna.
Ora non so che cosa fare, non so che cosa succederà,
Non so nemmeno se mi porterà al ballo scolastico fra un paio di settimane.Sto uscendo dalla chiesa, c'è stato il funerale di Fran, era una vecchia signora che gestiva una pasticceria meravigliosa, tutta la città è addolorata per questa perdita.
Vedo Dean che parla con un ragazzo fuori dalla chiesa. Cerco di non farmi vedere, sono ancora abbastanza arrabbiata con lui per aver picchiato Jess, ma lui mi vede e mi viene incontro.
"Ehi, Rory."
"Ciao." Lo saluto. "C'eri anche tu al funerale?"
"Si, ero in fondo, son arrivato un po' in ritardo...
vieni, devo dirti una cosa." Mi fa, prendendomi il polso e portandomi poco più avanti, sotto un piccolo albero.
Ricordo vagamente un pomeriggio passato sotto quest'albero con lui, molto tempo fa.
"Allora, che cosa c'è?" Gli chiedo.
"Ho chiesto a Lindsay di sposarmi!"
Che cosa!?
Si sposa!? Ora!? A 18 anni!?
Perché?
Anche se non provo più niente per lui, le sue parole mi feriscono, perché sembra che tutti siano felici, tranne me e Jess.
"Allora? Dì qualcosa!"
Mi sforzo di dire qualcosa, qualsiasi cosa, la prima cosa che mi passa per la testa è: "Perché?"
"Come, perché? Lindsay è fantastica, gliel'ho chiesto è ha detto di si!"
"Non volevo dire perché... ma... perché? Perché ora?"
"E perché non ora?"
"Insomma, prima di tutto hai 18 anni, devi ancora andare al college... aspetta, hai intenzione di andare al college, vero?"
"Certo che ho intenzione di andare al college. Lindsay verrà con me."
"Sì, ma siete ancora giovani, tu non sai ancora bene che cosa fare, dovrai seguire le lezioni, i corsi, e state insieme da poco, non potreste uscire ancora per un po'? Uscire è bello."
"Grazie." Dice lui, seccato.
"Per cosa?"
"Per le tue sincere congratulazioni. È una bella notizia, non potresti essere felice per me?"
"Scusami, non me l'aspettavo... s-sono felice per te, davvero, ma..."
"Sai una cosa? Mi spiace che tu abbia un pessimo rapporto con Jess."
"Ehi, questo che cosa c'entra?"
"Mi spiace che ti tratti da schifo e che tutti lo odino, ma è stata una tua scelta. Ho una fidanzata fantastica e sono felice, pensavo di non poterlo più essere quando mi hai mollato per quello scemo."
"Jess non mi tratta da schifo."
"Vedila come vuoi, volevo solo dirtelo prima che si sapesse, ora lo sai... spero che tu sia felice." E si volta, per andarsene.
"Jess non mi tratta da schifo!" Gli urlo dietro.~
Io e mamma stiamo passeggiando per la città, quando mi assaliscono pensieri su Jess, su Dean che si sposa, che giornata orrenda... e mentre lei si ferma a guardare una vetrina di un negozio di vestiti, io guardo verso il locale di Luke, dall'altra parte della piazza.
Vorrei tanto andare a parlare con Jess....
"Ehi, guarda questo qui: ti starebbe benissimo!" Mi fa mamma, probabilmente indicando un vestito in vetrina.
Io distolgo lo sguardo dal locale e guardo la vetrina: si tratta di un bellissimo vestito rosso.
"Ehm... non so..."
"Potremmo venire domani a provarlo, no?"
"Non so... vedremo."
"Ehi! Guarda che fra poco ci sarà il ballo, vuoi che te lo faccia io il vestito?"
"No, non serve."
"Potremmo girare per negozi domani, dopo scuola, potremmo andare ad Hartford e girare per qualche boutique di lusso, che ne dici?"
"Non lo so... non mi va più di parlare di vestiti, mamma."
"Ma ne abbiamo parlato solo per due minuti..."
"Beh, è sembrato di più!" Dico io, alzando la voce. "In più non so nemmeno se mi servirà un vestito, perché non so nemmeno se ci andrò al ballo."
"Credevo che ci andassi con Jess." Mi chiede lei, turbata.
"Bè, prima..."
"Prima di cosa?"
"Prima di quello che è successo in quella camera da letto, alla festa..."
"... Vieni con me." Mi prende la mano e mi accompagna fino alla nostra jeep, un po' piu avanti. Entriamo e ci sediamo.
"Okay, eravamo rimasti a quello che è successo in quella camera da letto."
"Non capisco... un momento è felice e quello dopo non lo è più, e poi non mi dice mai niente, niente... dovresti parlarci con la tua ragazza, no?" Le dico, tutto d'un fiato.
"Si, è così, ora torniamo alla camera da letto."
"E sono stufa di litigare, oppure non litigare perché lui non vuole farlo. Si arrabbia e poi sparisce, e poi ritorna, e non mi piace come mi sento... odio tutto questo, lo odio!"
"Tesoro, dì a tua madre che cosa è successo in quella camera da letto, per favore."
"Niente. Si era arrabbiato, sono andata a cercarlo e poi ci stavamo baciando e sembrava che..."
"L'hai fatto?"
"No, non l'ho fatto, e poi sembrava arrabbiato..."
"Se si è arrabbiato perché non volevi fare sesso con lui allora è un idiota.
"Non so se fosse arrabbiato per quello, non so nemmeno se fosse arrabbiato, perché lui non parla, mette il muso e sparisce. Sono stanca... veramente stanca... ora non ne voglio più parlare... torniamo a casa."
"Rory..."
"Non è successo niente."
"Okay..."~
Mi sveglio un'ora dopo del solito (oggi non c'è il prof della prima ora) ancora scossa per la discussione di ieri sera con mia madre, mi vesto velocemente e vado a prendere l'autobus.
Mi siedo su uno dei pochi posti liberi, piuttosto davanti, e mi metto a leggere un libro, anche se non sto molto attenta.
Non riesco a smettere di pensare a Jess.
Mi volto un attimo e vedo un ragazzo, in fondo all'autobus, che assomiglia molto a Jess, anche se lui non prende mai questo autobus
Guardandolo meglio, però, noto che è lui.
Che cosa ci fa qui?
Mi alzo e vado verso di lui.
Lui alza lo sguardo dal libro che sta leggendo e mi guarda, noto dal suo sguardo che non si aspettava di trovarmi qui.
"Ciao, posso sedermi?" Gli chiedo.
"Ciao, sì, certo, siedi." Mi fa lui.
Mi siedo accanto a lui, non ci guardiamo negli occhi.
"Pensavo prendessi l'altro bus."
"Hanno cancellato la mia prima lezione." Gli spiego.
"Che succede in giro?" Mi chiede.
"Non molto... Fran è morta... ero al suo funerale."
"Anche Luke ci è andato."
"Si, l'ho visto."
Dopo qualche istante di silenzio, mi dice quello che nel mio profondo immaginavo: "Non posso andare al ballo... non ho trovato i biglietti."
"Ah..." Ovviamente sarà una scusa...
Perché non riusciamo a comunicare?
Eppure andava bene fino a un po' di tempo fa...
Poi dev'essere successo qualcosa.
"Scusami..." Mi dice a bassa voce.
Mi accorgo che la prossima è la mia fermata, quindi riprendo il mio zaino e il mio libro.
"Questa è la mia fermata..."
"Vero..."
"... Allora, mi chiami...." Gli dico, più una domanda che un'affermazione.
"Si... ti chiamo."
Mi alzo e mi avvicino all'uscita.
Prima di scendere mi giro ancora una volta verso Jess.
Guardo ancora per un istante quei suoi occhi marroni, che sono sicura mi nascondino qualcosa,
e poi esco.
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Credo Di Amarti | Rory & Jess
FanfictionStoria rivisitata e piena di nuovi dettagli di Jess Mariano e Rory Gilmore in Una Mamma Per Amica (Gilmore Girls).